My thesis work starts from my internship experience of the second year, carried out at the Serd of Collegno, of the department of addiction pathology that has the task of informing, guiding, supporting and prevention on pathological addictions. I witnessed a serious verbal and physical aggression against my contact person, by a user of the service, an event that made me think and struck me personally on the emotional level. In the days following the incident, I attended a meeting of the unions (Civil Service CGIL), with the presence of various operators working within the Serds of the territory of ASL TO3. What I have seen is that what happened was one of the most serious experiences that ever happened, but that was not the first isolated case of aggression within the Serds. Taking note of all this, looking for news articles, concerning the subject in question and not finding specific events concerning episodes of aggression against social workers, I decided to inform myself on the subject by experimenting directly on the field. I then elaborated my research hypothesis arguing that for social workers it can be perceived as dangerous to work within the services for drug addiction, focusing on the various Serds of Piedmont for a homogeneity of both scope and context. The question of research will focus on this point, going to understand the perception of subjective danger, at the physical and psychological level, that social workers have regarding the work in the Serd. In order to obtain an answer, the research will be carried out through the involvement of various social workers, one for each Serd in the Piedmont area, proposing them a semi-interview structured in order to understand the presence and importance of aggressive episodes occurred in the structures in question and the level of danger perceived by them in working there. I would like to begin my thesis work by dedicating a chapter to the explanation of the work of the social worker, of the educational relationship, and then to talk about the work of the social worker with the users in the field of drug addiction. In the second chapter I will focus on the issue of aggressiveness, first explained in a general way, then explaining the causes of aggression in people, and then arriving at aggression in services to the person and in services for drug addiction. The third chapter will begin by explaining the methods I use to do research, according to the theory of literature. I will then explain my internship experience, thus explaining my hypothesis and question of research and explaining how it will take place. The fourth chapter is devoted to the analysis and interpretation of the research results. Finally there will be a fifth chapter with included the final considerations about the answer to my research question and any prospects or proposals for change and improvement regarding certain (if they emerge from interviews) episodes of aggression, ways to prevent them or try to reduce them, so as to "lighten" at least with regard to this issue, the emotional burden of social workers.
Il mio lavoro di tesi parte dalla mia esperienza di tirocinio del secondo anno, svolto al Serd di Collegno, del dipartimento di patologia delle dipendenze che ha il compito di informare, orientare, supportare e fare prevenzione sulle dipendenze patologiche. Ho assistito a una grave aggressione verbale e fisica ai danni della mia referente, da parte di un utente del servizio, evento che mi ha fatto riflettere e mi ha colpito in prima persona sul piano emotivo. Nei giorni seguenti all’accaduto, ho partecipato a una riunione dei sindacati (Funzione Pubblica CGIL), con la presenza di vari operatori che lavorano all’interno dei Serd del territorio dell’ASL TO3. Ciò che ho potuto constatare è il fatto che quanto successo fosse una tra le esperienze più gravi mai accadute ma che non fosse il primo caso isolato di aggressione all’interno dei Serd. Prendendo atto di tutto questo, cercando notizie di articoli, riguardanti il tema in questione e non trovando eventi specifici concernenti episodi di aggressione verso gli educatori , ho deciso di informarmi sul tema sperimentando direttamente sul campo. Ho elaborato quindi la mia ipotesi di ricerca sostenendo che per gli educatori professionali possa essere percepito come pericoloso lavorare all’interno dei servizi per le tossicodipendenze, concentrandomi sui vari Serd del Piemonte per un’omogeneità sia di ambito che di contesto. La domanda di ricerca si focalizzerà proprio su questo punto, andando a comprendere la percezione di pericolosità soggettiva, a livello fisico e psicologico, che hanno gli educatori per quanto riguarda il lavoro nei Serd. Al fine di ottenere una risposta la ricerca si svolgerà mediante il coinvolgimento di vari educatori professionali, uno per ogni Serd del territorio piemontese, proponendo loro un’intervista semi-strutturata al fine di comprendere la presenza e l’importanza di episodi aggressivi avvenuti nelle strutture in questione e il livello di pericolosità da loro percepito nel lavorarci. Vorrei iniziare il mio lavoro di tesi dedicando un capitolo alla spiegazione del lavoro dell’educatore, della relazione educativa, giungendo poi a parlare del lavoro dell’educatore con l’utenza nell’ambito della tossicodipendenza. Nel secondo capitolo mi focalizzerò sulla questione dell’aggressività, prima spiegata in maniera generale, spiegando poi le cause dell’aggressività nelle persone, per poi arrivare all’aggressività nei servizi alla persona e nei servizi per la tossicodipendenza. Il terzo capitolo inizierà spiegando i metodi da me utilizzati per fare ricerca, secondo la teoria della letteratura. Illustrerò poi, la mia esperienza di tirocinio, motivando perciò la mia ipotesi e domanda di ricerca e spiegando come essa si svolgerà. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi e all’interpretazione dei risultati della ricerca. Infine ci sarà un quinto capitolo con incluse le considerazioni finali a proposito della risposta alla mia domanda di ricerca e delle eventuali prospettive o proposte di cambiamento e miglioramento riguardo ai determinati (se emergeranno dalle interviste) episodi di aggressività, ai modi per prevenirli o cercare di ridurli, in modo da “alleggerire” almeno riguardo a questa questione, il carico emotivo degli educatori.
