Abstract Candidate: Supervisor: Clizia Massa (ID number 310178) Prof. Mario Bo Biohumoral parameters in elderly patiens with sepsis BACKGROUND AND ASSUMPTIONS OF THE STUDY Sepsis is one of the oldest, most elusive syndromes and potentially lethal in medicine, caused by a dysregulated host response to infection. This third definition, which over time has been repeatedly modified, underlines its complex pathophysiology. To date, more than 170 different biomarkers have been identified for sepsis assessment, three possible roles can be attributed: diagnostic, predictive of mortality and therapeutic. Currently, most studies on this pathology are based on the criteria established by the previous definition of Sepsis-2 and mainly in the emergency medicine wards, with very limited representation of elderly subjects, a category that represents the majority of patients affected by sepsis in the clinical world. AIM The focus of the study is to evaluate which biohumoral parameters are associated with mortality sepsis related in elderly patients admitted to a geriatric ward. PATIENTS AND METHODS This prospective observational study, included patients previously admitted to the geriatrics wards of the Molinette hospital in Turin and Santa Croce and Carle in Cuneo, and presenting at least one of the inclusive criteria corresponding to sepsis risk factors. The follow-up period covered the entire duration of hospitalization and concluded at the time of discharge, transfer to the ICU or the patient's death. The data were obtained through direct consultation of the patients' medical records. Laboratory tests and blood gas analysis carried out during hospitalization were collocate at the time of the appearance of the septic event. In particular, the biohumoral parameters analyzed included: white blood cells, neutrophils, lymphocytes, neutrophil/lymphocyte ratio, platelets, INR, fibrinogen, serum lactate, P/F ratio, Reactive Protein C, procalcitonin, glycemia, creatinine, bilirubin and ferritin. The normal cut-offs are those provided by the laboratory of the Molinette hospital in Turin. Finally, the study discriminated discharged from deceased patients, to further support the aspect of sepsis in-hospital mortality. The inclusion in the study did not involve the execution of any additional or different procedure from common clinical practice. RESULTS 737 patients were included in the study, of which 288 had a suspicion of infection. Among the 131 patients diagnosed with sepsis, 52 died. From the multivariate analysis of all the factors analyzed, those independently associated with mortality were: 1) IADL (Instrumental Activities of Daily Living Scale) preserved with OR: 0,735 (95% CI, 0,609-0,941) 2) Serum lactate > 2 mmol/L with OR: 4,705 (95% CI, 1,580-14,016) 3) Creatinine > 1,3 mg/dL with OR: 8,019 (95% CI, 2,592-24,811) CONCLUSIONS The study showed that in hospital mortality in elderly patients is not only determineted by biohumoral parameters, such as serum lactate and creatinin, but also by pre-existing functional conditions of the patients (IADL). In contrary, considering the overrall characteristics of the patients, the other parameters such as white blood cells, neutrophils, lymphocytes, neutrophil/lymphocyte ratio, platelets, INR, fibrinogen, P/F ratio, Reactive Protein C, procalcitonin, glycemia, bilirubin and ferritin are not indicative in predicting the severity of the sepsis or the outcome.

