Introduction Combined orthodontic and periodontal treatment is frequently indicated in patients diagnosed with stage IV periodontitis who require multidisciplinary treatment. Such patients often show pathological tooth migration (PTM) especially in the frontal area as a consequence of loss of functional balance. It presents clinically with extrusion, foiling and mobility. These migrations result in the onset of diastemas, and increased overjet and overbite. To avoid aggravation of periodontal conditions through orthodontic therapy, the achievement of periodontal health is necessary. Orthodontic therapy involves the application of mechanical forces that causes remodeling processes in the alveolar bone resulting in a change in spatial position of the tooth. In patients presenting PTM, intrusion and retroclination are the most frequently used movements. Aim of the study The aim of the present study is to evaluate changes in long-term clinical and radiographic data of complex treatments including periodontal therapy and orthodontic movements in periodontal patients with PTM in the anterior sectors. In addition, the prevalence and causes of tooth loss were evaluated. Materials and Methods. Patients presenting with: a diagnosis of Stage IV periodontitis; four or more sites in at least six anterior teeth with clinical attachment level and probing depth (PPD) ≥8 mm; good general health; PTM of the maxillary and/or mandibular anterior elements with a need for treatment with fixed orthodontics; complete clinical and radiographic records; adherence to periodontal supportive therapy; and follow-up from 2 to 15 years following completion of orthodontic therapy were included in the study. At baseline (T0), all patients underwent data collection. Six months after completion of active periodontal therapy (ATP) (T1), patients undertook orthodontic treatment. Upon completion of treatment (T2), patients were placed on periodontal supportive therapy (SPT). Teeth lost during the observation period were also documented, specifying the cause of loss. Radiographs obtained at T0, T2, and T3 allowed evaluation of the alveolar bone level and root length of the anterior elements treated. Results The analysis shows a significant reduction between T0 and T1, regarding the values of FMPS and FMBS, values that remained almost unchanged at T2 and T3. With ATP alone, an average reduction in PPD was achieved, with a significant increase in gingival recessions. The results obtained considering only the anterior elements are similar to the full-mouth results. Regarding radiographic changes, the level of alveolar bone remained unchanged; differently, changes were observed regarding root length. During the observation period, 82 teeth were extracted, mainly in the APT phase, of which 51 were for periodontal reasons. Conclusion Within the limitations of this investigation, the results obtained indicate that orthodontic tooth movement does not have important effects on a healthy but reduced periodontium of patients placed in a rigorous support program. Therefore, orthodontic therapy can be considered a safe procedure for the management of patients previously affected by severe forms of periodontitis. Further long-term prospective studies are needed to substantiate this observation.
Introduzione Il trattamento combinato ortodontico e parodontale è frequentemente indicato in pazienti con diagnosi di parodontite di stadio IV, che necessitano un trattamento multidisciplinare. Tali pazienti mostrano spesso la migrazione patologica dei denti (PTM) specialmente nel settore frontale come conseguenza della perdita dell’equilibrio funzionale. Si presenta clinicamente con estrusione, sventagliamento e mobilità. Queste migrazioni determinano l’insorgenza di diastemi, e l’incremento dell’overjet e dell’overbite. Per evitare un aggravamento delle condizioni parodontali tramite la terapia ortodontica, è necessario il raggiungimento della salute parodontale. La terapia ortodontica prevede l’applicazione di forze meccaniche che provoca processi di rimodellamento dell’osso alveolare con conseguente cambiamento di posizione spaziale del dente. In pazienti che presentano PTM, l’intrusione e la retroclinazione sono i movimenti più frequentemente utilizzati. Obiettivo dello studio L’obiettivo del presente studio è quello di valutare i cambiamenti nei dati clinici e radiografici a lungo termine di trattamenti complessi che includono terapia parodontale e movimenti ortodontici in pazienti parodontali con PTM nei settori anteriori. Inoltre, sono state valutate la prevalenza e le cause della perdita dei denti. Materiali e metodi Sono stati inclusi nello studio i pazienti che presentavano: diagnosi di parodontite Stadio IV; quattro o più siti in almeno sei denti anteriori con livello di attacco clinico e profondità di sondaggio (PPD) ≥ 8 mm; buona salute generale; PTM degli elementi mascellari e/o mandibolari anteriori con necessità di trattamento con ortodonzia fissa; documentazione completa clinica e radiografica; aderenza alla terapia di supporto parodontale; follow-up da 2 a 15 anni successivamente al completamento della terapia ortodontica. Al baseline (T0), tutti i pazienti si sono sottoposti alla raccolta dei dati. Sei mesi dopo il completamento della terapia parodontale attiva (ATP) (T1), i pazienti hanno intrapreso il trattamento ortodontico. Al completamento del trattamento (T2), i pazienti sono stati inseriti in terapia di supporto parodontale (SPT). Sono stati inoltre documentati i denti persi durante il periodo di osservazione, specificando la causa della perdita. Le radiografie ottenute in T0, T2 e T3 hanno permesso la valutazione del livello dell’osso alveolare e della lunghezza della radice degli elementi anteriori trattati. Risultati Dall’analisi emerge una riduzione significativa tra T0 e T1, per quanto riguarda i valori di FMPS e FMBS, valori che sono rimasti quasi invariati al T2 e T3. Con la sola ATP è stata raggiunta una riduzione media di PPD, con un aumento significativo delle recessioni gengivali. I risultati ottenuti considerando solamente gli elementi anteriori sono simili ai risultati full-mouth. Per quanto riguarda i cambiamenti radiografici, il livello dell’osso alveolare è rimasto invariato; diversamente sono state osservate variazioni per quanto riguarda la lunghezza della radice. Durante il periodo di osservazione sono stati estratti 82 denti, prevalentemente nella fase di APT, di cui 51 per motivi parodontali. Conclusione Nei i limiti di questa indagine, i risultati ottenuti indicano che il movimento dentale ortodontico non ha effetti importanti su un parodonto sano ma ridotto di pazienti inseriti in un rigoroso programma di supporto. Pertanto, la terapia ortodontica può essere considerata una procedura sicura per la gestione di pazienti precedentemente affetti da forme gravi di parodontite. Ulteriori studi prospettici a lungo termine sono necessari per corroborare questa osservazione.
