Nell'Unione Europea vengono consumati circa 2 milioni di tonnellate di prodotti cosmetici all'anno. Questi numeri permettono di comprendere facilmente l'impatto che i cosmetici hanno sull'ambiente, dalla loro produzione fino al loro smaltimento. Ogni fase presenta dei punti critici, che per diversi motivi, se non gestiti, rischiano di creare notevoli ed irreversibili danni all'ambiente. In un momento così delicato per quanto riguarda l'inquinamento ambientale, enti governativi, ONG, industrie, aziende, comuni ed anche i cittadini hanno maturato coscienza su questo tema; anche buona parte delle industrie cosmetiche ha rivolto l'attenzione alla sostenibilità dei processi produttivi e ha attuato politiche di salvaguardia dell'ambiente, studiando approcci nuovi e sostenibili che potessero sostituirsi a quelli convenzionali. In questa tesi sono stati citati alcuni studi riguardanti processi di produzione eco-friendly che hanno portato a nuovi ingredienti cosmetici sostenibili o ad ingredienti convenzionali con minore impatto ambientale. Alcuni dei nuovi ingredienti, prodotti da batteri, funghi e lieviti, sono per esempio i biosurfattanti, usati come potenziali sostituti dei comuni tensioattivi, in particolare i glicolipidi come i soforolipidi, i ramnolipidi ed i MELs. Questi ultimi hanno dimostrato capacità idratanti per la pelle ed i capelli simili a quelle delle ceramidi. Nell'ambito di processi green in questa tesi l'attenzione è stata rivolta alla biocatalisi, anche chiamata ¿biotecnologia bianca¿, che sfrutta l'impiego di biocatalizzatori per produrre i composti desiderati. Un'interessante applicazione è l'utilizzo dell'enzima saccarosio fosforilasi per sintetizzare il glicosilglicerolo (GG), il cui impiego in formulazioni cosmetiche è attualmente in corso di valutazione. Nell'ultima parte sono stati presi in esame alcuni prodotti cosmetici, nello specifico, lacche, tinte per capelli e profumi che maggiormente presentano aspetti negativi legati all'utilizzo di ingredienti potenzialmente inquinanti nella loro formulazione. Infine si è anche accennato all'imballaggio dei cosmetici, evidenziando gli approcci possibili per diminuirne l'impatto ambientale, come ad esempio il ricorso alle bioplastiche. Il lavoro di raccolta dati vuole essere un semplice spunto per fornire le basi di un tema molto più articolato e complesso qual è l'inquinamento ambientale dei cosmetici e fornire una panoramica su come le industrie cosmetiche stiano operando o possano operare per far fronte a questo problema.

Ingredienti per la formulazione di prodotti cosmetici ecosostenibili

GUZZO, SERENA
2015/2016

Abstract

Nell'Unione Europea vengono consumati circa 2 milioni di tonnellate di prodotti cosmetici all'anno. Questi numeri permettono di comprendere facilmente l'impatto che i cosmetici hanno sull'ambiente, dalla loro produzione fino al loro smaltimento. Ogni fase presenta dei punti critici, che per diversi motivi, se non gestiti, rischiano di creare notevoli ed irreversibili danni all'ambiente. In un momento così delicato per quanto riguarda l'inquinamento ambientale, enti governativi, ONG, industrie, aziende, comuni ed anche i cittadini hanno maturato coscienza su questo tema; anche buona parte delle industrie cosmetiche ha rivolto l'attenzione alla sostenibilità dei processi produttivi e ha attuato politiche di salvaguardia dell'ambiente, studiando approcci nuovi e sostenibili che potessero sostituirsi a quelli convenzionali. In questa tesi sono stati citati alcuni studi riguardanti processi di produzione eco-friendly che hanno portato a nuovi ingredienti cosmetici sostenibili o ad ingredienti convenzionali con minore impatto ambientale. Alcuni dei nuovi ingredienti, prodotti da batteri, funghi e lieviti, sono per esempio i biosurfattanti, usati come potenziali sostituti dei comuni tensioattivi, in particolare i glicolipidi come i soforolipidi, i ramnolipidi ed i MELs. Questi ultimi hanno dimostrato capacità idratanti per la pelle ed i capelli simili a quelle delle ceramidi. Nell'ambito di processi green in questa tesi l'attenzione è stata rivolta alla biocatalisi, anche chiamata ¿biotecnologia bianca¿, che sfrutta l'impiego di biocatalizzatori per produrre i composti desiderati. Un'interessante applicazione è l'utilizzo dell'enzima saccarosio fosforilasi per sintetizzare il glicosilglicerolo (GG), il cui impiego in formulazioni cosmetiche è attualmente in corso di valutazione. Nell'ultima parte sono stati presi in esame alcuni prodotti cosmetici, nello specifico, lacche, tinte per capelli e profumi che maggiormente presentano aspetti negativi legati all'utilizzo di ingredienti potenzialmente inquinanti nella loro formulazione. Infine si è anche accennato all'imballaggio dei cosmetici, evidenziando gli approcci possibili per diminuirne l'impatto ambientale, come ad esempio il ricorso alle bioplastiche. Il lavoro di raccolta dati vuole essere un semplice spunto per fornire le basi di un tema molto più articolato e complesso qual è l'inquinamento ambientale dei cosmetici e fornire una panoramica su come le industrie cosmetiche stiano operando o possano operare per far fronte a questo problema.
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