Lo scopo principale di questa tesi è stato quello di analizzare una situazione finanziaria complessa, come quella spagnola del cinquecento, che portò un sovrano profondamente cattolico e inesperto di questioni economiche come Filippo II a dichiarare bancarotta per quattro volte durante il suo regno. Il primo capitolo tratta la composizione del debito pubblico e può essere diviso in due parti, rispettivamente riguardanti le uscite e le entrate che la corona dovette sostenere. Una prima descrive le spese militari che andavano a mantenere il continuo stato di guerra, mentre la seconda espone quelli che erano i maggiori finanziatori della Spagna, i traffici commerciali con il Nuovo Mondo e le principali fonti di reddito. Il secondo capitolo si apre evidenziando le principali strutture politiche di cui la corona si avvaleva per amministrare, centrando la questione sulla dipendenza dagli introiti fiscali della Castiglia, e termina con una descrizione della situazione economica agricola e industriale. Nel terzo capitolo, infine, si descrive il commercio spagnolo che proprio da Siviglia, allora centro dei traffici intercontinentali, portò alla grande recessione di fine secolo caratterizzata da un forte fenomeno di inflazione dovuto all'afflusso di risorse e metalli preziosi dall'America. Nell'ultimo paragrafo, come conclusione del discorso, si descrivono le soluzioni che la corona adottò per uscire dalle situazioni di mancanza di liquidità che si trasformarono nelle tre dichiarazioni di bancarotta.
La situazione finanziaria spagnola durante Filippo II
MANZI, ALESSANDRO
2015/2016
Abstract
Lo scopo principale di questa tesi è stato quello di analizzare una situazione finanziaria complessa, come quella spagnola del cinquecento, che portò un sovrano profondamente cattolico e inesperto di questioni economiche come Filippo II a dichiarare bancarotta per quattro volte durante il suo regno. Il primo capitolo tratta la composizione del debito pubblico e può essere diviso in due parti, rispettivamente riguardanti le uscite e le entrate che la corona dovette sostenere. Una prima descrive le spese militari che andavano a mantenere il continuo stato di guerra, mentre la seconda espone quelli che erano i maggiori finanziatori della Spagna, i traffici commerciali con il Nuovo Mondo e le principali fonti di reddito. Il secondo capitolo si apre evidenziando le principali strutture politiche di cui la corona si avvaleva per amministrare, centrando la questione sulla dipendenza dagli introiti fiscali della Castiglia, e termina con una descrizione della situazione economica agricola e industriale. Nel terzo capitolo, infine, si descrive il commercio spagnolo che proprio da Siviglia, allora centro dei traffici intercontinentali, portò alla grande recessione di fine secolo caratterizzata da un forte fenomeno di inflazione dovuto all'afflusso di risorse e metalli preziosi dall'America. Nell'ultimo paragrafo, come conclusione del discorso, si descrivono le soluzioni che la corona adottò per uscire dalle situazioni di mancanza di liquidità che si trasformarono nelle tre dichiarazioni di bancarotta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/22204