Il presente lavoro si propone di fornire nel primo capitolo una definizione del concetto di attività parabancaria, partendo da una ricostruzione storico-evolutiva del concetto di attività bancaria, comprendente non solo la raccolta del risparmio e l'erogazione del credito, ma anche l'esercizio di altre attività finanziarie, connesse o strumentali ad essa. Da quest'apertura verso attività non tipicamente bancarie deriva la genesi della bancassicurazione: in particolar modo, sono nati interessi da parte delle banche ad operare nel mercato assicurativo, quale settore appartenente al parabancario. Invero, si è ravvisata la volontà e l'interesse delle banche di gestire il risparmio in tutte le sue forme: hanno così potenziato i servizi di investimento, aumentando la propria operatività in segmenti di mercato un tempo poco sfruttati, quali la gestione dei portafogli e l'offerta di prodotti finanziari diversi, comprese le polizze assicurative. Al tempo stesso, le imprese di assicurazione per fronteggiare l'aumento dell'inflazione, che aveva comportato una disaffezione del pubblico nei confronti dei prodotti assicurativi tradizionali, e per aumentare la propria capacità di attrarre il risparmio, hanno introdotto sul mercato nuove tipologie di polizze vita, in cui la componente finanziaria assume una nuova rilevanza, in grado di accrescere il contenuto di risparmio della propria offerta, rendendo al contempo maggiormente partecipi gli assicurati ai rendimenti e ai rischi di natura finanziaria intrinseci nelle nuove configurazioni di prodotto. Di conseguenza, il processo di disintermediazione bancaria e l'affermarsi di forme assicurative a carattere previdenziale con impronta marcatamente finanziaria hanno concorso alla progressiva sovrapposizione tra le due aree di attività. L'invasione di campo ha portato gli intermediari a cercare nuovi posizionamenti strategici, valorizzando le reciproche sinergie, soprattutto attraverso la creazione di legami partecipativi sempre più intensi, oggetto di analisi del secondo capitolo: si è potuta constatare, infatti, una vera e propria convergenza negli ordinamenti bancario ed assicurativo circa la possibilità che le banche assumano partecipazioni in imprese di assicurazione e, viceversa. Nucleo centrale della tesi è costituito dal capitolo terzo: l'ammissibilità degli accordi partecipativi tra banche e assicurazioni hanno rappresentato il trampolino di lancio per il riconoscimento normativo del fenomeno bancassicurativo, avvenuto compiutamente, dopo vari interventi normativi di rango secondario, solo con il Codice delle Assicurazioni a causa di varie posizioni di chiusura sostenute sia dalle Autorità Amministrative che dagli operatori del settore assicurativo, le quali avevano creato non poche tensioni a livello legislativo, dottrinale e giuridico: quindi, ad oggi ai sensi dell'Art. 109 Cod. Ass. le banche sono annoverate tra i soggetti esercenti l'attività di intermediazione assicurativa. Tale riconoscimento era divenuto necessario considerata l'estesa quota di mercato che le banche erano riuscite, e continuano tutt'ora, a sviluppare nel ramo vita. Pertanto, infine, nell'ultimo capitolo è stata posta l'attenzione sui principali prodotti bancassicurativi , ovvero contratti di capitalizzazione, polizze linked e servizi di previdenza complementare.

LA BANCASSICURAZIONE

ROLANDO, ALESSANDRA
2014/2015

Abstract

Il presente lavoro si propone di fornire nel primo capitolo una definizione del concetto di attività parabancaria, partendo da una ricostruzione storico-evolutiva del concetto di attività bancaria, comprendente non solo la raccolta del risparmio e l'erogazione del credito, ma anche l'esercizio di altre attività finanziarie, connesse o strumentali ad essa. Da quest'apertura verso attività non tipicamente bancarie deriva la genesi della bancassicurazione: in particolar modo, sono nati interessi da parte delle banche ad operare nel mercato assicurativo, quale settore appartenente al parabancario. Invero, si è ravvisata la volontà e l'interesse delle banche di gestire il risparmio in tutte le sue forme: hanno così potenziato i servizi di investimento, aumentando la propria operatività in segmenti di mercato un tempo poco sfruttati, quali la gestione dei portafogli e l'offerta di prodotti finanziari diversi, comprese le polizze assicurative. Al tempo stesso, le imprese di assicurazione per fronteggiare l'aumento dell'inflazione, che aveva comportato una disaffezione del pubblico nei confronti dei prodotti assicurativi tradizionali, e per aumentare la propria capacità di attrarre il risparmio, hanno introdotto sul mercato nuove tipologie di polizze vita, in cui la componente finanziaria assume una nuova rilevanza, in grado di accrescere il contenuto di risparmio della propria offerta, rendendo al contempo maggiormente partecipi gli assicurati ai rendimenti e ai rischi di natura finanziaria intrinseci nelle nuove configurazioni di prodotto. Di conseguenza, il processo di disintermediazione bancaria e l'affermarsi di forme assicurative a carattere previdenziale con impronta marcatamente finanziaria hanno concorso alla progressiva sovrapposizione tra le due aree di attività. L'invasione di campo ha portato gli intermediari a cercare nuovi posizionamenti strategici, valorizzando le reciproche sinergie, soprattutto attraverso la creazione di legami partecipativi sempre più intensi, oggetto di analisi del secondo capitolo: si è potuta constatare, infatti, una vera e propria convergenza negli ordinamenti bancario ed assicurativo circa la possibilità che le banche assumano partecipazioni in imprese di assicurazione e, viceversa. Nucleo centrale della tesi è costituito dal capitolo terzo: l'ammissibilità degli accordi partecipativi tra banche e assicurazioni hanno rappresentato il trampolino di lancio per il riconoscimento normativo del fenomeno bancassicurativo, avvenuto compiutamente, dopo vari interventi normativi di rango secondario, solo con il Codice delle Assicurazioni a causa di varie posizioni di chiusura sostenute sia dalle Autorità Amministrative che dagli operatori del settore assicurativo, le quali avevano creato non poche tensioni a livello legislativo, dottrinale e giuridico: quindi, ad oggi ai sensi dell'Art. 109 Cod. Ass. le banche sono annoverate tra i soggetti esercenti l'attività di intermediazione assicurativa. Tale riconoscimento era divenuto necessario considerata l'estesa quota di mercato che le banche erano riuscite, e continuano tutt'ora, a sviluppare nel ramo vita. Pertanto, infine, nell'ultimo capitolo è stata posta l'attenzione sui principali prodotti bancassicurativi , ovvero contratti di capitalizzazione, polizze linked e servizi di previdenza complementare.
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