La chemioprevenzione è definita come la prevenzione, l'inibizione e l'inversione del processo cancerogeno a seguito della somministrazione, in soggetti sani, di sostanze naturali senza produrre effetti nocivi sulla salute. E' stato stabilito che il rischio di sviluppare tumori è pari alla metà per persone che consumano almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura (1). La chemioprevenzione è differente dalla chemioterapia che utilizza farmaci capaci di indurre danno cellulare; i farmaci antitumorali hanno effetti tossici a carico dei tessuti proliferanti sani e sviluppano frequentemente farmacoresistenza, portando ad insuccesso terapeutico soprattutto nella forma avanzata della malattia. Da qui l'importanza di affiancare la chemioprevenzione alla chemioterapia. Tra le principali sostanze naturali ad attività chemiopreventiva troviamo la curcumina, il resveratrolo e l'indolo 3-carbinolo. La curcumina è un polifenolo, isolato per la prima volta nel 1815 dalla Curcuma Longa ed è contenuta nella spezia indiana ¿Haldi¿(2). Tale composto mostra attività antitumorale attraverso la combinazione di diversi meccanismi, tra cui riduzione della sopravvivenza cellulare, attività pro-apoptotica, antiinfiammatoria e modulazione dell'omeostasi pro ossidante-antiossidante. Il resveratrolo è una fitoalessina ed è conosciuto più comunemente come componente del vino rosso. E' stato rilevato in più di 70 specie di piante tra cui frutti rossi, prugne, arachidi e pini (3). Studi sia in vivo che in vitro hanno mostrato la capacità di questa sostanza di modulare diverse vie di segnale, associate alla crescita e alla divisione cellulare, all'apoptosi, all'angiogenesi, all'invasione e alla metastasi. L'indolo 3-carbinolo è il composto bioattivo contenuto nelle crucifere, a cui appartengono cavolfiori, broccoli e cavoletti di Bruxelles (4). A causa della sua instabilità in ambiente acido acquoso e gastrico, subisce condensazione a 3,3'-diindolometano, noto come DIM e responsabile dell'attività antitumorale delle crucifere. Tale attività è dovuta alla sua azione proapoptotica, antiangiogenetica, antimetastatica e antiinvasiva. Nonostante i promettenti risultati, sono necessari ulteriori studi per confermare la sicurezza e l'efficacia di tali composti nel trattamento del cancro.
Attività chemiopreventiva di composti di origine naturale
DI PINTO, ROSA
2014/2015
Abstract
La chemioprevenzione è definita come la prevenzione, l'inibizione e l'inversione del processo cancerogeno a seguito della somministrazione, in soggetti sani, di sostanze naturali senza produrre effetti nocivi sulla salute. E' stato stabilito che il rischio di sviluppare tumori è pari alla metà per persone che consumano almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura (1). La chemioprevenzione è differente dalla chemioterapia che utilizza farmaci capaci di indurre danno cellulare; i farmaci antitumorali hanno effetti tossici a carico dei tessuti proliferanti sani e sviluppano frequentemente farmacoresistenza, portando ad insuccesso terapeutico soprattutto nella forma avanzata della malattia. Da qui l'importanza di affiancare la chemioprevenzione alla chemioterapia. Tra le principali sostanze naturali ad attività chemiopreventiva troviamo la curcumina, il resveratrolo e l'indolo 3-carbinolo. La curcumina è un polifenolo, isolato per la prima volta nel 1815 dalla Curcuma Longa ed è contenuta nella spezia indiana ¿Haldi¿(2). Tale composto mostra attività antitumorale attraverso la combinazione di diversi meccanismi, tra cui riduzione della sopravvivenza cellulare, attività pro-apoptotica, antiinfiammatoria e modulazione dell'omeostasi pro ossidante-antiossidante. Il resveratrolo è una fitoalessina ed è conosciuto più comunemente come componente del vino rosso. E' stato rilevato in più di 70 specie di piante tra cui frutti rossi, prugne, arachidi e pini (3). Studi sia in vivo che in vitro hanno mostrato la capacità di questa sostanza di modulare diverse vie di segnale, associate alla crescita e alla divisione cellulare, all'apoptosi, all'angiogenesi, all'invasione e alla metastasi. L'indolo 3-carbinolo è il composto bioattivo contenuto nelle crucifere, a cui appartengono cavolfiori, broccoli e cavoletti di Bruxelles (4). A causa della sua instabilità in ambiente acido acquoso e gastrico, subisce condensazione a 3,3'-diindolometano, noto come DIM e responsabile dell'attività antitumorale delle crucifere. Tale attività è dovuta alla sua azione proapoptotica, antiangiogenetica, antimetastatica e antiinvasiva. Nonostante i promettenti risultati, sono necessari ulteriori studi per confermare la sicurezza e l'efficacia di tali composti nel trattamento del cancro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/22254