La spedizione al Polo Nord di Umberto Nobile vista attraverso i giornali. (1928)

The North Pole expedition of Umberto Nobile in the spring of 1928, aboard the airship Italy, was essentially the last great enterprise of man to discover the unexplored areas of the planet Earth and it was definitely established by the absence of a continent Arctic - unlike the Antarctic Pole. At the beginning of the twentieth century, in an age when science continued to make progress more and more significant, there were in fact still unknown areas, that mankind had not yet scoured: the geographic explorations were followed with great frequency. The shipment of Nobile and the airship serious accident which ended the mission also sanctioned the end of the glorious epoch, between the end of '800 and '900, this means of transportation, with the definitive statement of a new half plane: 'airplane. The spread of machines had grown exponentially during the first world war - war fought mostly by land and sea, but in which we witnessed the first actions of the Armed Forces. In the decade following the aviation developed further, until you reach the end of the '20s to push the blimp in the background. Umberto Nobile was a scientist, especially one of the great explorers of the twentieth century, alongside other figures of international standing and to whom is dedicated a part of this work. Noble was also brilliantly aeronautical engineer and contributed much to the development and dissemination of both the airship and aviation. The figure of Umberto Nobile, and always remained hopelessly tied tragic outcome of the expedition and the dramatic days that followed the crash of the airship Italy. The expedition was intended to complete the experiments had been conducted by Noble in 1926, along with Roald Amundsen and Lincoln Ellsworth, aboard the dirigible Norge. The incident occurred to Italy focused international attention on the fate of the survivors of the Red Tent and during the weeks that followed the regime wanted to show the world the efficiency of rescue machine. In return, the survivors were greeted with warmth and events in their honor, but in the short time span of attention for each other greatly diminished. On the other hand, the expedition had ended in failure and the regime had every incentive not to bring to public attention the whole affair.

La spedizione al Polo Nord di Umberto Nobile della primavera del 1928, a bordo del dirigibile Italia, fu sostanzialmente l'ultima grande impresa dell'uomo alla scoperta delle zone inesplorate del pianeta Terra e grazie ad essa fu definitivamente stabilita l'inesistenza di un continente artico ¿ a differenza del polo antartico. Agli inizi del XX secolo, in un'epoca in cui la scienza continuava a fare passi sempre più considerevoli, vi erano infatti ancora aree sconosciute, che l'umanità non aveva ancora perlustrato: le esplorazioni geografiche si susseguirono con estrema frequenza. La spedizione di Nobile del '28 è da inserire poi nella lunga serie di tentativi di esplorazione delle terre artiche, che furono numerosi e si susseguirono fin dalla metà del XIV secolo. La spinta verso queste terre crebbe dopo il viaggio di Marco Polo in Oriente, ma soprattutto dopo l'approdo di Colombo sulle coste del continente americano: i mercanti europei intrapresero pericolosi viaggi per trovare la via migliore che giungesse alle opulente corti dell'Estremo Oriente. Le strade battute furono numerose, ma le spedizioni si conclusero tutte in maniera fallimentare, se non addirittura tragico. La spedizione di Nobile e il grave incidente occorso al dirigibile che concluse la missione sancirono anche la fine dell'epoca gloriosa, fra fine '800 ed inizio '900, di questo mezzo di trasporto, con la definitiva affermazione di un nuovo mezzo aereo: l'aeroplano. La diffusione degli apparecchi era cresciuta esponenzialmente durante il primo conflitto mondiale ¿ guerra combattuta prevalentemente per terra e per mare, ma nella quale si assistette alle prime azioni delle aeronautiche militari. Nel decennio successivo l'aviazione si sviluppò ulteriormente, fino ad arrivare alla fine degli anni '20 a relegare il dirigibile in secondo piano. Umberto Nobile fu uno scienziato e soprattutto uno dei grandi esploratori del XX secolo, a fianco ad altre figure di rilievo internazionale ed alle quali è dedicata una parte di questo lavoro. Nobile fu anche un brillate ingegnere aeronautico e contribuì molto allo sviluppo e alla diffusione sia del dirigibile sia dell'aviazione. La figura di Umberto Nobile rimase sempre e irrimediabilmente legata all'esito tragico della spedizione e ai drammatici giorni che seguirono l'incidente del dirigibile Italia. L'incidente occorso all'Italia focalizzò l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sulle sorti dei naufraghi della Tenda Rossa e durante le settimane che seguirono il regime volle mostrare al mondo l'efficienza della macchina dei soccorsi. Al ritorno i superstiti furono accolti con calore e con manifestazioni in loro onore, ma nel volgere di poco tempo l'attenzione per la vicenda diminuì sensibilmente. Questo lavoro si propone quindi di ripercorrere la spedizione al Polo Nord di Umberto Nobile a bordo del dirigibile Italia e i giorni della permanenza sul pack dei naufraghi dell'aeronave in attesa dei soccorsi, attraverso l'ampia bibliografia esistente. Inoltre per ricostruire la vicenda sono stati consultati: La Stampa, il Corriere della Sera, la Gazzetta del Popolo ed Il Popolo d'Italia. In particolare sono stati esaminati gli articoli dei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio e le pagine dedicate alla vicenda della Domenica del Corriere e L'Illustrazione italiana.