In recent years, the Italian agricultural production system has undergone considerable change due to rising production costs and the increased use of inputs which has increased the environmental impacts. The bibliography analysis of the present work has planned to evaluate the possibility of using minimum tillage in the Po Valley to reduce costs and inputs of the herbaceous cash crops. In particular, it was found that the minimum tillage is a practice that allows optimum production results, especially when combined with low-input farming systems, with repercussions on reducing nitrogen losses by leaching and less use of fossil fuel. Moreover, once the technique is coming on line, it allows greater working speed and consequently less use of manpower. The use of cover crops and crop rotation allows to enhance economic performance by reducing cultivation costs. Greater biodiversity of agro-ecosystem and increased coverage of the soil during the cropping year, allows better management of weeds and pests, better rainwater drainage, less erosion and an increase in organic matter in the first layer of soil. The biggest problems were highlighted in the transition from traditional to the minimum tillage systems that occurs in the first two years, in which it may occurs decreases in crop production due to a partial nitrogen immobilization in soil. These problems can be addressed through good management of nitrogen fertilization and an adequate cultivar choice for each crop.

Negli ultimi anni, il sistema produttivo agricolo italiano ha subito un notevole cambiamento dovuto all'aumento dei costi di produzione e un aumento dell'impiego di fattori produttivi che ha accresciuto gli impatti ambientali. Il lavoro di analisi della bibliografia ha previsto di valutare le possibilità dell'utilizzo della minima lavorazione nella Pianura Padana per ridurre i costi e gli input delle grandi colture erbacee. In particolare, è emerso che la minima lavorazione è una pratica che permette ottimi risultati produttivi soprattutto se abbinata a sistemi di coltivazione low input, con ripercussioni sulla riduzione delle perdite di azoto per lisciviazione e minor utilizzo di carburanti. Inoltre, una volta che la tecnica è entrata a regime, permette maggior velocità di lavoro e conseguentemente un minor impiego di manodopera. L'utilizzo delle colture intercali e della rotazione colturali permette di valorizzare i risultati economici attraverso la riduzione dei costi colturali. Una maggior biodiversità dell'agro-ecosistema e una maggior copertura dei suoli durante l'annata agraria, permette un miglior controllo delle infestanti e dei parassiti, un miglior drenaggio dell'acqua piovana e minor erosione e un aumento della sostanza organica nei primi centimetri del suolo. La maggior problematica che viene evidenziata nel passaggio dalla lavorazione tradizionale alla minima lavorazione si verifica nei primi anni, nei quali si possono verificare diminuzioni della produzione delle colture a seguito di una parziale immobilizzazione dell'azoto nel suolo. Tali problemi possono essere affrontati attraverso una buona gestione delle concimazioni azotate e effettuando una buona scelta varietale adeguata per ogni coltura.

Efficienza della minima lavorazione nei sistemi foraggeri della Pianura Padana

VENERA, LUCA
2015/2016

Abstract

Negli ultimi anni, il sistema produttivo agricolo italiano ha subito un notevole cambiamento dovuto all'aumento dei costi di produzione e un aumento dell'impiego di fattori produttivi che ha accresciuto gli impatti ambientali. Il lavoro di analisi della bibliografia ha previsto di valutare le possibilità dell'utilizzo della minima lavorazione nella Pianura Padana per ridurre i costi e gli input delle grandi colture erbacee. In particolare, è emerso che la minima lavorazione è una pratica che permette ottimi risultati produttivi soprattutto se abbinata a sistemi di coltivazione low input, con ripercussioni sulla riduzione delle perdite di azoto per lisciviazione e minor utilizzo di carburanti. Inoltre, una volta che la tecnica è entrata a regime, permette maggior velocità di lavoro e conseguentemente un minor impiego di manodopera. L'utilizzo delle colture intercali e della rotazione colturali permette di valorizzare i risultati economici attraverso la riduzione dei costi colturali. Una maggior biodiversità dell'agro-ecosistema e una maggior copertura dei suoli durante l'annata agraria, permette un miglior controllo delle infestanti e dei parassiti, un miglior drenaggio dell'acqua piovana e minor erosione e un aumento della sostanza organica nei primi centimetri del suolo. La maggior problematica che viene evidenziata nel passaggio dalla lavorazione tradizionale alla minima lavorazione si verifica nei primi anni, nei quali si possono verificare diminuzioni della produzione delle colture a seguito di una parziale immobilizzazione dell'azoto nel suolo. Tali problemi possono essere affrontati attraverso una buona gestione delle concimazioni azotate e effettuando una buona scelta varietale adeguata per ogni coltura.
ITA
In recent years, the Italian agricultural production system has undergone considerable change due to rising production costs and the increased use of inputs which has increased the environmental impacts. The bibliography analysis of the present work has planned to evaluate the possibility of using minimum tillage in the Po Valley to reduce costs and inputs of the herbaceous cash crops. In particular, it was found that the minimum tillage is a practice that allows optimum production results, especially when combined with low-input farming systems, with repercussions on reducing nitrogen losses by leaching and less use of fossil fuel. Moreover, once the technique is coming on line, it allows greater working speed and consequently less use of manpower. The use of cover crops and crop rotation allows to enhance economic performance by reducing cultivation costs. Greater biodiversity of agro-ecosystem and increased coverage of the soil during the cropping year, allows better management of weeds and pests, better rainwater drainage, less erosion and an increase in organic matter in the first layer of soil. The biggest problems were highlighted in the transition from traditional to the minimum tillage systems that occurs in the first two years, in which it may occurs decreases in crop production due to a partial nitrogen immobilization in soil. These problems can be addressed through good management of nitrogen fertilization and an adequate cultivar choice for each crop.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/22056