L'elaborato analizza i dati relativi alle condanne definitive per le principali nazionalità presenti in Italia all'anno 2011. Ciò che l'elaborato si propone è: Verificare se corrisponde a verità la tesi che gli immigrati in Italia delinquono maggiormente rispetto agli italiani; Verificare se sussista una potenziale attitudine da parte di una specifica cittadinanza straniera a commettere una particolare tipologia di violazione. Il corpus dell'elaborato è costituito da quattro parti: La prima descrive il fenomeno migratorio in Italia ed ha lo scopo di introdurre il lettore alle tre parti successive, in cui si tratta della ricerca e dell'analisi dei dati. La seconda parte è interamente dedicata alla descrizione, costruzione e arricchimento dei dataset impiegati nell'analisi. Essa è a sua volta suddivisa in sezioni: in ciascuna di esse è presentato un dataset, al quale verrà assegnato un nome di riconoscimento con il quale si definirà il dataset nelle analisi successive. In tal modo non sarà necessario definire l'insieme di dati prima di ogni analisi. La terza parte riguarda la ricerca del raggiungimento del primo obiettivo dell'analisi, ovverosia verificare se vi siano delle differenze significative tra italiani e immigrati tali da poter affermare che il tasso di delinquenza degli immigrati in Italia è superiore a quello degli italiani. Per raggiungere il primo obiettivo impiegheremo un modello di regressione statistico: il modello di regressione logistico binomiale. Conseguentemente sarà necessario definire dal punto di vista teorico il modello prima del suo effettivo impiego. La quarta parte si occupa del raggiungimento del secondo obiettivo dell'elaborato: verificare se vi sono delle differenze significative tra i condannati delle varie cittadinanze analizzate tali da poter stabilire che vi sia una predisposizione di una particolare cittadinanza di immigrati a commettere un particolare tipo di reato. Dal punto di vista strutturale la quarta parte è identica alla terza: troveremo prima la presentazione teorica del modello di regressione impiegato (il modello di regressione logistico multinomiale) e successivamente l'analisi vera e propria. Si studieranno i dati relativi alle principali cittadinanze suddivise per sesso e poi per tipologia di violazione. Dall'analisi dei dati, al fine di raggiungere il primo obiettivo proposto, emerge che: parlare di criminalità straniera maggiore di quella italiana è legata ad una visione parziale del fenomeno. Distinguendo per genere e cittadinanza, i risultati mostrano come siano le Filippine il Paese rispetto al quale l'essere di una cittadinanza diversa rappresenta un fattore di rischio. Relativamente al secondo obiettivo, invece, la risposta a tale quesito è definita dall'analisi binomiale conseguente ai risultati di quella multinomiale: Sì, in base ai dati a disposizione emerge come, a livello di natura di reato, essere stranieri rappresenta un fattore di rischio relativamente a commettere reati di natura economica in special modo reati contro l'economia pubblica e reati di contraffazione. Rispetto ai reati contro il patrimonio la situazione è più complessa: distinguendo per genere e per cittadinanza non si ha la possibilità di tracciare una direzione univoca come per i reati di contraffazione, in quanto i coefficienti associati ai Paesi studiati non presentano coefficienti significativi tutti positivi oppure tutti negativi.

Condanne definitive e nazionalità: un'analisi statistica basata sui dati ISTAT e del Casellario Giudiziario

CELEGHINI, NICOLÒ
2015/2016

Abstract

L'elaborato analizza i dati relativi alle condanne definitive per le principali nazionalità presenti in Italia all'anno 2011. Ciò che l'elaborato si propone è: Verificare se corrisponde a verità la tesi che gli immigrati in Italia delinquono maggiormente rispetto agli italiani; Verificare se sussista una potenziale attitudine da parte di una specifica cittadinanza straniera a commettere una particolare tipologia di violazione. Il corpus dell'elaborato è costituito da quattro parti: La prima descrive il fenomeno migratorio in Italia ed ha lo scopo di introdurre il lettore alle tre parti successive, in cui si tratta della ricerca e dell'analisi dei dati. La seconda parte è interamente dedicata alla descrizione, costruzione e arricchimento dei dataset impiegati nell'analisi. Essa è a sua volta suddivisa in sezioni: in ciascuna di esse è presentato un dataset, al quale verrà assegnato un nome di riconoscimento con il quale si definirà il dataset nelle analisi successive. In tal modo non sarà necessario definire l'insieme di dati prima di ogni analisi. La terza parte riguarda la ricerca del raggiungimento del primo obiettivo dell'analisi, ovverosia verificare se vi siano delle differenze significative tra italiani e immigrati tali da poter affermare che il tasso di delinquenza degli immigrati in Italia è superiore a quello degli italiani. Per raggiungere il primo obiettivo impiegheremo un modello di regressione statistico: il modello di regressione logistico binomiale. Conseguentemente sarà necessario definire dal punto di vista teorico il modello prima del suo effettivo impiego. La quarta parte si occupa del raggiungimento del secondo obiettivo dell'elaborato: verificare se vi sono delle differenze significative tra i condannati delle varie cittadinanze analizzate tali da poter stabilire che vi sia una predisposizione di una particolare cittadinanza di immigrati a commettere un particolare tipo di reato. Dal punto di vista strutturale la quarta parte è identica alla terza: troveremo prima la presentazione teorica del modello di regressione impiegato (il modello di regressione logistico multinomiale) e successivamente l'analisi vera e propria. Si studieranno i dati relativi alle principali cittadinanze suddivise per sesso e poi per tipologia di violazione. Dall'analisi dei dati, al fine di raggiungere il primo obiettivo proposto, emerge che: parlare di criminalità straniera maggiore di quella italiana è legata ad una visione parziale del fenomeno. Distinguendo per genere e cittadinanza, i risultati mostrano come siano le Filippine il Paese rispetto al quale l'essere di una cittadinanza diversa rappresenta un fattore di rischio. Relativamente al secondo obiettivo, invece, la risposta a tale quesito è definita dall'analisi binomiale conseguente ai risultati di quella multinomiale: Sì, in base ai dati a disposizione emerge come, a livello di natura di reato, essere stranieri rappresenta un fattore di rischio relativamente a commettere reati di natura economica in special modo reati contro l'economia pubblica e reati di contraffazione. Rispetto ai reati contro il patrimonio la situazione è più complessa: distinguendo per genere e per cittadinanza non si ha la possibilità di tracciare una direzione univoca come per i reati di contraffazione, in quanto i coefficienti associati ai Paesi studiati non presentano coefficienti significativi tutti positivi oppure tutti negativi.
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