The thesis is concerned with the study of the dairy sector in Valsesia, with particular reference to the analysis of the market.The 'framework of the agricultural sector, in all its various elements, has been delineated on the basis of recent data of the last census of agriculture (2010). Although a marginal sector in the economy is very significant from the point of view of the management and conservation of the environment, because it is characterized by extensive livestock production systems, which can serve as a driving force for the development of the area taken in tested.The 'market investigation took as a reference three groups of players in the sector dairy local producer-processors, ie the farms and dairies local intermediate demand, ie wholesalers, retailers and caterers; the interlocutors, represented by economic actors and institutions, such as experts and administrators locali.A few exceptions, it has been verified as the production of traditional and typical products of the dairy sector is carried out by companies with very small . farms produce, for part of the year, giving milk to local dairies, while in periods of grazing generally transform and sell their products directly. The dairies using both local and the milk from farms of the neighboring plains. Consequently, not all the milk of the valley is adequately valorizzato.Si is noted that the feeding of animals, especially in winter, is based on food, fodder and concentrates, from areas located outside of Valsesia, a factor that can act as a constraint to the recognition of typical productions (eg for a PDO) and that makes it desirable to a surface recovery foraggere.Dall 'investigation of the application, carried out through a series of interviews with stakeholders, it is found that a critical factor is represented by the irregular and limited volumes of production. In addition, most stakeholders expressed the opinion that the dairy industry alone is not sufficient to ensure a full range of local products, but also need to stimulate the production of vegetables, fruit and meat, now sadly lacking in valle.Infatti, the local demand would be able to absorb the entire production, but operators require greater diversification of products and constant availability throughout the year. One of the strategies of exploitation has been identified in the promotion of so-called short chain, either through rationalization of direct sales company, is promoting the marketing in outdoor spaces, properly prepared (shops, markets, fairs, ...), extending this method to the entire production, summer and winter, and all areas of the Valsesia.Sono then been highlighted the advantages to enter the productions in circuits of sale premises, able to absorb the product, for example by favoring the links with the chain downstream.
La tesi ha per oggetto lo studio del settore lattiero caseario della Valsesia, con particolare riferimento all'analisi del mercato.L'inquadramento del settore agricolo, nei suoi molteplici elementi, è stato delineato sulla base dei dati recenti dell'ultimo censimento dell'agricoltura (2010). Pur trattandosi di un settore marginale a livello economico, è molto rilevante dal punto di vista della gestione e della conservazione dell'ambiente, anche perché è caratterizzato da sistemi produttivi zootecnici estensivi, in grado di fungere da volano per lo sviluppo dell'area presa in esame.L'indagine sul mercato ha preso come riferimento tre gruppi di attori della filiera lattiero casearia locale: i produttori trasformatori, cioè le aziende agricole ed i caseifici locali; la domanda intermedia, ossia i grossisti, i commercianti al dettaglio ed i ristoratori; gli interlocutori privilegiati, rappresentati dagli attori economici e istituzionali, come esperti del settore e amministratori locali.A parte qualche eccezione, si è potuto verificato come la produzione di specialità tradizionali e di prodotti tipici del settore lattiero caseario è realizzata da aziende di dimensioni molto ridotte.Gli allevamenti producono, per una parte dell'anno, latte che conferiscono ai caseifici locali, mentre nei periodi di monticazione generalmente trasformano e vendono direttamente i loro prodotti. I caseifici utilizzano sia latte locale sia quello proveniente da allevamenti intensivi delle vicine pianure. Ne consegue che, non tutto il latte della valle è adeguatamente valorizzato.Si è rilevato che l'alimentazione degli animali, soprattutto nel periodo invernale, è basata su alimenti, foraggi e concentrati, provenienti da zone situate al di fuori della Valsesia, fattore che può rappresentare un vincolo al riconoscimento della tipicità delle produzioni (ad esempio per una DOP) e che rende auspicabile un recupero delle superfici foraggere.Dall'indagine della domanda, realizzata attraverso una serie di interviste dirette agli operatori, è emerso che un fattore critico è rappresentato dai volumi limitati ed irregolari delle produzioni. Inoltre, più interlocutori hanno espresso il parere che il settore lattiero caseario da solo non è sufficiente a garantire un'offerta completa di prodotti tipici, ma occorre incentivare anche la produzione di ortaggi, frutta e carne, oggi decisamente carente in valle.Infatti, la domanda locale sarebbe in grado di assorbire tutta la produzione, ma gli operatori richiedono una maggiore diversificazione dei prodotti ed una disponibilità costante durante l'intero arco dell'anno.Una delle strategie di valorizzazione è stata individuata nella promozione della cosiddetta filiera corta, sia attraverso la razionalizzazione della vendita diretta in azienda, sia promuovendo la commercializzazione in spazi esterni, opportunamente predisposti (negozi, mercati, fiere, ...), estendendo tale modalità a tutta la produzione, estiva e invernale, e a tutte le zone della Valsesia.Sono poi stati evidenziati i vantaggi di immettere le produzioni in circuiti di vendita locali, in grado di assorbire il prodotto, favorendo ad esempio i legami con la filiera a valle.
