L'Anoressia Nervosa (AN) e l'Obesità sono disturbi di frequente riscontro nella pratica clinica. La tesi è focalizzata sulla diversa percezione del cibo nell'AN e nell'Obesità, in cui il gusto e il senso di fame e sazietà risultano compromessi. Alla base di tali disturbi vi sarebbe un'alterata attività dei processi enterocettivi, strettamente connessi agli aspetti edonici, legati al reward, alla percezione gustativa e al disgusto. Lo scopo del lavoro sperimentale è stato quello approfondire tali alterazioni. Sono state reclutate 28 anoressiche, 20 obese e 39 controlli sani. Sono stati compilati test psichici per valutare la presenza/assenza di patologia psichiatrica e alimentare. E' stato somministrato uno spuntino in due giorni separati, alternando succo di frutta e integratore (50ml). Prima e dopo l'assunzione i partecipanti hanno risposto a diversi test al fine di valutare: la sensazione soggettiva di fame/sazietà, la presenza di confusione, lo stato di ansia e la preoccupazione per il cibo, il desiderio di attività fisica e di restrizione alimentare, la sensazione di disgusto e l'aspetto edonico legato allo spuntino. I risultati dei tre gruppi sono stati confrontati. E' stata infine valutata la differenza di ansia dovuta alla somministrazione di integratore alimentare e ansia da succo di frutta. E'stata dimostrata la presenza di una marcata psicopatologia generale e alimentare sia nelle pazienti affette da AN che nei pazienti Obesi, confermando la marcata componente psichica che caratterizza alcune forme di Obesità: il marcato sovrappeso genera difficoltà psichica, depressione, senso di colpa: essi hanno infatti dichiarato di avere meno fame rispetto ai controlli, ma rimane da chiarire se il paziente Obeso ha effettivamente una percezione alterata della fame o se minimizza per vergogna. Le pazienti affette da AN hanno evidenziato un maggior stato di ansia e confusione relativo al momento dello spuntino, minore fame e maggiore senso di sazietà. Si è riscontrato un maggior desiderio di praticare attività fisica e di restringere la loro alimentazione, con lo scopo di ridurre l'introito calorico giornaliero e mantenere sotto controllo il loro peso corporeo. Nonostante il minore contenuto calorico, il succo è risultato essere maggiormente ansiogeno nelle anoressiche rispetto all'integratore, rendendo quest'ultimo più ¿accettato¿, dunque un utile strumento terapeutico in gravi pazienti defedate. Al contrario, negli Obesi, si è osservata una riduzione dell'ansia in seguito all'assunzione di succo: è in effetti noto l'utilizzo del cibo come compensazione a fronte di un significativo disagio psicologico. Inoltre, è stato dimostrato che l'alimentazione in pazienti affette da AN è marcatamente condizionata da tratti ansiosi e ossessivi, mentre nel soggetto Obeso il legame alimentazone/psicopatologia è più eterogeneo, con prevalenza di tratti depressivi. Sia le pazienti anoressiche che il gruppo degli obesi presentano uno spiccato reward verso il cibo; tuttavia con connotazioni differenti: se nell'Obeso mette in evidenza un naturale drive per il mangiare, nelle pazienti affette da AN tale spinta viene soppressa a causa di una eccessiva paura di ingrassare.

Anoressia Nervosa e Obesità: differenti prospettive nella percezione del cibo

BRUN, FRANCESCA
2015/2016

Abstract

L'Anoressia Nervosa (AN) e l'Obesità sono disturbi di frequente riscontro nella pratica clinica. La tesi è focalizzata sulla diversa percezione del cibo nell'AN e nell'Obesità, in cui il gusto e il senso di fame e sazietà risultano compromessi. Alla base di tali disturbi vi sarebbe un'alterata attività dei processi enterocettivi, strettamente connessi agli aspetti edonici, legati al reward, alla percezione gustativa e al disgusto. Lo scopo del lavoro sperimentale è stato quello approfondire tali alterazioni. Sono state reclutate 28 anoressiche, 20 obese e 39 controlli sani. Sono stati compilati test psichici per valutare la presenza/assenza di patologia psichiatrica e alimentare. E' stato somministrato uno spuntino in due giorni separati, alternando succo di frutta e integratore (50ml). Prima e dopo l'assunzione i partecipanti hanno risposto a diversi test al fine di valutare: la sensazione soggettiva di fame/sazietà, la presenza di confusione, lo stato di ansia e la preoccupazione per il cibo, il desiderio di attività fisica e di restrizione alimentare, la sensazione di disgusto e l'aspetto edonico legato allo spuntino. I risultati dei tre gruppi sono stati confrontati. E' stata infine valutata la differenza di ansia dovuta alla somministrazione di integratore alimentare e ansia da succo di frutta. E'stata dimostrata la presenza di una marcata psicopatologia generale e alimentare sia nelle pazienti affette da AN che nei pazienti Obesi, confermando la marcata componente psichica che caratterizza alcune forme di Obesità: il marcato sovrappeso genera difficoltà psichica, depressione, senso di colpa: essi hanno infatti dichiarato di avere meno fame rispetto ai controlli, ma rimane da chiarire se il paziente Obeso ha effettivamente una percezione alterata della fame o se minimizza per vergogna. Le pazienti affette da AN hanno evidenziato un maggior stato di ansia e confusione relativo al momento dello spuntino, minore fame e maggiore senso di sazietà. Si è riscontrato un maggior desiderio di praticare attività fisica e di restringere la loro alimentazione, con lo scopo di ridurre l'introito calorico giornaliero e mantenere sotto controllo il loro peso corporeo. Nonostante il minore contenuto calorico, il succo è risultato essere maggiormente ansiogeno nelle anoressiche rispetto all'integratore, rendendo quest'ultimo più ¿accettato¿, dunque un utile strumento terapeutico in gravi pazienti defedate. Al contrario, negli Obesi, si è osservata una riduzione dell'ansia in seguito all'assunzione di succo: è in effetti noto l'utilizzo del cibo come compensazione a fronte di un significativo disagio psicologico. Inoltre, è stato dimostrato che l'alimentazione in pazienti affette da AN è marcatamente condizionata da tratti ansiosi e ossessivi, mentre nel soggetto Obeso il legame alimentazone/psicopatologia è più eterogeneo, con prevalenza di tratti depressivi. Sia le pazienti anoressiche che il gruppo degli obesi presentano uno spiccato reward verso il cibo; tuttavia con connotazioni differenti: se nell'Obeso mette in evidenza un naturale drive per il mangiare, nelle pazienti affette da AN tale spinta viene soppressa a causa di una eccessiva paura di ingrassare.
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