Breast development in transgender individuals assigned male at birth (AMAB) who initiate gender-affirming hormone therapy (GAHT) is one of the most desired and visible effects of gender affirmation. However, the timing and extent of this development can vary widely among individuals. Mammary gland size and growth are generally assessed using mammography, often paired with ultrasound to detect any potential lesions. A retrospective study conducted at the C.I.D.I.Ge.M. of the A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino included all transgender AMAB patients who underwent mammography at the Clinical Mammography Service of the Radiology Department from 2005 to August 2024. The study aimed to evaluate the effects of GAHT on breast development and assess variables that might influence this process, such as age, duration of therapy, type of medications used, and hormone blood levels. One of the main goals of the study was to understand the correlations between these variables and optimal outcomes, given the limited literature on breast development in this population. Another objective was to examine the incidence of breast lesions in transgender AMAB patients on hormone therapy, with the aim of understanding how to structure breast cancer screening programs for this specific group. The statistical analysis allowed for the collection of demographic, hormonal, and mammographic data, extracted from patient medical records and reports. Mammographic images were archived via the RIS/PACS systems and subsequently analyzed. One of the study’s conclusions was that breast growth, mediated by GAHT alone, reaches its peak development after 12–16 months of therapy. This data can be used during consultations to inform patients about the most appropriate timing for potential breast augmentation surgery, should natural development be insufficient. Another crucial aspect emerging from the study relates to the importance of regular breast health check-ups. Only 74% of the transgender AMAB patients followed by CIDIGeM had undergone at least one breast exam. Transgender AMAB individuals are at a higher risk of developing breast pathologies compared to cisgender men but are at a lower risk compared to cisgender women. This data justifies the need to include these patients in mammographic screening programs, especially if they have been on hormone therapy for a long time or present other risk factors for breast neoplasms, such as family history. Lastly, it is essential to emphasize that even patients who have undergone breast augmentation surgery should continue to monitor their breasts with regular check-ups, as they are equally susceptible to an increased risk of breast lesions. In conclusion, the study underscores the importance of a personalized approach to transgender AMAB patients, with particular attention to breast diagnostics.
Lo sviluppo del seno nelle persone transgender AMAB (Assigned Male at Birth) che iniziano la terapia ormonale di affermazione di genere (GAHT) è uno degli effetti più desiderati e visibili del percorso di affermazione di genere. Tuttavia, le tempistiche e l’entità di questo sviluppo possono variare ampiamente tra gli individui. La dimensione della ghiandola mammaria e il suo accrescimento vengono generalmente valutati attraverso la mammografia, associata spesso all’ecografia per identificare eventuali lesioni. È stato svolto uno studio retrospettivo condotto presso il C.I.D.I.Ge.M. dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, includendo tutte le pazienti transgender AMAB che dal 2005 all'agosto 2024 avessero effettuato una mammografia presso il Servizio di Mammografia Clinica della S.C. Radiologia 1U - Presidio Molinette afferente al Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica della stessa azienda ospedaliera. Nello studio si è provveduto ad analizzare gli effetti della GAHT sullo sviluppo della mammella e valutare le variabili che possono influenzare tale processo: l'età, gli anni di terapia, la tipologia di farmaci assunti e i livelli ematici degli ormoni. Uno degli obiettivi principali dello studio tendeva alla comprensione delle correlazioni tra queste variabili e lo sviluppo ghiandolare, dato il ridotto numero di studi in letteratura che riportino dati relativi allo sviluppo mammario in questa popolazione. Un altro scopo era esaminare la frequenza di riscontro di lesioni mammarie nelle pazienti transgender AMAB in terapia ormonale, con l’intento di comprendere come strutturare programmi di screening per il tumore al seno in questa specifica popolazione. L'analisi statistica condotta ha permesso di raccogliere dati demografici, ormonali e mammografici, estrapolati dai referti e dalle cartelle cliniche delle pazienti. Le immagini mammografiche sono state archiviate tramite i sistemi RIS/PACS e successivamente analizzate. Tra le conclusioni dello studio emerge come l’accrescimento mammario, mediato dalla sola GAHT, raggiunga il massimo sviluppo dopo 12-16 mesi di terapia. Questo dato può essere utilizzato in sede di consulenza per indicare alle pazienti il momento più opportuno per un’eventuale mastoplastica additiva, qualora lo sviluppo naturale non fosse sufficiente. Un altro aspetto cruciale emerso dallo studio riguarda l’importanza di sottoporre regolarmente le pazienti a visite senologiche, evidenziando che solo il 74% delle persone transgender AMAB seguite dal CIDIGeM abbia effettuato almeno una visita senologica. Le persone transgender AMAB, infatti, presentano un rischio di sviluppare patologie mammarie superiore a quello degli uomini cisgender, ma inferiore rispetto alle donne cisgender. Questo dato giustifica la necessità di includere tali pazienti nei programmi di screening mammografico, soprattutto se in terapia ormonale da lungo tempo o con altri fattori di rischio per neoplasie mammarie, come la familiarità. Infine, è importante sottolineare come anche le pazienti che si sono sottoposte a interventi di mastoplastica additiva debbano monitorare la mammella con controlli regolari, poiché sono ugualmente soggette ad un aumentato rischio di lesioni mammarie. In sintesi, lo studio evidenzia come l’approccio alle pazienti transgender AMAB debba essere personalizzato, con particolare attenzione anche alla sorveglianza senologica.
