La tesi si concentra sul primo ventennio di vita della rivista «il "Fronimo"» e sul suo fondatore e primo direttore, Ruggero Chiesa (1933-1993). La combinazione di questi due "oggetti" di studio ha offerto la chiave metodologica per compiere un'ampia ricognizione sulla figura e sull'opera pubblicistica di uno dei maggiori protagonisti della scena chitarristica del secondo Novecento, ancor oggi mancante e divenuta, a distanza di un quasi un ventennio dalla sua scomparsa, doverosa. L'arco temporale preso in esame è quello compreso tra l'anno di nascita della rivista (1972) e quello della scomparsa di Chiesa. Tale delimitazione non ha impedito di compiere alcune rapide incursioni in periodi precedenti, essenzialmente volte a fornire alcune premesse storiche agli argomenti trattati. Uno sguardo è stato anche gettato sul lavoro svolto da Chiesa per le Edizioni Suvini Zerboni (musica a stampa); il catalogo proposto rappresenta il primo tentativo di sistematica inventariazione dei lavori da questi pubblicati per la prestigiosa casa editrice nel corso di circa un trentennio di instancabile attività. La ricerca non ha mancato di prendere in esame il panorama pubblicistico di interesse chitarristico presente in Italia nel periodo antecedente la nascita della rivista, al fine di collocare l'esperienza de «il "Fronimo"» in una chiarificante prospettiva storica. Lo spoglio della rivista ha costituito il lavoro più corposo. La distanza temporale prodottasi dalla pubblicazione di questo corpus di scritti ha consentito di ricostruire sia la traiettoria dell'attività pubblicistica di Chiesa che lo scenario entro cui essa si è articolata. La lettura "a tappeto" dei primi 84 numeri ha permesso di tracciare un quadro dell'attività svolta dal periodico nonché di descrivere il "dialogo" intrattenuto dal Direttore con il pubblico dei suoi lettori, consentendo così di coglierne gli snodi più significativi e il senso complessivo. La rivista «il "Fronimo"», grazie alla sua ricchezza di dati e di notizie, rappresenta uno strumento imprescindibile per chi voglia conoscere l'ambiente della chitarra colta di quegli anni. Essa rappresenta infatti l'unico periodico italiano contenente un'attività pubblicistica specialistica di alto livello espressamente dedicata al binomio strumentale indicato nel suo sottotitolo (chitarra e liuto). Il suo giacimento di contenuti, vero e proprio specchio dello stato dell'arte di questa duplice ed interconnessa cultura strumentale, spazio di fioritura di un pensiero per molti versi ancora "eterodosso" rispetto a quello in quegli anni più ampiamente circolante, ci offre un esauriente quadro di riferimento entro cui evidenziare le linee di evoluzione del pensiero critico di Chiesa. Nella terza parte viene tracciato un quadro delle condizioni di nascita della rivista; le considerazioni espostevi, insieme ai commenti relativi alle "Note di copertina", rappresentano la parte più originale del lavoro. Segue una parte di carattere più compilativo, essenzialmente finalizzata a offrire un preciso identikit del periodico. Il lavoro offre contributi inediti nell'ambito tematico considerato, individuando le motivazioni poste alla base dell'azione pubblicistica di Chiesa e le dinamiche di trasformazione delle sue principali direttrici di interesse, sempre orientate a ricollocare la chitarra in uno spazio di maggiore dignità all'interno dell'ambiente musicale più generale.
La rivista «il "Fronimo"» di Ruggero Chiesa (1972-1993): l'uomo e il suo "dialogo". Sguardo sull'opera pubblicistica di un maestro della chitarra del Novecento.
DEVECCHI, PAOLO
2011/2012
Abstract
La tesi si concentra sul primo ventennio di vita della rivista «il "Fronimo"» e sul suo fondatore e primo direttore, Ruggero Chiesa (1933-1993). La combinazione di questi due "oggetti" di studio ha offerto la chiave metodologica per compiere un'ampia ricognizione sulla figura e sull'opera pubblicistica di uno dei maggiori protagonisti della scena chitarristica del secondo Novecento, ancor oggi mancante e divenuta, a distanza di un quasi un ventennio dalla sua scomparsa, doverosa. L'arco temporale preso in esame è quello compreso tra l'anno di nascita della rivista (1972) e quello della scomparsa di Chiesa. Tale delimitazione non ha impedito di compiere alcune rapide incursioni in periodi precedenti, essenzialmente volte a fornire alcune premesse storiche agli argomenti trattati. Uno sguardo è stato anche gettato sul lavoro svolto da Chiesa per le Edizioni Suvini Zerboni (musica a stampa); il catalogo proposto rappresenta il primo tentativo di sistematica inventariazione dei lavori da questi pubblicati per la prestigiosa casa editrice nel corso di circa un trentennio di instancabile attività. La ricerca non ha mancato di prendere in esame il panorama pubblicistico di interesse chitarristico presente in Italia nel periodo antecedente la nascita della rivista, al fine di collocare l'esperienza de «il "Fronimo"» in una chiarificante prospettiva storica. Lo spoglio della rivista ha costituito il lavoro più corposo. La distanza temporale prodottasi dalla pubblicazione di questo corpus di scritti ha consentito di ricostruire sia la traiettoria dell'attività pubblicistica di Chiesa che lo scenario entro cui essa si è articolata. La lettura "a tappeto" dei primi 84 numeri ha permesso di tracciare un quadro dell'attività svolta dal periodico nonché di descrivere il "dialogo" intrattenuto dal Direttore con il pubblico dei suoi lettori, consentendo così di coglierne gli snodi più significativi e il senso complessivo. La rivista «il "Fronimo"», grazie alla sua ricchezza di dati e di notizie, rappresenta uno strumento imprescindibile per chi voglia conoscere l'ambiente della chitarra colta di quegli anni. Essa rappresenta infatti l'unico periodico italiano contenente un'attività pubblicistica specialistica di alto livello espressamente dedicata al binomio strumentale indicato nel suo sottotitolo (chitarra e liuto). Il suo giacimento di contenuti, vero e proprio specchio dello stato dell'arte di questa duplice ed interconnessa cultura strumentale, spazio di fioritura di un pensiero per molti versi ancora "eterodosso" rispetto a quello in quegli anni più ampiamente circolante, ci offre un esauriente quadro di riferimento entro cui evidenziare le linee di evoluzione del pensiero critico di Chiesa. Nella terza parte viene tracciato un quadro delle condizioni di nascita della rivista; le considerazioni espostevi, insieme ai commenti relativi alle "Note di copertina", rappresentano la parte più originale del lavoro. Segue una parte di carattere più compilativo, essenzialmente finalizzata a offrire un preciso identikit del periodico. Il lavoro offre contributi inediti nell'ambito tematico considerato, individuando le motivazioni poste alla base dell'azione pubblicistica di Chiesa e le dinamiche di trasformazione delle sue principali direttrici di interesse, sempre orientate a ricollocare la chitarra in uno spazio di maggiore dignità all'interno dell'ambiente musicale più generale.File | Dimensione | Formato | |
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