ABSTRACT Questa elaborazione è strutturata in cinque capitoli. Il primo capitolo cercherà di spiegare le ragioni che hanno portato il legislatore del Codice di Commercio del 1882 all'istituzione di un organo che si occupasse di controllare le faccende sociali. Si tratterà del ruolo che i primi organi di controllo ebbero nella storia delle società di capitali. Verrà analizzato l'iter che ha portato all'approvazione del Progetto definitivo del Codice di Commercio, il sistema di norme regolanti il nuovo istituto, nonché la riforma intervenuta con il R. D. L. 24 luglio 1936, n. 1548, convertito in L. 3 aprile 1937, n. 517. Verranno prese in considerazione le modifiche che il Codice civile del 1942 ha apportato alla disciplina dell'organo sindacale del Codice del 1882 e si tratterà della c.d. Riforma del diritto societario. Relativamente alle società a responsabilità limitata, verranno elencate le condizioni che impongono la nomina dell'organo di controllo, al mancare delle quali il medesimo organo viene a scadere, nonché la differenza sostanziale tra questo tipo di società e la s.p.a.. Nel secondo capitolo si chiarirà il momento di operatività dei parametri di capitale e dimensionali, al ricorrere dei quali scatta l'obbligo per le società a responsabilità limitata di procedere alla nomina dell'organo incaricato del controllo. Verrà analizzato l'art. 2397 c.c., in tema di composizione del collegio sindacale, e si ragionerà sul rispetto del principio di indipendenza e inamovibilità dei sindaci. Dopodiché, saranno evidenziati i criteri di nomina del presidente e i suoi poteri, come pure le regole e i metodi di determinazione del compenso e le problematiche relative al mancato rispetto dei principi di predeterminazione e invariabilità dello stesso. In secondo luogo, si esamineranno le cause di ineleggibilità e incompatibilità volte a garantire l'integrità fisico e morale dei sindaci, a salvaguardare l'indipendenza dell'organo di controllo e ad assicurare un certo livello di professionalità. In terzo luogo, verranno citate le cause estintive del collegio sindacale complessivamente inteso e prese in considerazione quelle relative al rapporto individuale. Infine, verrà analizzato il procedimento di sostituzione contenuto all'art. 2401 c.c.. Nella seconda parte del secondo capitolo si procederà, innanzitutto, all'analisi delle regole di funzionamento dell'organo e, appresso, dei poteri rimessi sia ai sindaci uti singuli, sia all'intero collegio. Si tratterà del potere di denunzia al collegio sindacale, nonché del più esemplare potere reattivo, ossia la denunzia al tribunale. Verranno esposte le diverse tesi a sostegno e contro l'applicazione dell'art. 2409 c.c. e si effettuerà l'esame analitico della norma. Infine, si affronterà il tema della responsabilità e delle azioni di responsabilità esercitabili nei confronti dei membri del collegio sindacale. Il terzo capitolo, invece, sarà dedicato interamente alla funzione di revisione legale dei conti, sia quando rimessa al collegio sindacale, sia quando i soci decidano di affidarla ad un soggetto terzo, persona fisica o giuridica. Verrà analizzata nel dettaglio la disciplina contenuta nel D.lgs. 39/2010 e si farà luce sull'impossibilità di sostituire gli organi di controllo incaricati della revisione con organi previsti nei modelli di amministrazione e controllo atipici. Il quarto capitolo si preoccuperà di informare lo studioso delle novità intervenute dapprima con la Legge di Stabilità e poi modificate e chiarite con la legge di conversione del c.d. Decreto Semplificazioni e quindi dell'introduzione del fatidico ed ¿economico¿ sindaco unico. Infine, il quinto capitolo cercherà di fornire all'interessato strumenti giuridico - contabili tali da consentirgli una visione più completa delle circostanze che di fatto impongono l'obbligo di nomina dell'organo di controllo o del revisore.