Abstract Candidato: Relatore: Clizia Massa (matricola 310178) Prof. Mario Bo Parametri bioumorali in pazienti anziani con sepsi BACKGROUND E PRESUPPOSTI DELLO STUDIO La sepsi rappresenta una delle sindromi più antiche e sfuggenti in medicina, causata da una risposta disregolata all’infezione da parte dell’ospite e potenzialmente letale. Questa terza definizione, che nel corso del tempo è stata ripetutamente modificata, ne sottolinea la complessa fisiopatologia. Ad oggi sono stati riconosciuti più di 170 biomarcatori diversi nella valutazione della sepsi, a cui possono essere attribuiti tre possibili ruoli: diagnostico, predittivo di mortalità e terapeutico. Attualmente, la maggior parte degli studi è stata condotta sulla base dei criteri stabiliti dalla precedente definizione di Sepsis-2 e prevalentemente nei reparti di Medicina d’Urgenza, con una scarsa rappresentanza di soggetti anziani, categoria che rappresenta la maggior parte dei pazienti affetti da sepsi nel mondo clinico. OBIETTIVO L’obiettivo dello studio è quello di valutare quali parametri bioumorali si associano alla mortalità per sepsi nei pazienti anziani ricoverati in un reparto di Geriatria. PAZIENTI E METODI In questo studio prospettico osservazionale, sono stati arruolati i pazienti ricoverati nei reparti di Geriatria dell’ospedale Molinette di Torino e del Santa Croce e Carle di Cuneo, che presentavano almeno uno dei criteri di inclusione corrispondenti ai fattori di rischio per sepsi. Il periodo di follow-up è coinciso con l’intera durata del ricovero ed è terminato nel momento della dimissione, del trasferimento in ICU o del decesso del paziente. I dati sono stati reperiti attraverso la consultazione diretta delle cartelle cliniche dei pazienti. Sono stati raccolti i dati relativi agli esami di laboratorio e all’emogasanalisi effettuati durante il ricovero al momento della comparsa dell’evento settico. In particolare i parametri bioumorali analizzati sono stati: globuli bianchi, neutrofili, linfociti, rapporto neutrofili/linfociti, piastrine, INR, fibrinogeno, lattato sierico, rapporto P/F, Proteina C Reattiva, procalcitonina, glicemia, creatinina, bilirubina e ferritina; i cut-off di normalità sono quelli forniti dal laboratorio dell’ospedale Molinette di Torino. Infine sono stati distinti i pazienti dimessi da quelli deceduti, da cui è dipeso l’outcome principale dello studio rappresentato dalla mortalità intraospedaliera. L’inserimento nello studio non ha comportato l’esecuzione di alcuna procedura supplementare o differente dalla comune pratica clinica. RISULTATI Sono stati inclusi nello studio 737 pazienti, di questi 288 hanno avuto un sospetto di infezione. Dei 131 pazienti che hanno avuto una diagnosi di sepsi, 52 sono deceduti. Dall’analisi multivariata tra tutti i fattori analizzati, quelli indipendentemente associati alla mortalità sono stati: 1) IADL (Instrumental Activities of Daily Living Scale) conservate con OR: 0,735 (IC 95%, 0,609-0,941) 2) Lattato sierico >2 mmol/L con OR: 4,705 (IC 95%, 1,580-14,016) 3) Creatinina >1,3 mg/dL con OR: 8,019 (IC 95%, 2,592-24,811) CONCLUSIONI A determinare la mortalità intraospedaliera nei pazienti anziani con sepsi, non concorrono solo i parametri bioumorali, quali lattato sierico e creatinina, ma anche le condizioni funzionali del paziente preesistenti (IADL). In base alle caratteristiche globali dei pazienti anziani, gli altri parametri analizzati globuli bianchi, neutrofili, linfociti, rapporto neutrofili/linfociti, piastrine, INR, fibrinogeno, rapporto P/F, Proteina C Reattiva, procalcitonina, glicemia, bilirubina e ferritina non sono indicativi nel prevedere la gravità sepsi-correlata o l’esito.

