L'elaborato approfondisce in quali termini l'autostima di ragazzi adolescenti è influenzata dal loro rapporto con i genitori. Durante l'adolescenza, fase della vita cruciale per il processo di costruzione del concetto di sé, rivestono un ruolo estremamente significativo le credenze valutative che l'individuo elabora in riferimento a se stesso. Tali convinzioni su di sé infatti esercitano un notevole influsso sul funzionamento socio-emozionale della persona e influenzano svariati ambiti dell'esistenza come quelli lavorativo, scolastico, relazionale o familiare. E' emerso dagli studi e dai lavori di ricerca condotti in merito che un clima familiare caratterizzato da supporto emotivo, accettazione, approvazione, apertura al dialogo e messaggi comunicativi chiari ed empatici favorisce nei figli adolescenti la costruzione di una buona stima di sé. I giovani, quando si sentono accolti, apprezzati e amati incondizionatamente dai propri genitori sono anche più facilmente portati ad accettare se stessi, a valutarsi positivamente e a riconoscere le proprie capacità. Le lodi e le critiche genitoriali si rivelano utili ai fini della costruzione di un'autostima "sana" nel momento in cui sono appropriate e riferite a specifiche condotte dei figli. Quando l'atmosfera familiare invece è connotata da uno stile parentale iperprotettivo e controllante, e la comunicazione tra genitori e figli è fondata su messaggi ambigui, incerti e vaghi, i ragazzi difficilmente riescono a elaborare una buona valutazione di sé e a credere in se stessi. I genitori che adottano condotte eccessivamente vincolanti infatti impediscono ai loro figli di esplorare l'ambiente circostante e di riconoscere le risorse e le abilità di cui sono dotati per affrontare le sfide della vita. Un elevato livello di autostima, come rilevato da svariate ricerche, permette quindi di sviluppare competenze sociali, facilita carriere professionali soddisfacenti e rende possibile far fronte agli ostacoli della vita senza farsi sopraffare da essi. Viceversa, la bassa autostima può aumentare il rischio di fallimenti e insuccessi e determinare un notevole impedimento alla riuscita della persona e al conseguimento dei sui obiettivi.

Ruolo delle figure parentali nello sviluppo dell'autostima degli adolescenti

RODELLA, NATALIA
2015/2016

Abstract

L'elaborato approfondisce in quali termini l'autostima di ragazzi adolescenti è influenzata dal loro rapporto con i genitori. Durante l'adolescenza, fase della vita cruciale per il processo di costruzione del concetto di sé, rivestono un ruolo estremamente significativo le credenze valutative che l'individuo elabora in riferimento a se stesso. Tali convinzioni su di sé infatti esercitano un notevole influsso sul funzionamento socio-emozionale della persona e influenzano svariati ambiti dell'esistenza come quelli lavorativo, scolastico, relazionale o familiare. E' emerso dagli studi e dai lavori di ricerca condotti in merito che un clima familiare caratterizzato da supporto emotivo, accettazione, approvazione, apertura al dialogo e messaggi comunicativi chiari ed empatici favorisce nei figli adolescenti la costruzione di una buona stima di sé. I giovani, quando si sentono accolti, apprezzati e amati incondizionatamente dai propri genitori sono anche più facilmente portati ad accettare se stessi, a valutarsi positivamente e a riconoscere le proprie capacità. Le lodi e le critiche genitoriali si rivelano utili ai fini della costruzione di un'autostima "sana" nel momento in cui sono appropriate e riferite a specifiche condotte dei figli. Quando l'atmosfera familiare invece è connotata da uno stile parentale iperprotettivo e controllante, e la comunicazione tra genitori e figli è fondata su messaggi ambigui, incerti e vaghi, i ragazzi difficilmente riescono a elaborare una buona valutazione di sé e a credere in se stessi. I genitori che adottano condotte eccessivamente vincolanti infatti impediscono ai loro figli di esplorare l'ambiente circostante e di riconoscere le risorse e le abilità di cui sono dotati per affrontare le sfide della vita. Un elevato livello di autostima, come rilevato da svariate ricerche, permette quindi di sviluppare competenze sociali, facilita carriere professionali soddisfacenti e rende possibile far fronte agli ostacoli della vita senza farsi sopraffare da essi. Viceversa, la bassa autostima può aumentare il rischio di fallimenti e insuccessi e determinare un notevole impedimento alla riuscita della persona e al conseguimento dei sui obiettivi.
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