La tesi affronta il tema dei gruppi parlamentari, ovvero di quei soggetti giuridici che si costituiscono all'interno delle Camere del Parlamento con il compito di proiettare al loro interno le istanze politiche provenienti dalla società. Dopo aver ricostruito la nascita e lo sviluppo storico della disciplina dei gruppi parlamentari, nonché la loro attuale regolamentazione, particolare attenzione viene riservata all'evoluzione dei rapporti tra i gruppi parlamentari e i partiti politici. Tale questione, inevitabilmente, si ricollega a quella, ampiamente dibattuta in dottrina, e affrontata a livello normativo per la prima volta nel 2012, circa la natura giuridica dei gruppi. In particolare, si pongono in evidenza gli effetti dell'avvento, a partire dagli anni Novanta, di un sistema tendenzialmente bipolare e della crisi dei partiti tradizionali. Nelle ultime legislature, in primo luogo, si è assistito alla progressiva assunzione, da parte dei gruppi parlamentari, di una maggiore autonomia rispetto ai partiti. Inoltre, sia i gruppi sia i partiti hanno cominciato a riscontrare maggiori difficoltà nell'imporre una disciplina sui propri membri, con la conseguenza dell'esponenziale incremento dei fenomeni di trasformismo parlamentare; è così emerso anche il problema del bilanciamento della libertà di mandato con altri principi di rango costituzionale, ovvero il principio democratico e quello della sovranità popolare. Nell'ultima parte dell'elaborato si dà conto delle riforme intervenute più recentemente: la legge elettorale n. 52 del 2015 e il progetto di revisione costituzionale Renzi-Boschi. Tali riforme avranno certamente effetti molto rilevanti sull'articolazione interna delle Camere, comportando la necessità per i Regolamenti parlamentari di adeguarsi al mutato contesto legislativo e costituzionale.
Il gruppo parlamentare tra partito politico e libertà di mandato
DUNN, VICTORIA
2015/2016
Abstract
La tesi affronta il tema dei gruppi parlamentari, ovvero di quei soggetti giuridici che si costituiscono all'interno delle Camere del Parlamento con il compito di proiettare al loro interno le istanze politiche provenienti dalla società. Dopo aver ricostruito la nascita e lo sviluppo storico della disciplina dei gruppi parlamentari, nonché la loro attuale regolamentazione, particolare attenzione viene riservata all'evoluzione dei rapporti tra i gruppi parlamentari e i partiti politici. Tale questione, inevitabilmente, si ricollega a quella, ampiamente dibattuta in dottrina, e affrontata a livello normativo per la prima volta nel 2012, circa la natura giuridica dei gruppi. In particolare, si pongono in evidenza gli effetti dell'avvento, a partire dagli anni Novanta, di un sistema tendenzialmente bipolare e della crisi dei partiti tradizionali. Nelle ultime legislature, in primo luogo, si è assistito alla progressiva assunzione, da parte dei gruppi parlamentari, di una maggiore autonomia rispetto ai partiti. Inoltre, sia i gruppi sia i partiti hanno cominciato a riscontrare maggiori difficoltà nell'imporre una disciplina sui propri membri, con la conseguenza dell'esponenziale incremento dei fenomeni di trasformismo parlamentare; è così emerso anche il problema del bilanciamento della libertà di mandato con altri principi di rango costituzionale, ovvero il principio democratico e quello della sovranità popolare. Nell'ultima parte dell'elaborato si dà conto delle riforme intervenute più recentemente: la legge elettorale n. 52 del 2015 e il progetto di revisione costituzionale Renzi-Boschi. Tali riforme avranno certamente effetti molto rilevanti sull'articolazione interna delle Camere, comportando la necessità per i Regolamenti parlamentari di adeguarsi al mutato contesto legislativo e costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/23149