Il mio elaborato, dal titolo ¿Dibattito sul diritto referendario nella società contemporanea¿, è il risultato di una lunga riflessione circa lo strumento di democrazia diretta per antonomasia, il referendum. Questa scelta è dovuta innanzitutto per una ragione di carattere storico: il referendum, tanto nel recente passato quanto nel prossimo futuro, rappresenta un importante bivio per i popoli. La seconda invece è puramente personale e deriva dall'interesse culturale riguardo il dibattito circa le potenzialità ed i difetti propri della democrazia diretta. Una volta reso noto l'oggetto della mia ricerca e le motivazioni, penso sia necessario spiegare la composizione di questa, ma si badi bene a non confondere l'argomento dei prossimi capitoli, verranno analizzate infatti le caratteristiche dello strumento e non gli esiti politici. Il primo capitolo è stato scritto con l'intenzione di descrivere non solo le varie tipologie di referendum esistenti e la relativa storia, con uno sguardo più attento all'istituzionalizzazione in America e Svizzera, ma soprattutto costruire una mappa che disegnasse il suo rapporto con i paesi di tutta l'area europea, tant'è che l'ultimo paragrafo è incentrato su un interessante studio condotto da L'Initiative and Referendum Institute Europe. Il secondo capitolo è incentrato sul dibattito tra coloro che lo ritengono uno strumento utile e vantaggioso, poiché capace di migliorare sensibilmente la qualità del vivere civile grazie al recupero della reale partecipazione politica dei cittadini, e coloro che intravedono nella democrazia diretta pericoli autoritari e potenziali rischi finanziari. Data la complessità delle argomentazioni, da una parte e dall'altra, la struttura del capitolo è stata concepita a compartimenti stagni. A tal proposito è opportuno spiegare come alla base della prima tesi via sia l'idea che la democrazia diretta sia più evoluta, e di conseguenza migliore, della democrazia rappresentativa, che oramai non è più in grado di rispondere alle necessità e problematiche del cittadino moderno. Le argomentazioni contro il referendum invece hanno il loro fondamento su una totale sfiducia nelle capacità del cittadino medio, concepito come poco incline ed adatto alla politica, nonché particolarmente ignorante e facilmente manipolabile. Seguono poi le critiche circa le caratteristiche congenite al referendum stesso, come il problema legato alla manipolazione del quesito e alla sola possibilità di esprimersi con un ¿sì'¿ o un ¿no¿, alla trasparenza dei fondi utilizzati per la propaganda referendaria ed infine il rischio che il populismo possa trovar terreno fertile. L'ultimo capitolo invece è stato elaborato con l'obiettivo di presentare empiricamente il funzionamento di un paese, la Svizzera, dove i diritti di democrazia diretta sono stati istituzionalizzati e funzionano da un secolo e mezzo. Questo capitolo quindi è stato organizzato in maniera tale che prima di tutto il lettore venga a conoscenza della storia del referendum svizzero, e prima di considerare i dati e le analisi statistiche, comprenda le particolarità del sistema svizzero, ossia la doppia maggioranza, l'ammissibilità del quesito, l'informazione ex-officio e l'edemocracy, un interessante innovazione che permette un importante abbattimento della burocrazia nel processo referendario.

Analisi del diritto referendario

INDEMINI, FEDERICO
2015/2016

Abstract

Il mio elaborato, dal titolo ¿Dibattito sul diritto referendario nella società contemporanea¿, è il risultato di una lunga riflessione circa lo strumento di democrazia diretta per antonomasia, il referendum. Questa scelta è dovuta innanzitutto per una ragione di carattere storico: il referendum, tanto nel recente passato quanto nel prossimo futuro, rappresenta un importante bivio per i popoli. La seconda invece è puramente personale e deriva dall'interesse culturale riguardo il dibattito circa le potenzialità ed i difetti propri della democrazia diretta. Una volta reso noto l'oggetto della mia ricerca e le motivazioni, penso sia necessario spiegare la composizione di questa, ma si badi bene a non confondere l'argomento dei prossimi capitoli, verranno analizzate infatti le caratteristiche dello strumento e non gli esiti politici. Il primo capitolo è stato scritto con l'intenzione di descrivere non solo le varie tipologie di referendum esistenti e la relativa storia, con uno sguardo più attento all'istituzionalizzazione in America e Svizzera, ma soprattutto costruire una mappa che disegnasse il suo rapporto con i paesi di tutta l'area europea, tant'è che l'ultimo paragrafo è incentrato su un interessante studio condotto da L'Initiative and Referendum Institute Europe. Il secondo capitolo è incentrato sul dibattito tra coloro che lo ritengono uno strumento utile e vantaggioso, poiché capace di migliorare sensibilmente la qualità del vivere civile grazie al recupero della reale partecipazione politica dei cittadini, e coloro che intravedono nella democrazia diretta pericoli autoritari e potenziali rischi finanziari. Data la complessità delle argomentazioni, da una parte e dall'altra, la struttura del capitolo è stata concepita a compartimenti stagni. A tal proposito è opportuno spiegare come alla base della prima tesi via sia l'idea che la democrazia diretta sia più evoluta, e di conseguenza migliore, della democrazia rappresentativa, che oramai non è più in grado di rispondere alle necessità e problematiche del cittadino moderno. Le argomentazioni contro il referendum invece hanno il loro fondamento su una totale sfiducia nelle capacità del cittadino medio, concepito come poco incline ed adatto alla politica, nonché particolarmente ignorante e facilmente manipolabile. Seguono poi le critiche circa le caratteristiche congenite al referendum stesso, come il problema legato alla manipolazione del quesito e alla sola possibilità di esprimersi con un ¿sì'¿ o un ¿no¿, alla trasparenza dei fondi utilizzati per la propaganda referendaria ed infine il rischio che il populismo possa trovar terreno fertile. L'ultimo capitolo invece è stato elaborato con l'obiettivo di presentare empiricamente il funzionamento di un paese, la Svizzera, dove i diritti di democrazia diretta sono stati istituzionalizzati e funzionano da un secolo e mezzo. Questo capitolo quindi è stato organizzato in maniera tale che prima di tutto il lettore venga a conoscenza della storia del referendum svizzero, e prima di considerare i dati e le analisi statistiche, comprenda le particolarità del sistema svizzero, ossia la doppia maggioranza, l'ammissibilità del quesito, l'informazione ex-officio e l'edemocracy, un interessante innovazione che permette un importante abbattimento della burocrazia nel processo referendario.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/22465