L'obiettivo principale del presente lavoro è comprendere quali sono le ragioni che inducono una società, non obbligata ad adeguarsi al modello contabile previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, a redigere il documento di bilancio secondo tali standards. Con la finalità di raggiungere l'obiettivo preposto, è stata condotta un'indagine conoscitiva rivolta ad alcune società piemontesi non quotate in un mercato regolamentato, il cui scopo è indagare circa le ragioni che hanno indotto tali società a conformarsi ai nuovi standard internazionali e comprendere i principali effetti che la transizione ha prodotto sulle varie poste di bilancio. Il primo capitolo offre un inquadramento dal punto di vista normativo dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, definendo le società soggette all'obbligo di redazione del bilancio secondo i nuovi standard, i regolamenti di omologazione dei nuovi standards emanati dall'Unione Europea, i principi contabili e le interpretazioni attualmente in vigore, nonché i progetti di aggiornamento di principi contabili su cui si concentra l'attuale piano di lavoro dell'International Accounting Standards Board (IASB), talvolta frutto di una collaborazione con l'omologo FASB. Il secondo capitolo focalizza la sua attenzione sulle divergenze esistenti tra principi contabili nazionali e principi contabili internazionali IAS/IFRS, sia dal punto di vista dei principi generali di redazione del bilancio sia dal punto di vista dei criteri di valutazione; una parte del capitolo, inoltre, è dedicata alla trattazione delle modalità operative con le quali le società coordinano la transizione agli IAS/IFRS, nonché la redazione del primo bilancio conforme ai nuovi standards. Dopo aver fornito, in linea di massima, le principali nozioni in merito al nuovo modello contabile valido a livello internazionale, il terzo capitolo, il più rappresentativo e interessante ai fini dell'obiettivo preposto, si concentra sull'analisi di cinque società che hanno optato per l'adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS in via facoltativa. Tali società, che sono state individuate nell'ambito di un campione più ampio di settantadue società, hanno fornito, mediante una risposta ad un questionario appositamente predisposto e contenente nove quesiti propedeutici alla stesura del presente lavoro, delle indicazioni circa la loro esperienza di transizione. Per ciascuna di esse si è proceduto a fornire una presentazione della società e il suo eventuale inquadramento all'interno di un Gruppo; dopo di che sono state esposte sinteticamente le risposte pervenute mediante il questionario e, successivamente, sulla base di esse, si è concentrata l'attenzione sull'analisi degli effetti della transizione agli IAS/IFRS con particolare riferimento ad una o più poste di bilancio, previa enunciazione delle principali differenze in merito ai criteri di valutazione previsti dai due modelli contabili di riferimento. La prima adozione degli standards internazionali non può essere considerata un mero cambiamento dei criteri di valutazione, ma implica un adeguamento anche dal punto di vista organizzativo, e quindi più operativo, da parte del ¿first time adopter¿; pertanto, il quarto capitolo, nonché ultimo, evidenzia l'impatto generato dalla transizione agli IAS/IFRS sul processo amministrativo-contabile, inteso come il processo preposto alla rilevazione delle operazioni aziendali.
Adozione facoltativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS: un'indagine conoscitiva rivolta alle società piemontesi.
BOCCARDO, SABRINA
2011/2012
Abstract
L'obiettivo principale del presente lavoro è comprendere quali sono le ragioni che inducono una società, non obbligata ad adeguarsi al modello contabile previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, a redigere il documento di bilancio secondo tali standards. Con la finalità di raggiungere l'obiettivo preposto, è stata condotta un'indagine conoscitiva rivolta ad alcune società piemontesi non quotate in un mercato regolamentato, il cui scopo è indagare circa le ragioni che hanno indotto tali società a conformarsi ai nuovi standard internazionali e comprendere i principali effetti che la transizione ha prodotto sulle varie poste di bilancio. Il primo capitolo offre un inquadramento dal punto di vista normativo dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, definendo le società soggette all'obbligo di redazione del bilancio secondo i nuovi standard, i regolamenti di omologazione dei nuovi standards emanati dall'Unione Europea, i principi contabili e le interpretazioni attualmente in vigore, nonché i progetti di aggiornamento di principi contabili su cui si concentra l'attuale piano di lavoro dell'International Accounting Standards Board (IASB), talvolta frutto di una collaborazione con l'omologo FASB. Il secondo capitolo focalizza la sua attenzione sulle divergenze esistenti tra principi contabili nazionali e principi contabili internazionali IAS/IFRS, sia dal punto di vista dei principi generali di redazione del bilancio sia dal punto di vista dei criteri di valutazione; una parte del capitolo, inoltre, è dedicata alla trattazione delle modalità operative con le quali le società coordinano la transizione agli IAS/IFRS, nonché la redazione del primo bilancio conforme ai nuovi standards. Dopo aver fornito, in linea di massima, le principali nozioni in merito al nuovo modello contabile valido a livello internazionale, il terzo capitolo, il più rappresentativo e interessante ai fini dell'obiettivo preposto, si concentra sull'analisi di cinque società che hanno optato per l'adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS in via facoltativa. Tali società, che sono state individuate nell'ambito di un campione più ampio di settantadue società, hanno fornito, mediante una risposta ad un questionario appositamente predisposto e contenente nove quesiti propedeutici alla stesura del presente lavoro, delle indicazioni circa la loro esperienza di transizione. Per ciascuna di esse si è proceduto a fornire una presentazione della società e il suo eventuale inquadramento all'interno di un Gruppo; dopo di che sono state esposte sinteticamente le risposte pervenute mediante il questionario e, successivamente, sulla base di esse, si è concentrata l'attenzione sull'analisi degli effetti della transizione agli IAS/IFRS con particolare riferimento ad una o più poste di bilancio, previa enunciazione delle principali differenze in merito ai criteri di valutazione previsti dai due modelli contabili di riferimento. La prima adozione degli standards internazionali non può essere considerata un mero cambiamento dei criteri di valutazione, ma implica un adeguamento anche dal punto di vista organizzativo, e quindi più operativo, da parte del ¿first time adopter¿; pertanto, il quarto capitolo, nonché ultimo, evidenzia l'impatto generato dalla transizione agli IAS/IFRS sul processo amministrativo-contabile, inteso come il processo preposto alla rilevazione delle operazioni aziendali.File | Dimensione | Formato | |
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