La filiera lattiero casearia in Valsesia: proposta di promozione del territorio
RONZANI, ROBERTO
2011/2012
Abstract
La tesi ha per oggetto lo studio del settore lattiero caseario della Valsesia, con particolare riferimento all'analisi del mercato.L'inquadramento del settore agricolo, nei suoi molteplici elementi, è stato delineato sulla base dei dati recenti dell'ultimo censimento dell'agricoltura (2010). Pur trattandosi di un settore marginale a livello economico, è molto rilevante dal punto di vista della gestione e della conservazione dell'ambiente, anche perché è caratterizzato da sistemi produttivi zootecnici estensivi, in grado di fungere da volano per lo sviluppo dell'area presa in esame.L'indagine sul mercato ha preso come riferimento tre gruppi di attori della filiera lattiero casearia locale: i produttori trasformatori, cioè le aziende agricole ed i caseifici locali; la domanda intermedia, ossia i grossisti, i commercianti al dettaglio ed i ristoratori; gli interlocutori privilegiati, rappresentati dagli attori economici e istituzionali, come esperti del settore e amministratori locali.A parte qualche eccezione, si è potuto verificato come la produzione di specialità tradizionali e di prodotti tipici del settore lattiero caseario è realizzata da aziende di dimensioni molto ridotte.Gli allevamenti producono, per una parte dell'anno, latte che conferiscono ai caseifici locali, mentre nei periodi di monticazione generalmente trasformano e vendono direttamente i loro prodotti. I caseifici utilizzano sia latte locale sia quello proveniente da allevamenti intensivi delle vicine pianure. Ne consegue che, non tutto il latte della valle è adeguatamente valorizzato.Si è rilevato che l'alimentazione degli animali, soprattutto nel periodo invernale, è basata su alimenti, foraggi e concentrati, provenienti da zone situate al di fuori della Valsesia, fattore che può rappresentare un vincolo al riconoscimento della tipicità delle produzioni (ad esempio per una DOP) e che rende auspicabile un recupero delle superfici foraggere.Dall'indagine della domanda, realizzata attraverso una serie di interviste dirette agli operatori, è emerso che un fattore critico è rappresentato dai volumi limitati ed irregolari delle produzioni. Inoltre, più interlocutori hanno espresso il parere che il settore lattiero caseario da solo non è sufficiente a garantire un'offerta completa di prodotti tipici, ma occorre incentivare anche la produzione di ortaggi, frutta e carne, oggi decisamente carente in valle.Infatti, la domanda locale sarebbe in grado di assorbire tutta la produzione, ma gli operatori richiedono una maggiore diversificazione dei prodotti ed una disponibilità costante durante l'intero arco dell'anno.Una delle strategie di valorizzazione è stata individuata nella promozione della cosiddetta filiera corta, sia attraverso la razionalizzazione della vendita diretta in azienda, sia promuovendo la commercializzazione in spazi esterni, opportunamente predisposti (negozi, mercati, fiere, ...), estendendo tale modalità a tutta la produzione, estiva e invernale, e a tutte le zone della Valsesia.Sono poi stati evidenziati i vantaggi di immettere le produzioni in circuiti di vendita locali, in grado di assorbire il prodotto, favorendo ad esempio i legami con la filiera a valle.File | Dimensione | Formato | |
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