Negli ultimi anni sono nati molti progetti legati all'associazione Slow Food rivolti ai paesi in via di sviluppo, con l'obiettivo di migliorare le loro condizioni di vita e consentire l'emancipazione dall'imposizione occidentale di modelli di sviluppo, senza tuttavia porsi in un sistema assistenzialistico che impone il proprio modello al fine di ¿educare¿ le popolazioni autoctone. All'interno dei progetti di Slow Food ha trovato grande seguito quello dei ¿10.000 Orti in Africa¿, un'iniziativa nata da alcune comunità africane che mira alla creazione di una Rete di individui consapevoli del grande valore della propria terra, delle proprie tradizioni e della propria cultura e che si impegna nella salvaguardia del territorio e della sua biodiversità contro i tentativi di espropriazione occidentali e l'utilizzo di fertilizzanti chimici e semi geneticamente modificati. L'elaborato ha l'obiettivo di analizzare il progetto dei 10.000 Orti in Africa ed è condotta partendo dalla descrizione degli ideali della comunità di Slow Food, la sua nascita, i valori fondativi e la sua organizzazione. Si delineano poi le attività di Slow Food nel continente africano, presentando i vari progetti che sono tutt'ora in evoluzione. L'analisi viene in seguito condotta sul caso studio di Karibu Ndugu come esempio applicativo dell'incontro tra il progetto Slow Food nato nel 2010 e la scuola dell'obbligo kenyota di Romamwe. Infine, viene compiuta un'analisi della sostenibilità ambientale, economica e sociale del caso proposto, che rileva dei risultati positivi nel campo ambientale e sociale del progetto.

10.000 Orti in Africa: analisi della campagna di Slow Food

MELATTI, MARTA
2015/2016

Abstract

Negli ultimi anni sono nati molti progetti legati all'associazione Slow Food rivolti ai paesi in via di sviluppo, con l'obiettivo di migliorare le loro condizioni di vita e consentire l'emancipazione dall'imposizione occidentale di modelli di sviluppo, senza tuttavia porsi in un sistema assistenzialistico che impone il proprio modello al fine di ¿educare¿ le popolazioni autoctone. All'interno dei progetti di Slow Food ha trovato grande seguito quello dei ¿10.000 Orti in Africa¿, un'iniziativa nata da alcune comunità africane che mira alla creazione di una Rete di individui consapevoli del grande valore della propria terra, delle proprie tradizioni e della propria cultura e che si impegna nella salvaguardia del territorio e della sua biodiversità contro i tentativi di espropriazione occidentali e l'utilizzo di fertilizzanti chimici e semi geneticamente modificati. L'elaborato ha l'obiettivo di analizzare il progetto dei 10.000 Orti in Africa ed è condotta partendo dalla descrizione degli ideali della comunità di Slow Food, la sua nascita, i valori fondativi e la sua organizzazione. Si delineano poi le attività di Slow Food nel continente africano, presentando i vari progetti che sono tutt'ora in evoluzione. L'analisi viene in seguito condotta sul caso studio di Karibu Ndugu come esempio applicativo dell'incontro tra il progetto Slow Food nato nel 2010 e la scuola dell'obbligo kenyota di Romamwe. Infine, viene compiuta un'analisi della sostenibilità ambientale, economica e sociale del caso proposto, che rileva dei risultati positivi nel campo ambientale e sociale del progetto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/22797