The goji berries have become very popular in the last years in fact they stand for one of the most know of ¿Superfruits¿. Lyceum barbarum Linnaeus is the most popular botanical denomination of the goji fruit, it belongs to to the Solenacee family, and it's a typical berry of China, Tibet and other Asiatic areas. In these territories, the consumption of the ripe fruit with the sweet and sour flavour it's widespread in ¿formulae¿ in the Traditional Herbal Medicine and as a functional food, in the form of infusion or consumed dried. Just recently the market of this berry has being spread in the rest of the world and it brought at the inception of various derivatives products. These fruits with an ellipse shape of 1cm have a reddish colouration and their consumption brings about to beneficial effects like: antioxidant, anti-aging, antitumor, accelerator of metabolism and controller of the blood levels of glucose and cholesterol.The L. Barbarum's efficacy seems especially due to polysaccharides glycoconjugates content (LBP) but not less important is the carotenoid group, where the predominant is zeaxanthin, a yellow pigment, it is accumulating in fatty tissues of the body and has the task to prevent muscle degeneration that occurs getting older.Other components of the goji are: betaine, minerals such as potassium, sodium and the rare germanium, vitamins such as riboflavin, thiamine and tocopherol.The two main species Lycium barbarum and Lycium chinense, are very similar and easily confused because, on the market are often found varieties of adulterants goji. Clinical studies have shown that daily consumption of standard juice L. barbarum leads to increased feeling of overall well-being, improves psychological sphere, the cardiovascular system and the sight. The feature that makes this fruit popular is related to antioxidant capacity and protection from peroxidation, taken under consideration by many studies including one conducted by DISAFA department of the University of Turin, it analysed the analytical fingerprint obtained by chromatography. The scientific texts recommend about 15g of goji a day, an amount that allows a proper intake of zeaxanthin beneficial to the eyes. The use of Lycium in Traditional Herbal Medicine has not create any toxicity for over 2500 years, however recently has highlighted instances of interaction with Coumadin, and more and more cases of allergic reactions due to the presence of LTPs proteins. Further studies conducted by researchers at DISAFA have examined the effects of two drying systems with the aim of identifying the method that allows to maintain the highest quality nutraceutical characteristics.The cultivation of goji is experiencing a major expansion in the international market, particularly the Italian areas seem to be adequate for plant growth, and some research done in Piedmont territory, have let the launch of some implantation.
Le bacche di goji sono diventate molto popolari negli ultimi anni tanto da rappresentare uno dei più noti ¿Superfrutti¿. Lycium barbarum Linnaeus è la denominazione botanica della varietà del frutto del goji più famosa, appartiene alla famiglia delle Solenacee, ed è un arbusto tipico della Cina, Tibet e altre zone dell'Asia. In queste aree, il consumo del frutto maturo dal sapore agrodolce è da tempo diffuso nelle ¿formulae¿ della Medicina Erboristica Tradizionale e come cibo funzionale, sotto forma di infusi o consumato essiccato. Solo recentemente il mercato di questa bacca si è diffuso nel resto del mondo e ha portato alla nascita di svariati prodotti derivati. Questi frutti ellissoidali di circa 1-2 cm hanno una colorazione rossastra e il loro consumo porta effetti benefici come: antiossidante, anti-aging, neuroprotettivo, immuno-modulatore, anti-tumorale, acceleratore del metabolismo e controllore del livello ematico del glucosio e del colesterolo. L'efficacia del L. barbarum sembra essere dovuta soprattutto al contenuto di polisaccaridi glicoconiugati (LBP) ma non meno importante è il gruppo di carotenoidi, di cui il predominante è la zeaxantina, un pigmento giallo, che si deposita nei tessuti grassi del corpo ed ha il compito di prevenire la degenerazione maculare che si presenta con l'avanzare dell'età. Altri componenti del goji sono: betaina, minerali come potassio, sodio e il raro germanio, vitamine come riboflavina, tiamina e tocoferolo. Le due specie principali sono Lycium barbarum e Lycium chinense, esse sono molto affini e proprio perché facilmente confondibili, in commercio si trovano spesso varietà di goji adulteranti. Studi clinici hanno mostrato che il consumo giornaliero di succo standard di L. barbarum porta all'aumento della sensazione di benessere generale, migliora la sfera psicologica, il sistema cardiovascolare e la vista. La funzione che rende popolare questo frutto è quella relativa alla capacità antiossidante e alla protezione da perossidazioni, presa in esame da molti studi tra cui uno condotto dal dipartimento DISAFA dell'Università di Torino, che ha analizzato il fingerprint analitico ottenuto mediante cromatografia. I testi scientifici raccomandano circa 15g di goji al giorno, quantità che permette un corretto apporto di zeaxantina benefica agli occhi. L'uso di Lycium nella Medicina erboristica Tradizionale non ha suscitato alcuna tossicità per oltre 2500 anni, tuttavia recentemente si sono evidenziati casi di interazione con il Coumadin, e sempre di più casi di reazioni allergiche legate alla presenza delle proteine LTPs. Ulteriori studi effettuati dai ricercatori del DISAFA hanno preso in esame gli effetti di due sistemi di essiccazione con lo scopo di individuare il metodo che permetta di mantenere la massima qualità delle caratteristiche nutraceutiche. La coltivazione del goji sta vivendo una grande espansione nel mercato internazionale, in particolare le zone italiane sembrano essere adatte alla crescita della pianta, e alcune ricerche effettuate sul territorio piemontese hanno permesso l'avvio di alcuni impianti.
