L'obiettivo di questa tesi, a tematica sociologica, è di inquadrare la figura ormai scomparsa del cantastorie in una prospettiva più moderna. Verranno pertanto individuate analogie con Fabrizio De André, in quanto uno dei massimi eredi del cantastorie, del giullare di piazza e dei trovadori, suoi diretti antenati. L'elaborato si divide in quattro capitoli. Il primo tratta dell'inquadramento storico del cantastorie, partendo dalle sue origini già presenti nell'antica Grecia, sino ad arrivare ai giorni nostri. Nel secondo verranno analizzati da un lato gli aspetti peculiari degli artisti e del teatro di strada come elementi evolutivi della figura del cantastorie, dall'altro si approfondirà l'arte dello storytelling come strumento che contraddistingue maggiormente il suo lavoro. Il terzo capitolo invece analizzerà in toto la figura del cantastorie approfondendo sia gli strumenti da lui utilizzati che la funzione sociale e culturale da lui ricoperta. Infine nell'ultimo capitolo, dedicato a Fabrizio De André, è stata fatta una ricerca partendo dai testi di alcuni suoi brani e si è dimostrato che De André è da considerarsi sotto una triplice prospettiva: non solo un cantastorie, in quanto narratore di storie comuni, ma anche un giullare per attitudine sociale e un trovadore data la vicinanza linguistica ai poeti provenzali.
La figura del cantastorie tra passato e presente: Fabrizio De André e il microcosmo degli ultimi
TARULLI, EUGENIO
2015/2016
Abstract
L'obiettivo di questa tesi, a tematica sociologica, è di inquadrare la figura ormai scomparsa del cantastorie in una prospettiva più moderna. Verranno pertanto individuate analogie con Fabrizio De André, in quanto uno dei massimi eredi del cantastorie, del giullare di piazza e dei trovadori, suoi diretti antenati. L'elaborato si divide in quattro capitoli. Il primo tratta dell'inquadramento storico del cantastorie, partendo dalle sue origini già presenti nell'antica Grecia, sino ad arrivare ai giorni nostri. Nel secondo verranno analizzati da un lato gli aspetti peculiari degli artisti e del teatro di strada come elementi evolutivi della figura del cantastorie, dall'altro si approfondirà l'arte dello storytelling come strumento che contraddistingue maggiormente il suo lavoro. Il terzo capitolo invece analizzerà in toto la figura del cantastorie approfondendo sia gli strumenti da lui utilizzati che la funzione sociale e culturale da lui ricoperta. Infine nell'ultimo capitolo, dedicato a Fabrizio De André, è stata fatta una ricerca partendo dai testi di alcuni suoi brani e si è dimostrato che De André è da considerarsi sotto una triplice prospettiva: non solo un cantastorie, in quanto narratore di storie comuni, ma anche un giullare per attitudine sociale e un trovadore data la vicinanza linguistica ai poeti provenzali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/23267