Questa tesi si propone di analizzare le origini e l'evoluzione della disciplina a tutela della concorrenza. A partire dall'ordinamento nazionale, ci si sofferma sulle dinamiche che hanno portato i Costituenti ad approcciare questo tema, con la libertà di iniziativa economica privata prevista dall'articolo 41 della Costituzione, di cui la libera concorrenza può essere considerata una declinazione, e come nel corso dei decenni siano cambiati gli scenari comunitari e il ruolo nel mercato nazionale dello Stato e del settore pubblico, fino all'approvazione dell'attuale normativa antitrust italiana giunta solo nel 1990. Si esamina successivamente il particolare ruolo rivestito dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, le cui caratteristiche erano inusuali nel nostro ordinamento prima del suo avvento, il potere sanzionatorio a cui fa capo e si approfondisce tale argomento con l'analisi di una fattispecie concreta di intesa restrittiva della libertà di concorrenza in cui si è adoperata l'Autorità, per arrivare all'ultimo capitolo nel quale ci si concentra sui riferimenti normativi comunitari e sugli indirizzi che hanno fornito negli anni ai paesi membri in tema di antitrust ed in particolare sulla sovrapposizione degli ordinamenti, nazionali e comunitario, soffermandosi sulle teorie della doppia barriera e della barriera unica, concludendo il quadro con un focus sul garante europeo in tema di concorrenza, ovvero la Commissione europea, che è stato il primo organismo ad occuparsi e a promuovere seriamente la disciplina a tutela della concorrenza nello scenario europeo.
La tutela della concorrenza tra ordinamento nazionale e Unione Europea
MELOTTI, FEDERICO
2015/2016
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare le origini e l'evoluzione della disciplina a tutela della concorrenza. A partire dall'ordinamento nazionale, ci si sofferma sulle dinamiche che hanno portato i Costituenti ad approcciare questo tema, con la libertà di iniziativa economica privata prevista dall'articolo 41 della Costituzione, di cui la libera concorrenza può essere considerata una declinazione, e come nel corso dei decenni siano cambiati gli scenari comunitari e il ruolo nel mercato nazionale dello Stato e del settore pubblico, fino all'approvazione dell'attuale normativa antitrust italiana giunta solo nel 1990. Si esamina successivamente il particolare ruolo rivestito dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, le cui caratteristiche erano inusuali nel nostro ordinamento prima del suo avvento, il potere sanzionatorio a cui fa capo e si approfondisce tale argomento con l'analisi di una fattispecie concreta di intesa restrittiva della libertà di concorrenza in cui si è adoperata l'Autorità, per arrivare all'ultimo capitolo nel quale ci si concentra sui riferimenti normativi comunitari e sugli indirizzi che hanno fornito negli anni ai paesi membri in tema di antitrust ed in particolare sulla sovrapposizione degli ordinamenti, nazionali e comunitario, soffermandosi sulle teorie della doppia barriera e della barriera unica, concludendo il quadro con un focus sul garante europeo in tema di concorrenza, ovvero la Commissione europea, che è stato il primo organismo ad occuparsi e a promuovere seriamente la disciplina a tutela della concorrenza nello scenario europeo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/22166