La costante perdita di biodiversità in atto in Europa ha tra le principali cause il cambiamento nell'uso dei terreni agricoli che si esplica attraverso un'intensificazione a scapito delle terre più fertili e un abbandono di quelle meno redditizie e marginali. Il fenomeno dell'abbandono caratterizza in generale tutto il territorio Collinare Torinese di cui fa parte il comune di Lauriano. Per contrastare questa tendenza è stato elaborato un piano di gestione agrosilvopastorale di Gestione Comunitaria delle Risorse Naturali. Il piano di gestione si prefigge tra gli scopi principali la conservazione e l'aumento della biodiversità. Dati gli scopi del progetto si è ritenuto importante avviare un monitoraggio che avrà lo scopo di valutare gli effetti dell'applicazione di nuove misure sulla biodiversità. Sono stati scelti come bioindicatori le farfalle (lepidotteri ropaloceri) insetti molto utilizzati nell'ambito degli agroecosistemi. Questi animali sono molto sensibili alle variazioni ambientali, rispondono velocemente ai cambiamenti sia a livello di paesaggio che di micro-habitat e gli andamenti delle loro popolazioni rispecchiano quelli di altri organismi. Da aprile ad agosto 2015 sono stati effettuati 12 campionamenti di lepidotteri ropaloceri secondo la metodologia di Pollard & Yates (1993) in quattro diversi siti nell'area del Comune di Lauriano. I siti rappresentano i diversi tipi di gestione presenti sul territorio: coltivi, prati-pascolo, prati da sfalcio, prati a seat-aside e prati in stato di abbandono. Dai dati raccolti è stato elaborato un confronto tra le comunità presenti nelle diverse aree e tra i tipi gestionali dell'agroecosistema. Dai campionamenti effettuati sono state rinvenute 53 specie di farfalle e 3327 individui. In generale è stata registrata una certa omogeneità nelle comunità osservate. Si osserva una differenza tra i siti delle macroaree Pareglio e Lauriano e tra i siti 3e 4 (Pareglio) e il sito 2 sia in termini di ricchezza specifica che di valori dell'indice di Shannon. Anche le analisi multivariate condotte tramite presenza/assenza degli individui confermano questi risultati (2≠3, 2≠4). L'analisi delle caratteristiche ecologiche delle comunità di ropaloceri non ha evidenziato differenze significative. Il non aver riscontrato grandi differenze è dovuto alla somiglianza tra i siti, inoltre le pratiche gestionali in atto non condizionano particolarmente la fauna presente per la presenza di una certa eterogeneità comune a tutti i siti. Le differenze tra i siti 3 e 4 con il sito 2 si possono spiegare più che per il tipo di gestione, per il grado di chiusura e omogeneità che caratterizza quest'ultimo sito. Alla luce dei risultati raccolti si evince che il maggior pericolo per l'area è dovuto alla progressione del fenomeno dell'abbandono che attualmente favorisce la presenza di un'alta biodiversità. Il pascolo caprino potrebbe favorire il mantenimento delle aeree aperte, ma il suo utilizzo andrà attentamente controllato. Importante sarà mantenere patches diversificate e l'utilizzo, su alcuni appezzamenti della pratica della trinciatura che ha mostrato di garantire un'alta biodiversità. Grazie ai risultati ottenuti è stato proposto un piano di monitoraggio continuativo nel tempo delle farfalle che si basa sui principi di partecipazione comunitaria che animano l'intero progetto e un sentiero didattico delle farfalle che trasmetta e pubblicizzi gli intenti del progetto e il territorio.
Confronto tra comunità di farfalle in un agroecosistema: proposte di monitoraggio e gestione nell'ambito di un progetto di Gestione Comunitaria delle Risorse Naturali
NOCE, CECILIA
2014/2015
Abstract
La costante perdita di biodiversità in atto in Europa ha tra le principali cause il cambiamento nell'uso dei terreni agricoli che si esplica attraverso un'intensificazione a scapito delle terre più fertili e un abbandono di quelle meno redditizie e marginali. Il fenomeno dell'abbandono caratterizza in generale tutto il territorio Collinare Torinese di cui fa parte il comune di Lauriano. Per contrastare questa tendenza è stato elaborato un piano di gestione agrosilvopastorale di Gestione Comunitaria delle Risorse Naturali. Il piano di gestione si prefigge tra gli scopi principali la conservazione e l'aumento della biodiversità. Dati gli scopi del progetto si è ritenuto importante avviare un monitoraggio che avrà lo scopo di valutare gli effetti dell'applicazione di nuove misure sulla biodiversità. Sono stati scelti come bioindicatori le farfalle (lepidotteri ropaloceri) insetti molto utilizzati nell'ambito degli agroecosistemi. Questi animali sono molto sensibili alle variazioni ambientali, rispondono velocemente ai cambiamenti sia a livello di paesaggio che di micro-habitat e gli andamenti delle loro popolazioni rispecchiano quelli di altri organismi. Da aprile ad agosto 2015 sono stati effettuati 12 campionamenti di lepidotteri ropaloceri secondo la metodologia di Pollard & Yates (1993) in quattro diversi siti nell'area del Comune di Lauriano. I siti rappresentano i diversi tipi di gestione presenti sul territorio: coltivi, prati-pascolo, prati da sfalcio, prati a seat-aside e prati in stato di abbandono. Dai dati raccolti è stato elaborato un confronto tra le comunità presenti nelle diverse aree e tra i tipi gestionali dell'agroecosistema. Dai campionamenti effettuati sono state rinvenute 53 specie di farfalle e 3327 individui. In generale è stata registrata una certa omogeneità nelle comunità osservate. Si osserva una differenza tra i siti delle macroaree Pareglio e Lauriano e tra i siti 3e 4 (Pareglio) e il sito 2 sia in termini di ricchezza specifica che di valori dell'indice di Shannon. Anche le analisi multivariate condotte tramite presenza/assenza degli individui confermano questi risultati (2≠3, 2≠4). L'analisi delle caratteristiche ecologiche delle comunità di ropaloceri non ha evidenziato differenze significative. Il non aver riscontrato grandi differenze è dovuto alla somiglianza tra i siti, inoltre le pratiche gestionali in atto non condizionano particolarmente la fauna presente per la presenza di una certa eterogeneità comune a tutti i siti. Le differenze tra i siti 3 e 4 con il sito 2 si possono spiegare più che per il tipo di gestione, per il grado di chiusura e omogeneità che caratterizza quest'ultimo sito. Alla luce dei risultati raccolti si evince che il maggior pericolo per l'area è dovuto alla progressione del fenomeno dell'abbandono che attualmente favorisce la presenza di un'alta biodiversità. Il pascolo caprino potrebbe favorire il mantenimento delle aeree aperte, ma il suo utilizzo andrà attentamente controllato. Importante sarà mantenere patches diversificate e l'utilizzo, su alcuni appezzamenti della pratica della trinciatura che ha mostrato di garantire un'alta biodiversità. Grazie ai risultati ottenuti è stato proposto un piano di monitoraggio continuativo nel tempo delle farfalle che si basa sui principi di partecipazione comunitaria che animano l'intero progetto e un sentiero didattico delle farfalle che trasmetta e pubblicizzi gli intenti del progetto e il territorio.File | Dimensione | Formato | |
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