Antartide. Il continente più a sud della Terra, vastissime distese di ghiacci circondate dall'oceano: un continente ostile, ma interessante per la varietà delle risorse naturali che rendono il suo ambiente unico. A livello globale l'Antartide gioca l'importante ruolo di regolatore del clima e la storia, racchiusa tra i suoi ghiacci, lo configura come il più grande laboratorio scientifico mai osservato per fornire dati su molti fenomeni naturali e antropici e soprattutto relativi al cambiamento climatico. In tale contesto dalla fine degli anni '50 si è sviluppata una delle esperienze più riuscite di cooperazione che ha trasformato l'area antartica in un esempio unico di gestione internazionale. Nel 1959, con l'adozione del Trattato antartico, nasce il sistema antartico che, volto ad assicurare in quest'area libertà scientifica e uso pacifico del territorio, in circa trent'anni ha elaborato norme e strumenti di protezione ambientale tra le più evolute a livello internazionale, rese ancora più organiche e complete con l'entrata in vigore del Protocollo ambientale. Con questo strumento la protezione dell'ambiente antartico e dei suoi ecosistemi dipendenti ed associati diventa l'obiettivo centrale della cooperazione tra Stati nata dall'Anno polare del 1958. Nel contesto del diritto internazionale relativo all'utilizzo delle risorse naturali di interesse comune la gestione dell'Antartide risulta un unicum. L'area non possiede tutte le caratteristiche per essere definita ¿common heritage/ concern of mankind¿ ma è indubbio il suo valore naturale e scientifico e che le Parti abbiano voluto intendere che la protezione dell'area fosse interesse dell'umanità. Con l'adozione del PEPAT l'area diventa ¿natural reserve voted to peace and science¿. L'obbligo di cooperazione, il divieto di attività minerarie e l'obbligo di pianificazione di tutte le attività dell'area sono le norme centrali del PEPAT che recepiscono norme generali di diritto internazionale ma anche principi emergenti. Il PEPAT è stato rafforzato dall'adozione dell'Allegato VI che istituisce un regime di responsabilità derivante da emergenze ambientali nell'area in linea con la tendenza attuale a livello internazionale. Gli argomenti scelti per delineare la protezione dell'ambiente antartico riguardano lo status giuridico dell'area, l'analisi del rapporto tra il sistema antartico e la Comunità internazionale, la ricerca delle norme consuetudinarie e dei principi generali di diritto internazionale dell'ambiente che garantiscano la protezione dell'ambiente, i regimi di responsabilità applicabili. Oggetto di particolare attenzione è l'analisi degli strumenti ambientali antartici: le misure nel Trattato antartico, le Convenzioni specifiche e soprattutto la normativa ambientale del PEPAT e il suo approccio ecosistemico e complessivo. Vengono in evidenza inoltre le problematiche della responsabilità per danno ambientale con riferimento alle norme applicabili in Antartide e all'Allegato VI al PEPAT. Ancora le considerazioni sul cambiamento climatico inteso come problema globale e sulle conseguenze che questo fenomeno ha sulle regioni polari: in particolare la necessità di assicurare la tutela dell'Antartide per evitare rischi ambientali globali derivanti dal degrado del suo ecosistema e la descrizione del sistema antartico come modello di disciplina giuridica per la gestione dell'Artide.

La protezione dell'ambiente nel sistema antartico

OLIVERI, FRANCESCA ROMANA
2011/2012

Abstract

Antartide. Il continente più a sud della Terra, vastissime distese di ghiacci circondate dall'oceano: un continente ostile, ma interessante per la varietà delle risorse naturali che rendono il suo ambiente unico. A livello globale l'Antartide gioca l'importante ruolo di regolatore del clima e la storia, racchiusa tra i suoi ghiacci, lo configura come il più grande laboratorio scientifico mai osservato per fornire dati su molti fenomeni naturali e antropici e soprattutto relativi al cambiamento climatico. In tale contesto dalla fine degli anni '50 si è sviluppata una delle esperienze più riuscite di cooperazione che ha trasformato l'area antartica in un esempio unico di gestione internazionale. Nel 1959, con l'adozione del Trattato antartico, nasce il sistema antartico che, volto ad assicurare in quest'area libertà scientifica e uso pacifico del territorio, in circa trent'anni ha elaborato norme e strumenti di protezione ambientale tra le più evolute a livello internazionale, rese ancora più organiche e complete con l'entrata in vigore del Protocollo ambientale. Con questo strumento la protezione dell'ambiente antartico e dei suoi ecosistemi dipendenti ed associati diventa l'obiettivo centrale della cooperazione tra Stati nata dall'Anno polare del 1958. Nel contesto del diritto internazionale relativo all'utilizzo delle risorse naturali di interesse comune la gestione dell'Antartide risulta un unicum. L'area non possiede tutte le caratteristiche per essere definita ¿common heritage/ concern of mankind¿ ma è indubbio il suo valore naturale e scientifico e che le Parti abbiano voluto intendere che la protezione dell'area fosse interesse dell'umanità. Con l'adozione del PEPAT l'area diventa ¿natural reserve voted to peace and science¿. L'obbligo di cooperazione, il divieto di attività minerarie e l'obbligo di pianificazione di tutte le attività dell'area sono le norme centrali del PEPAT che recepiscono norme generali di diritto internazionale ma anche principi emergenti. Il PEPAT è stato rafforzato dall'adozione dell'Allegato VI che istituisce un regime di responsabilità derivante da emergenze ambientali nell'area in linea con la tendenza attuale a livello internazionale. Gli argomenti scelti per delineare la protezione dell'ambiente antartico riguardano lo status giuridico dell'area, l'analisi del rapporto tra il sistema antartico e la Comunità internazionale, la ricerca delle norme consuetudinarie e dei principi generali di diritto internazionale dell'ambiente che garantiscano la protezione dell'ambiente, i regimi di responsabilità applicabili. Oggetto di particolare attenzione è l'analisi degli strumenti ambientali antartici: le misure nel Trattato antartico, le Convenzioni specifiche e soprattutto la normativa ambientale del PEPAT e il suo approccio ecosistemico e complessivo. Vengono in evidenza inoltre le problematiche della responsabilità per danno ambientale con riferimento alle norme applicabili in Antartide e all'Allegato VI al PEPAT. Ancora le considerazioni sul cambiamento climatico inteso come problema globale e sulle conseguenze che questo fenomeno ha sulle regioni polari: in particolare la necessità di assicurare la tutela dell'Antartide per evitare rischi ambientali globali derivanti dal degrado del suo ecosistema e la descrizione del sistema antartico come modello di disciplina giuridica per la gestione dell'Artide.
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