Obesity is a major public health problem in the world, and in fact it has been defined by the World Health Organization (WHO) as one of the four major risk factors for serious chronic diseases, along with tobacco consumption, physical inactivity, and excessive alcohol consumption. In this context, bariatric surgery is shown to be the elective intervention for patients with severe obesity (BMI ≥ 40 kg/m2) . In particular, body weight loss before surgery has been shown to correlate with a better outcome of this surgery. In recent years, great interest has been shown in the very-low-calorie ketogenic diet (VLCKD) , as it appears to be a useful tool to promote compliance with the patient’s dietary treatment due to the establishment of ketosis which provides a greater sense of satiety than standard hypocaloric diets. Data in the literature show that the VLCKD diet is useful in improving the quality of life of people with obesity; in fact, it leads to rapid body weight loss which results in improvement of BMI, waist and neck circumference, reduction of fat mass and maintenance of lean body mass. This study aims to evaluate the effects of a VLCKD diet versus a standard hypocaloric diet as regards anthropometric and body composition indices in subjects with severe obesity who are to undergo bariatric surgery. From the analysis of the results of this prospective experimental study it is possible to say that the VLCKD diet in the pre-operative has characteristics such as those of allowing, during the weight loss phase, to achieve greater weight loss, lower loss of lean mass and greater reduction of fat mass and abdominal circumference compared to the standard hypocaloric diet. In the postoperative period, the small sample number did not allow us to draw conclusions, and therefore further studies are needed to consolidate the efficacy of this diet in the postoperative period as well.
L’obesità rappresenta un grave problema di salute pubblica nel mondo, ed è stata infatti definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come uno dei quattro principali fattori di rischio di gravi malattie croniche, insieme al consumo di tabacco, all'inattività fisica e al consumo eccessivo di alcol. In questo contesto la chirurgia bariatrica si dimostra essere l’intervento elettivo per i pazienti affetti da grave obesità (BMI ≥ 40 kg/m2) . In particolare, è stato dimostrato come la perdita di peso corporeo prima dell’intervento sia correlato ad un miglior risultato di questa chirurgia. Negli ultimi anni è stato dimostrato un grande interesse per la dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) , in quanto risulta essere un utile strumento per favorire la compliance al trattamento dietetico del paziente grazie all’ instaurarsi della chetosi che garantisce un maggior senso di sazietà rispetto alle diete ipocaloriche standard. I dati presenti in letteratura dimostrano che la dieta VLCKD è utile per migliorare la qualità di vita delle persone affette da obesità, infatti, porta ad una rapida perdita di peso corporeo che si traduce nel miglioramento del BMI, della circonferenza vita, del collo, la riduzione della massa grassa , il mantenimento della massa corporea magra. Questo studio mira a valutare gli effetti di una dieta VLCKD versus una dieta ipocalorica standard sugli indici antropometrici e di composizione corporea in soggetti affetti da grave obesità che dovranno essere sottoposti a chirurgia bariatrica. Dall’analisi dei risultati emersi da questo studio sperimentale prospettico è possibile affermare che la dieta VLCKD nel pre-operatorio ha caratteristiche tali da permettere, durante la fase di dimagrimento, di raggiungere una maggiore perdita di peso corporeo, una minor perdita della massa magra ed una maggiore riduzione della massa grassa e della circonferenza addominale rispetto alla dieta ipocalorica standard. Nel post-operatorio il numero ridotto del campione non ci consente di trarre conclusioni certe e dunque ulteriori studi dovrebbero consolidare l’efficacia di questa dieta anche nel post.
Valutazione dell'impatto della dieta chetogenica ipocalorica sulla composizione corporea di pazienti con obesità severa candidati a chirurgia bariatrica
ALAIMO, CARLOTTA
2021/2022
Abstract
L’obesità rappresenta un grave problema di salute pubblica nel mondo, ed è stata infatti definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come uno dei quattro principali fattori di rischio di gravi malattie croniche, insieme al consumo di tabacco, all'inattività fisica e al consumo eccessivo di alcol. In questo contesto la chirurgia bariatrica si dimostra essere l’intervento elettivo per i pazienti affetti da grave obesità (BMI ≥ 40 kg/m2) . In particolare, è stato dimostrato come la perdita di peso corporeo prima dell’intervento sia correlato ad un miglior risultato di questa chirurgia. Negli ultimi anni è stato dimostrato un grande interesse per la dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) , in quanto risulta essere un utile strumento per favorire la compliance al trattamento dietetico del paziente grazie all’ instaurarsi della chetosi che garantisce un maggior senso di sazietà rispetto alle diete ipocaloriche standard. I dati presenti in letteratura dimostrano che la dieta VLCKD è utile per migliorare la qualità di vita delle persone affette da obesità, infatti, porta ad una rapida perdita di peso corporeo che si traduce nel miglioramento del BMI, della circonferenza vita, del collo, la riduzione della massa grassa , il mantenimento della massa corporea magra. Questo studio mira a valutare gli effetti di una dieta VLCKD versus una dieta ipocalorica standard sugli indici antropometrici e di composizione corporea in soggetti affetti da grave obesità che dovranno essere sottoposti a chirurgia bariatrica. Dall’analisi dei risultati emersi da questo studio sperimentale prospettico è possibile affermare che la dieta VLCKD nel pre-operatorio ha caratteristiche tali da permettere, durante la fase di dimagrimento, di raggiungere una maggiore perdita di peso corporeo, una minor perdita della massa magra ed una maggiore riduzione della massa grassa e della circonferenza addominale rispetto alla dieta ipocalorica standard. Nel post-operatorio il numero ridotto del campione non ci consente di trarre conclusioni certe e dunque ulteriori studi dovrebbero consolidare l’efficacia di questa dieta anche nel post.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/2294