Effetti della terapia ormonale di affermazione di genere nelle persone transgender AMAB: valutazione dello sviluppo mammario e caratteristiche radiologiche
CANETTI, ALICE
2023/2024
Abstract
Lo sviluppo del seno nelle persone transgender AMAB (Assigned Male at Birth) che iniziano la terapia ormonale di affermazione di genere (GAHT) è uno degli effetti più desiderati e visibili del percorso di affermazione di genere. Tuttavia, le tempistiche e l’entità di questo sviluppo possono variare ampiamente tra gli individui. La dimensione della ghiandola mammaria e il suo accrescimento vengono generalmente valutati attraverso la mammografia, associata spesso all’ecografia per identificare eventuali lesioni. È stato svolto uno studio retrospettivo condotto presso il C.I.D.I.Ge.M. dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, includendo tutte le pazienti transgender AMAB che dal 2005 all'agosto 2024 avessero effettuato una mammografia presso il Servizio di Mammografia Clinica della S.C. Radiologia 1U - Presidio Molinette afferente al Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica della stessa azienda ospedaliera. Nello studio si è provveduto ad analizzare gli effetti della GAHT sullo sviluppo della mammella e valutare le variabili che possono influenzare tale processo: l'età, gli anni di terapia, la tipologia di farmaci assunti e i livelli ematici degli ormoni. Uno degli obiettivi principali dello studio tendeva alla comprensione delle correlazioni tra queste variabili e lo sviluppo ghiandolare, dato il ridotto numero di studi in letteratura che riportino dati relativi allo sviluppo mammario in questa popolazione. Un altro scopo era esaminare la frequenza di riscontro di lesioni mammarie nelle pazienti transgender AMAB in terapia ormonale, con l’intento di comprendere come strutturare programmi di screening per il tumore al seno in questa specifica popolazione. L'analisi statistica condotta ha permesso di raccogliere dati demografici, ormonali e mammografici, estrapolati dai referti e dalle cartelle cliniche delle pazienti. Le immagini mammografiche sono state archiviate tramite i sistemi RIS/PACS e successivamente analizzate. Tra le conclusioni dello studio emerge come l’accrescimento mammario, mediato dalla sola GAHT, raggiunga il massimo sviluppo dopo 12-16 mesi di terapia. Questo dato può essere utilizzato in sede di consulenza per indicare alle pazienti il momento più opportuno per un’eventuale mastoplastica additiva, qualora lo sviluppo naturale non fosse sufficiente. Un altro aspetto cruciale emerso dallo studio riguarda l’importanza di sottoporre regolarmente le pazienti a visite senologiche, evidenziando che solo il 74% delle persone transgender AMAB seguite dal CIDIGeM abbia effettuato almeno una visita senologica. Le persone transgender AMAB, infatti, presentano un rischio di sviluppare patologie mammarie superiore a quello degli uomini cisgender, ma inferiore rispetto alle donne cisgender. Questo dato giustifica la necessità di includere tali pazienti nei programmi di screening mammografico, soprattutto se in terapia ormonale da lungo tempo o con altri fattori di rischio per neoplasie mammarie, come la familiarità. Infine, è importante sottolineare come anche le pazienti che si sono sottoposte a interventi di mastoplastica additiva debbano monitorare la mammella con controlli regolari, poiché sono ugualmente soggette ad un aumentato rischio di lesioni mammarie. In sintesi, lo studio evidenzia come l’approccio alle pazienti transgender AMAB debba essere personalizzato, con particolare attenzione anche alla sorveglianza senologica.File | Dimensione | Formato | |
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Alice Canetti
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