Prognosi a lungo termine di denti severamente compromessi in seguito a terapia combinata ortodontica e parodontale: uno studio retrospettivo
VIDOTTO, CRISTINA
2019/2020
Abstract
Introduzione Il trattamento combinato ortodontico e parodontale è frequentemente indicato in pazienti con diagnosi di parodontite di stadio IV, che necessitano un trattamento multidisciplinare. Tali pazienti mostrano spesso la migrazione patologica dei denti (PTM) specialmente nel settore frontale come conseguenza della perdita dell’equilibrio funzionale. Si presenta clinicamente con estrusione, sventagliamento e mobilità. Queste migrazioni determinano l’insorgenza di diastemi, e l’incremento dell’overjet e dell’overbite. Per evitare un aggravamento delle condizioni parodontali tramite la terapia ortodontica, è necessario il raggiungimento della salute parodontale. La terapia ortodontica prevede l’applicazione di forze meccaniche che provoca processi di rimodellamento dell’osso alveolare con conseguente cambiamento di posizione spaziale del dente. In pazienti che presentano PTM, l’intrusione e la retroclinazione sono i movimenti più frequentemente utilizzati. Obiettivo dello studio L’obiettivo del presente studio è quello di valutare i cambiamenti nei dati clinici e radiografici a lungo termine di trattamenti complessi che includono terapia parodontale e movimenti ortodontici in pazienti parodontali con PTM nei settori anteriori. Inoltre, sono state valutate la prevalenza e le cause della perdita dei denti. Materiali e metodi Sono stati inclusi nello studio i pazienti che presentavano: diagnosi di parodontite Stadio IV; quattro o più siti in almeno sei denti anteriori con livello di attacco clinico e profondità di sondaggio (PPD) ≥ 8 mm; buona salute generale; PTM degli elementi mascellari e/o mandibolari anteriori con necessità di trattamento con ortodonzia fissa; documentazione completa clinica e radiografica; aderenza alla terapia di supporto parodontale; follow-up da 2 a 15 anni successivamente al completamento della terapia ortodontica. Al baseline (T0), tutti i pazienti si sono sottoposti alla raccolta dei dati. Sei mesi dopo il completamento della terapia parodontale attiva (ATP) (T1), i pazienti hanno intrapreso il trattamento ortodontico. Al completamento del trattamento (T2), i pazienti sono stati inseriti in terapia di supporto parodontale (SPT). Sono stati inoltre documentati i denti persi durante il periodo di osservazione, specificando la causa della perdita. Le radiografie ottenute in T0, T2 e T3 hanno permesso la valutazione del livello dell’osso alveolare e della lunghezza della radice degli elementi anteriori trattati. Risultati Dall’analisi emerge una riduzione significativa tra T0 e T1, per quanto riguarda i valori di FMPS e FMBS, valori che sono rimasti quasi invariati al T2 e T3. Con la sola ATP è stata raggiunta una riduzione media di PPD, con un aumento significativo delle recessioni gengivali. I risultati ottenuti considerando solamente gli elementi anteriori sono simili ai risultati full-mouth. Per quanto riguarda i cambiamenti radiografici, il livello dell’osso alveolare è rimasto invariato; diversamente sono state osservate variazioni per quanto riguarda la lunghezza della radice. Durante il periodo di osservazione sono stati estratti 82 denti, prevalentemente nella fase di APT, di cui 51 per motivi parodontali. Conclusione Nei i limiti di questa indagine, i risultati ottenuti indicano che il movimento dentale ortodontico non ha effetti importanti su un parodonto sano ma ridotto di pazienti inseriti in un rigoroso programma di supporto. Pertanto, la terapia ortodontica può essere considerata una procedura sicura per la gestione di pazienti precedentemente affetti da forme gravi di parodontite. Ulteriori studi prospettici a lungo termine sono necessari per corroborare questa osservazione.File | Dimensione | Formato | |
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