Le bacche della salute: il Goji
SERNIA, CRISTIANA
2015/2016
Abstract
Le bacche di goji sono diventate molto popolari negli ultimi anni tanto da rappresentare uno dei più noti ¿Superfrutti¿. Lycium barbarum Linnaeus è la denominazione botanica della varietà del frutto del goji più famosa, appartiene alla famiglia delle Solenacee, ed è un arbusto tipico della Cina, Tibet e altre zone dell'Asia. In queste aree, il consumo del frutto maturo dal sapore agrodolce è da tempo diffuso nelle ¿formulae¿ della Medicina Erboristica Tradizionale e come cibo funzionale, sotto forma di infusi o consumato essiccato. Solo recentemente il mercato di questa bacca si è diffuso nel resto del mondo e ha portato alla nascita di svariati prodotti derivati. Questi frutti ellissoidali di circa 1-2 cm hanno una colorazione rossastra e il loro consumo porta effetti benefici come: antiossidante, anti-aging, neuroprotettivo, immuno-modulatore, anti-tumorale, acceleratore del metabolismo e controllore del livello ematico del glucosio e del colesterolo. L'efficacia del L. barbarum sembra essere dovuta soprattutto al contenuto di polisaccaridi glicoconiugati (LBP) ma non meno importante è il gruppo di carotenoidi, di cui il predominante è la zeaxantina, un pigmento giallo, che si deposita nei tessuti grassi del corpo ed ha il compito di prevenire la degenerazione maculare che si presenta con l'avanzare dell'età. Altri componenti del goji sono: betaina, minerali come potassio, sodio e il raro germanio, vitamine come riboflavina, tiamina e tocoferolo. Le due specie principali sono Lycium barbarum e Lycium chinense, esse sono molto affini e proprio perché facilmente confondibili, in commercio si trovano spesso varietà di goji adulteranti. Studi clinici hanno mostrato che il consumo giornaliero di succo standard di L. barbarum porta all'aumento della sensazione di benessere generale, migliora la sfera psicologica, il sistema cardiovascolare e la vista. La funzione che rende popolare questo frutto è quella relativa alla capacità antiossidante e alla protezione da perossidazioni, presa in esame da molti studi tra cui uno condotto dal dipartimento DISAFA dell'Università di Torino, che ha analizzato il fingerprint analitico ottenuto mediante cromatografia. I testi scientifici raccomandano circa 15g di goji al giorno, quantità che permette un corretto apporto di zeaxantina benefica agli occhi. L'uso di Lycium nella Medicina erboristica Tradizionale non ha suscitato alcuna tossicità per oltre 2500 anni, tuttavia recentemente si sono evidenziati casi di interazione con il Coumadin, e sempre di più casi di reazioni allergiche legate alla presenza delle proteine LTPs. Ulteriori studi effettuati dai ricercatori del DISAFA hanno preso in esame gli effetti di due sistemi di essiccazione con lo scopo di individuare il metodo che permetta di mantenere la massima qualità delle caratteristiche nutraceutiche. La coltivazione del goji sta vivendo una grande espansione nel mercato internazionale, in particolare le zone italiane sembrano essere adatte alla crescita della pianta, e alcune ricerche effettuate sul territorio piemontese hanno permesso l'avvio di alcuni impianti.File | Dimensione | Formato | |
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