ENGLISH ABSTRACT Introduction: the epidemiological and social transition, the economic crisis and the current pandemic require further and immediate solutions to the new health needs through a reconsideration of the healthcare organisation. For this reason the European WHO, in the document Health21 of ’98, proposes a Family/ Community Nurse as a generalist-specialist with a post-graduate degree, able to help the individual to adapt to disease and chronic disability works at the patient’s home and that of his/her family. The aim of the thesis is to explain the state of the art of the Family/ Community Nursing role in European countries and elsewhere in the world and to compare the different professional profiles, roles and analyses of the evolution twenty years after the WHO proposal. Materials and methods: at the beginning a review of the main reference library has performed followed by an analysis of the literature on biomedical databases. An integrative data search has been also undertaken through the use of grey literature and unpublished material collected from experts in the field. Results: five nations have been selected: Italy, Spain, Scotland, Slovenia from Europe and from outside of Europe, United States. Results about the historical roles and organisation of the specific relevant professional profiles have also been analysed in the essay. Discussion and Conclusions: The healthcare offered by these countries has shown a transition from traditional medical models towards systems that promote the enhancement of the population’s health in the primary care sector. Although some turned out to be still experimental, others are much more consolidated. However, it is clear that the position of the Family/ Community Nurse proposed by WHO cannot be implemented in all the countries.
ABSTRACT Introduzione: la transizione epidemiologica e sociale, la crisi economica e l’attuale pandemia richiedono ulteriori e repentine risposte ai nuovi bisogni di salute attraverso un sostanziale ripensamento organizzativo dell’assistenza sanitaria di base. È per questo motivo che l’OMS Europa, nel documento Salute 21 del ’98, propone la figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), quale consulente generalista-specialista con formazione post base, in grado di aiutare gli individui ad adattarsi a malattia e disabilità cronica lavorando anche a domicilio della persona assistita e della sua famiglia. Obiettivo della tesi è riportare lo stato dell'arte circa il ruolo dell’IFeC in Italia e in altri Paesi europei e non, al fine di confrontarne i diversi profili professionali e analizzarne l’evoluzione vent’anni dopo la proposta del ruolo da parte dell’OMS Materiali e metodi: inizialmente è stata condotta una consultazione delle principali monografie seguita da un’analisi della letteratura su banche dati biomediche. Un’integrazione aggiuntiva dei dati è stata compiuta attraverso l’uso di letteratura grigia e di materiale non pubblicato fornito da esperti Risultati: cinque Paesi sono stati selezionati: Spagna, Italia, Scozia, Slovenia per l’ambito europeo e gli Stati Uniti per quello extraeuropeo. Risulti riguardo all’evoluzione, ai ruoli e organizzazione degli specifici profili professionali rilevati sono stati riportati nell’elaborato. Discussione e Conclusioni: l’offerta di assistenza sanitaria di base nei Paesi considerati ha dimostrato il passaggio da modelli medici tradizionali verso sistemi che promuovono il miglioramento della salute della popolazione nelle cure primarie risultando in alcune aree ancora sperimentale mentre in altre già più consolidato. Ad ogni modo è chiaro che la figura dell’IFeC così come proposta dall’OMS non è adatta per essere implementata in tutti i Paesi.
L'infermieristica di famiglia e di comunità: paradigmi attuali, confronti e prospettive
VIGNA CIT, ERIKA
2019/2020
Abstract
ABSTRACT Introduzione: la transizione epidemiologica e sociale, la crisi economica e l’attuale pandemia richiedono ulteriori e repentine risposte ai nuovi bisogni di salute attraverso un sostanziale ripensamento organizzativo dell’assistenza sanitaria di base. È per questo motivo che l’OMS Europa, nel documento Salute 21 del ’98, propone la figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), quale consulente generalista-specialista con formazione post base, in grado di aiutare gli individui ad adattarsi a malattia e disabilità cronica lavorando anche a domicilio della persona assistita e della sua famiglia. Obiettivo della tesi è riportare lo stato dell'arte circa il ruolo dell’IFeC in Italia e in altri Paesi europei e non, al fine di confrontarne i diversi profili professionali e analizzarne l’evoluzione vent’anni dopo la proposta del ruolo da parte dell’OMS Materiali e metodi: inizialmente è stata condotta una consultazione delle principali monografie seguita da un’analisi della letteratura su banche dati biomediche. Un’integrazione aggiuntiva dei dati è stata compiuta attraverso l’uso di letteratura grigia e di materiale non pubblicato fornito da esperti Risultati: cinque Paesi sono stati selezionati: Spagna, Italia, Scozia, Slovenia per l’ambito europeo e gli Stati Uniti per quello extraeuropeo. Risulti riguardo all’evoluzione, ai ruoli e organizzazione degli specifici profili professionali rilevati sono stati riportati nell’elaborato. Discussione e Conclusioni: l’offerta di assistenza sanitaria di base nei Paesi considerati ha dimostrato il passaggio da modelli medici tradizionali verso sistemi che promuovono il miglioramento della salute della popolazione nelle cure primarie risultando in alcune aree ancora sperimentale mentre in altre già più consolidato. Ad ogni modo è chiaro che la figura dell’IFeC così come proposta dall’OMS non è adatta per essere implementata in tutti i Paesi.File | Dimensione | Formato | |
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