L'organo di controllo tra autonomia statutaria e modello legale

TORTORICI, GILDA VITA
2011/2012

Abstract

ABSTRACT Questa elaborazione è strutturata in cinque capitoli. Il primo capitolo cercherà di spiegare le ragioni che hanno portato il legislatore del Codice di Commercio del 1882 all'istituzione di un organo che si occupasse di controllare le faccende sociali. Si tratterà del ruolo che i primi organi di controllo ebbero nella storia delle società di capitali. Verrà analizzato l'iter che ha portato all'approvazione del Progetto definitivo del Codice di Commercio, il sistema di norme regolanti il nuovo istituto, nonché la riforma intervenuta con il R. D. L. 24 luglio 1936, n. 1548, convertito in L. 3 aprile 1937, n. 517. Verranno prese in considerazione le modifiche che il Codice civile del 1942 ha apportato alla disciplina dell'organo sindacale del Codice del 1882 e si tratterà della c.d. Riforma del diritto societario. Relativamente alle società a responsabilità limitata, verranno elencate le condizioni che impongono la nomina dell'organo di controllo, al mancare delle quali il medesimo organo viene a scadere, nonché la differenza sostanziale tra questo tipo di società e la s.p.a.. Nel secondo capitolo si chiarirà il momento di operatività dei parametri di capitale e dimensionali, al ricorrere dei quali scatta l'obbligo per le società a responsabilità limitata di procedere alla nomina dell'organo incaricato del controllo. Verrà analizzato l'art. 2397 c.c., in tema di composizione del collegio sindacale, e si ragionerà sul rispetto del principio di indipendenza e inamovibilità dei sindaci. Dopodiché, saranno evidenziati i criteri di nomina del presidente e i suoi poteri, come pure le regole e i metodi di determinazione del compenso e le problematiche relative al mancato rispetto dei principi di predeterminazione e invariabilità dello stesso. In secondo luogo, si esamineranno le cause di ineleggibilità e incompatibilità volte a garantire l'integrità fisico e morale dei sindaci, a salvaguardare l'indipendenza dell'organo di controllo e ad assicurare un certo livello di professionalità. In terzo luogo, verranno citate le cause estintive del collegio sindacale complessivamente inteso e prese in considerazione quelle relative al rapporto individuale. Infine, verrà analizzato il procedimento di sostituzione contenuto all'art. 2401 c.c.. Nella seconda parte del secondo capitolo si procederà, innanzitutto, all'analisi delle regole di funzionamento dell'organo e, appresso, dei poteri rimessi sia ai sindaci uti singuli, sia all'intero collegio. Si tratterà del potere di denunzia al collegio sindacale, nonché del più esemplare potere reattivo, ossia la denunzia al tribunale. Verranno esposte le diverse tesi a sostegno e contro l'applicazione dell'art. 2409 c.c. e si effettuerà l'esame analitico della norma. Infine, si affronterà il tema della responsabilità e delle azioni di responsabilità esercitabili nei confronti dei membri del collegio sindacale. Il terzo capitolo, invece, sarà dedicato interamente alla funzione di revisione legale dei conti, sia quando rimessa al collegio sindacale, sia quando i soci decidano di affidarla ad un soggetto terzo, persona fisica o giuridica. Verrà analizzata nel dettaglio la disciplina contenuta nel D.lgs. 39/2010 e si farà luce sull'impossibilità di sostituire gli organi di controllo incaricati della revisione con organi previsti nei modelli di amministrazione e controllo atipici. Il quarto capitolo si preoccuperà di informare lo studioso delle novità intervenute dapprima con la Legge di Stabilità e poi modificate e chiarite con la legge di conversione del c.d. Decreto Semplificazioni e quindi dell'introduzione del fatidico ed ¿economico¿ sindaco unico. Infine, il quinto capitolo cercherà di fornire all'interessato strumenti giuridico - contabili tali da consentirgli una visione più completa delle circostanze che di fatto impongono l'obbligo di nomina dell'organo di controllo o del revisore.
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