La tesi affronta il tema del crimine di persecuzione ai sensi del diritto internazionale. La disquisizione dell'autore parte dalla definizione sostanziale di tale figura criminis offerta dall'ordinamento internazionale, dal primordiale riconoscimento norimberghese, sino allo Statuto dell'ICC di Roma. L'analisi in seguito vira sulle modalità con cui i tribunali internazionali (segnatamente TMI, ICTY, ICTR) hanno giudicato il crimine di persecuzione. La ricerca si chiude con una riflessione sull'attività di bilanciamento tra diritti umani, nella specie libertà d'espressione e tutela della persona, necessaria al fine di reprimere il crimine di persecuzione.

Il crimine di persecuzione

MASSAIA, MARCO
2011/2012

Abstract

La tesi affronta il tema del crimine di persecuzione ai sensi del diritto internazionale. La disquisizione dell'autore parte dalla definizione sostanziale di tale figura criminis offerta dall'ordinamento internazionale, dal primordiale riconoscimento norimberghese, sino allo Statuto dell'ICC di Roma. L'analisi in seguito vira sulle modalità con cui i tribunali internazionali (segnatamente TMI, ICTY, ICTR) hanno giudicato il crimine di persecuzione. La ricerca si chiude con una riflessione sull'attività di bilanciamento tra diritti umani, nella specie libertà d'espressione e tutela della persona, necessaria al fine di reprimere il crimine di persecuzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/22273