Il mio lavoro di tesi si configura in quanto ricerca che mette a fuoco il significato della casa dal punto di vista della letteratura sociologica, per poi indagarne le rappresentazioni sociali dal punto di vista della classe media, trattando, in particolar modo, le tematiche dell'identità e dell'autorappresentazione connesse alla questione abitativa. Inoltre, all'interno di tale lavoro, è presente un'analisi delle molteplici rappresentazioni sociali che della casa hanno gli immigrati, nonchè delle risorse relazioni e dei cosidetti network etnici, utilizzati dagli stessi al fine di un migliore adattamento al nuovo contesto di arrivo. Inoltre, poiché all'interno della realtà torinese vi è una rilevante presenza di due differenti gruppi nazionali immigrati, i romeni e i marocchini, ho ritenuto interessante analizzare le diverse rappresentazioni sociali e le diverse strategie di adattamento poste in essere dai due gruppi. In seguito vi è la presentazione del problema del disagio abitativo e, a tal riguardo, ho scelto di analizzare tale fenomeno secondo due differenti accezioni: in primis, dal punto di vista di chi non riesce più ad appartenere a nessuna comunità, ad avere un proprio status partecipativo, a vivere pienamente i propri diritti di cittadinanza, ossia dal punto di vista dei senza fissa dimora. In seguito ho analizzato gli aspetti psicologici e sociali dell'abitare all'interno di quei quartieri di edilizia pubblica definiti ¿a rischio¿. All'interno dello stesso capitolo, ho analizzato il ruolo della figura dell'Assistente Sociale nell'ambito della problematica delle fragilità abitative. Infine, l'ultimo Capitolo si apre con la presentazione di una ricerca, che ho svolto nell'ambito del mio tirocinio, svolto presso i Servizi Sociali del Comune di Torino. Attraverso l'ausilio di alcune interviste, sottoposte a degli utenti del Servizio Sociale, ho avuto modo di indagare sia il ruolo del capitale sociale, sia le diverse tipologie di interazioni sperimentate con la figura dell'Assistente sociale, attraverso un focus particolare sullo strumento operativo della visita domiciliare. Inoltre, tale analisi si focalizza sulle rappresentazioni, da parte degli intervistati, della casa dell'infanzia e, conseguentemente, sulle strategie attualmente poste in essere in termini di organizzazione e arredamento degli spazi. Ho ritenuto importante, all'interno dello stesso capitolo, trattare della rilevanza del quartiere, intesa anche in termini di capitale sociale. Alla fine di tale capitolo di sperimentazione, ho inserito una classificazione di diverse tipologie di ¿tipi ideali¿, costruita sulla base delle interviste e dell'interazione tra le diverse variabili considerate.
RAPPRESENTAZIONI SOCIALI ED IDENTITA': LA CASA E LE SUE MOLTEPLICI SFACCETTATURE
FERRO, ELISA
2015/2016
Abstract
Il mio lavoro di tesi si configura in quanto ricerca che mette a fuoco il significato della casa dal punto di vista della letteratura sociologica, per poi indagarne le rappresentazioni sociali dal punto di vista della classe media, trattando, in particolar modo, le tematiche dell'identità e dell'autorappresentazione connesse alla questione abitativa. Inoltre, all'interno di tale lavoro, è presente un'analisi delle molteplici rappresentazioni sociali che della casa hanno gli immigrati, nonchè delle risorse relazioni e dei cosidetti network etnici, utilizzati dagli stessi al fine di un migliore adattamento al nuovo contesto di arrivo. Inoltre, poiché all'interno della realtà torinese vi è una rilevante presenza di due differenti gruppi nazionali immigrati, i romeni e i marocchini, ho ritenuto interessante analizzare le diverse rappresentazioni sociali e le diverse strategie di adattamento poste in essere dai due gruppi. In seguito vi è la presentazione del problema del disagio abitativo e, a tal riguardo, ho scelto di analizzare tale fenomeno secondo due differenti accezioni: in primis, dal punto di vista di chi non riesce più ad appartenere a nessuna comunità, ad avere un proprio status partecipativo, a vivere pienamente i propri diritti di cittadinanza, ossia dal punto di vista dei senza fissa dimora. In seguito ho analizzato gli aspetti psicologici e sociali dell'abitare all'interno di quei quartieri di edilizia pubblica definiti ¿a rischio¿. All'interno dello stesso capitolo, ho analizzato il ruolo della figura dell'Assistente Sociale nell'ambito della problematica delle fragilità abitative. Infine, l'ultimo Capitolo si apre con la presentazione di una ricerca, che ho svolto nell'ambito del mio tirocinio, svolto presso i Servizi Sociali del Comune di Torino. Attraverso l'ausilio di alcune interviste, sottoposte a degli utenti del Servizio Sociale, ho avuto modo di indagare sia il ruolo del capitale sociale, sia le diverse tipologie di interazioni sperimentate con la figura dell'Assistente sociale, attraverso un focus particolare sullo strumento operativo della visita domiciliare. Inoltre, tale analisi si focalizza sulle rappresentazioni, da parte degli intervistati, della casa dell'infanzia e, conseguentemente, sulle strategie attualmente poste in essere in termini di organizzazione e arredamento degli spazi. Ho ritenuto importante, all'interno dello stesso capitolo, trattare della rilevanza del quartiere, intesa anche in termini di capitale sociale. Alla fine di tale capitolo di sperimentazione, ho inserito una classificazione di diverse tipologie di ¿tipi ideali¿, costruita sulla base delle interviste e dell'interazione tra le diverse variabili considerate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/21741