Questa tesi si è collocata in un ampio progetto di ricerca che copre una lunga filiera di competenze e di interessi. Lo scopo del lavoro è stato quello di identificare tra gli estratti ottenuti con tecniche non convenzionali, quelli con proprietà antiossidanti, batteriostatiche e fungistatiche migliori per essere utilizzati come conservanti naturali di cibi o in possibili formulazioni di integratori alimentari viste le proprietà antiossidanti e chemopreventive. La preparazione di questi estratti ha riguardato diverse matrici vegetali, tra cui la mirra ovvero la resina di Commiphora myrrha (Nees) Engl. e alcune Brassicaceae coltivate in Piemonte (Sinapis alba L., Sinapis nigra L., Lepidium sativum L. e Nasturtium officinale R. Br.). Sono state utilizzate prevalentemente tecniche di estrazione mediante ultrasuoni (US) e microonde (MW) tenendo conto dei solventi ammessi nella preparazione di prodotti a uso alimentare. Il potere antiossidante degli estratti è stato studiato con il test del DPPH¿, mentre le potenziali proprietà di inibizione batterica e fungina, sono state valutate in collaborazione con un gruppo di ricerca di un Dipartimento di Agraria. Inoltre, sono stati condotti studi in collaborazione con alcuni farmacologi del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell'università di Torino, per valutare l'effetto degli estratti sulla vitalità di cellule normali (podociti e cellule di epitelio di mammella umana) e su linee cellulari di adenocarcinoma colonrettale. Alla luce dei risultati finora ottenuti, l'estratto della mirra in EtOH/H2O 80% è quello più interessante per le sue potenzialità applicative. Presenta una discreta attività antiossidante, una buona attività batteriostatica e un ottimo potere fungistatico. Inoltre, risulta discretamente tollerato dalle culture cellulari. Sebbene non sia ancora possibile affermare che l'estratto di mirra EtOH/H2O 80% possa essere utilizzato come conservante naturale di alcuni alimenti, tuttavia pare un buon candidato per tale applicazione.

Preparazione, analisi e proprietà di estratti di Commiphora Myrrha (Nees) Engl. ed alcune Brassicaceae

GARELLA, LUCA
2011/2012

Abstract

Questa tesi si è collocata in un ampio progetto di ricerca che copre una lunga filiera di competenze e di interessi. Lo scopo del lavoro è stato quello di identificare tra gli estratti ottenuti con tecniche non convenzionali, quelli con proprietà antiossidanti, batteriostatiche e fungistatiche migliori per essere utilizzati come conservanti naturali di cibi o in possibili formulazioni di integratori alimentari viste le proprietà antiossidanti e chemopreventive. La preparazione di questi estratti ha riguardato diverse matrici vegetali, tra cui la mirra ovvero la resina di Commiphora myrrha (Nees) Engl. e alcune Brassicaceae coltivate in Piemonte (Sinapis alba L., Sinapis nigra L., Lepidium sativum L. e Nasturtium officinale R. Br.). Sono state utilizzate prevalentemente tecniche di estrazione mediante ultrasuoni (US) e microonde (MW) tenendo conto dei solventi ammessi nella preparazione di prodotti a uso alimentare. Il potere antiossidante degli estratti è stato studiato con il test del DPPH¿, mentre le potenziali proprietà di inibizione batterica e fungina, sono state valutate in collaborazione con un gruppo di ricerca di un Dipartimento di Agraria. Inoltre, sono stati condotti studi in collaborazione con alcuni farmacologi del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell'università di Torino, per valutare l'effetto degli estratti sulla vitalità di cellule normali (podociti e cellule di epitelio di mammella umana) e su linee cellulari di adenocarcinoma colonrettale. Alla luce dei risultati finora ottenuti, l'estratto della mirra in EtOH/H2O 80% è quello più interessante per le sue potenzialità applicative. Presenta una discreta attività antiossidante, una buona attività batteriostatica e un ottimo potere fungistatico. Inoltre, risulta discretamente tollerato dalle culture cellulari. Sebbene non sia ancora possibile affermare che l'estratto di mirra EtOH/H2O 80% possa essere utilizzato come conservante naturale di alcuni alimenti, tuttavia pare un buon candidato per tale applicazione.
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