Parametri bioumorali in pazienti anziani con sepsi

MASSA, CLIZIA
2019/2020

Abstract

Abstract Candidato: Relatore: Clizia Massa (matricola 310178) Prof. Mario Bo Parametri bioumorali in pazienti anziani con sepsi BACKGROUND E PRESUPPOSTI DELLO STUDIO La sepsi rappresenta una delle sindromi più antiche e sfuggenti in medicina, causata da una risposta disregolata all’infezione da parte dell’ospite e potenzialmente letale. Questa terza definizione, che nel corso del tempo è stata ripetutamente modificata, ne sottolinea la complessa fisiopatologia. Ad oggi sono stati riconosciuti più di 170 biomarcatori diversi nella valutazione della sepsi, a cui possono essere attribuiti tre possibili ruoli: diagnostico, predittivo di mortalità e terapeutico. Attualmente, la maggior parte degli studi è stata condotta sulla base dei criteri stabiliti dalla precedente definizione di Sepsis-2 e prevalentemente nei reparti di Medicina d’Urgenza, con una scarsa rappresentanza di soggetti anziani, categoria che rappresenta la maggior parte dei pazienti affetti da sepsi nel mondo clinico. OBIETTIVO L’obiettivo dello studio è quello di valutare quali parametri bioumorali si associano alla mortalità per sepsi nei pazienti anziani ricoverati in un reparto di Geriatria. PAZIENTI E METODI In questo studio prospettico osservazionale, sono stati arruolati i pazienti ricoverati nei reparti di Geriatria dell’ospedale Molinette di Torino e del Santa Croce e Carle di Cuneo, che presentavano almeno uno dei criteri di inclusione corrispondenti ai fattori di rischio per sepsi. Il periodo di follow-up è coinciso con l’intera durata del ricovero ed è terminato nel momento della dimissione, del trasferimento in ICU o del decesso del paziente. I dati sono stati reperiti attraverso la consultazione diretta delle cartelle cliniche dei pazienti. Sono stati raccolti i dati relativi agli esami di laboratorio e all’emogasanalisi effettuati durante il ricovero al momento della comparsa dell’evento settico. In particolare i parametri bioumorali analizzati sono stati: globuli bianchi, neutrofili, linfociti, rapporto neutrofili/linfociti, piastrine, INR, fibrinogeno, lattato sierico, rapporto P/F, Proteina C Reattiva, procalcitonina, glicemia, creatinina, bilirubina e ferritina; i cut-off di normalità sono quelli forniti dal laboratorio dell’ospedale Molinette di Torino. Infine sono stati distinti i pazienti dimessi da quelli deceduti, da cui è dipeso l’outcome principale dello studio rappresentato dalla mortalità intraospedaliera. L’inserimento nello studio non ha comportato l’esecuzione di alcuna procedura supplementare o differente dalla comune pratica clinica. RISULTATI Sono stati inclusi nello studio 737 pazienti, di questi 288 hanno avuto un sospetto di infezione. Dei 131 pazienti che hanno avuto una diagnosi di sepsi, 52 sono deceduti. Dall’analisi multivariata tra tutti i fattori analizzati, quelli indipendentemente associati alla mortalità sono stati: 1) IADL (Instrumental Activities of Daily Living Scale) conservate con OR: 0,735 (IC 95%, 0,609-0,941) 2) Lattato sierico >2 mmol/L con OR: 4,705 (IC 95%, 1,580-14,016) 3) Creatinina >1,3 mg/dL con OR: 8,019 (IC 95%, 2,592-24,811) CONCLUSIONI A determinare la mortalità intraospedaliera nei pazienti anziani con sepsi, non concorrono solo i parametri bioumorali, quali lattato sierico e creatinina, ma anche le condizioni funzionali del paziente preesistenti (IADL). In base alle caratteristiche globali dei pazienti anziani, gli altri parametri analizzati globuli bianchi, neutrofili, linfociti, rapporto neutrofili/linfociti, piastrine, INR, fibrinogeno, rapporto P/F, Proteina C Reattiva, procalcitonina, glicemia, bilirubina e ferritina non sono indicativi nel prevedere la gravità sepsi-correlata o l’esito.
Biohumoral parameters in elderly patients with sepsis
Abstract Candidate: Supervisor: Clizia Massa (ID number 310178) Prof. Mario Bo Biohumoral parameters in elderly patiens with sepsis BACKGROUND AND ASSUMPTIONS OF THE STUDY Sepsis is one of the oldest, most elusive syndromes and potentially lethal in medicine, caused by a dysregulated host response to infection. This third definition, which over time has been repeatedly modified, underlines its complex pathophysiology. To date, more than 170 different biomarkers have been identified for sepsis assessment, three possible roles can be attributed: diagnostic, predictive of mortality and therapeutic. Currently, most studies on this pathology are based on the criteria established by the previous definition of Sepsis-2 and mainly in the emergency medicine wards, with very limited representation of elderly subjects, a category that represents the majority of patients affected by sepsis in the clinical world. AIM The focus of the study is to evaluate which biohumoral parameters are associated with mortality sepsis related in elderly patients admitted to a geriatric ward. PATIENTS AND METHODS This prospective observational study, included patients previously admitted to the geriatrics wards of the Molinette hospital in Turin and Santa Croce and Carle in Cuneo, and presenting at least one of the inclusive criteria corresponding to sepsis risk factors. The follow-up period covered the entire duration of hospitalization and concluded at the time of discharge, transfer to the ICU or the patient's death. The data were obtained through direct consultation of the patients' medical records. Laboratory tests and blood gas analysis carried out during hospitalization were collocate at the time of the appearance of the septic event. In particular, the biohumoral parameters analyzed included: white blood cells, neutrophils, lymphocytes, neutrophil/lymphocyte ratio, platelets, INR, fibrinogen, serum lactate, P/F ratio, Reactive Protein C, procalcitonin, glycemia, creatinine, bilirubin and ferritin. The normal cut-offs are those provided by the laboratory of the Molinette hospital in Turin. Finally, the study discriminated discharged from deceased patients, to further support the aspect of sepsis in-hospital mortality. The inclusion in the study did not involve the execution of any additional or different procedure from common clinical practice. RESULTS 737 patients were included in the study, of which 288 had a suspicion of infection. Among the 131 patients diagnosed with sepsis, 52 died. From the multivariate analysis of all the factors analyzed, those independently associated with mortality were: 1) IADL (Instrumental Activities of Daily Living Scale) preserved with OR: 0,735 (95% CI, 0,609-0,941) 2) Serum lactate > 2 mmol/L with OR: 4,705 (95% CI, 1,580-14,016) 3) Creatinine > 1,3 mg/dL with OR: 8,019 (95% CI, 2,592-24,811) CONCLUSIONS The study showed that in hospital mortality in elderly patients is not only determineted by biohumoral parameters, such as serum lactate and creatinin, but also by pre-existing functional conditions of the patients (IADL). In contrary, considering the overrall characteristics of the patients, the other parameters such as white blood cells, neutrophils, lymphocytes, neutrophil/lymphocyte ratio, platelets, INR, fibrinogen, P/F ratio, Reactive Protein C, procalcitonin, glycemia, bilirubin and ferritin are not indicative in predicting the severity of the sepsis or the outcome.
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