L'educatore e l'aggressività. I rischi nel lavoro dell'educatore professionale nel rapporto con l'utenza all'interno dei SerD
SAITTA, CHIARA
2019/2020
Abstract
Il mio lavoro di tesi parte dalla mia esperienza di tirocinio del secondo anno, svolto al Serd di Collegno, del dipartimento di patologia delle dipendenze che ha il compito di informare, orientare, supportare e fare prevenzione sulle dipendenze patologiche. Ho assistito a una grave aggressione verbale e fisica ai danni della mia referente, da parte di un utente del servizio, evento che mi ha fatto riflettere e mi ha colpito in prima persona sul piano emotivo. Nei giorni seguenti all’accaduto, ho partecipato a una riunione dei sindacati (Funzione Pubblica CGIL), con la presenza di vari operatori che lavorano all’interno dei Serd del territorio dell’ASL TO3. Ciò che ho potuto constatare è il fatto che quanto successo fosse una tra le esperienze più gravi mai accadute ma che non fosse il primo caso isolato di aggressione all’interno dei Serd. Prendendo atto di tutto questo, cercando notizie di articoli, riguardanti il tema in questione e non trovando eventi specifici concernenti episodi di aggressione verso gli educatori , ho deciso di informarmi sul tema sperimentando direttamente sul campo. Ho elaborato quindi la mia ipotesi di ricerca sostenendo che per gli educatori professionali possa essere percepito come pericoloso lavorare all’interno dei servizi per le tossicodipendenze, concentrandomi sui vari Serd del Piemonte per un’omogeneità sia di ambito che di contesto. La domanda di ricerca si focalizzerà proprio su questo punto, andando a comprendere la percezione di pericolosità soggettiva, a livello fisico e psicologico, che hanno gli educatori per quanto riguarda il lavoro nei Serd. Al fine di ottenere una risposta la ricerca si svolgerà mediante il coinvolgimento di vari educatori professionali, uno per ogni Serd del territorio piemontese, proponendo loro un’intervista semi-strutturata al fine di comprendere la presenza e l’importanza di episodi aggressivi avvenuti nelle strutture in questione e il livello di pericolosità da loro percepito nel lavorarci. Vorrei iniziare il mio lavoro di tesi dedicando un capitolo alla spiegazione del lavoro dell’educatore, della relazione educativa, giungendo poi a parlare del lavoro dell’educatore con l’utenza nell’ambito della tossicodipendenza. Nel secondo capitolo mi focalizzerò sulla questione dell’aggressività, prima spiegata in maniera generale, spiegando poi le cause dell’aggressività nelle persone, per poi arrivare all’aggressività nei servizi alla persona e nei servizi per la tossicodipendenza. Il terzo capitolo inizierà spiegando i metodi da me utilizzati per fare ricerca, secondo la teoria della letteratura. Illustrerò poi, la mia esperienza di tirocinio, motivando perciò la mia ipotesi e domanda di ricerca e spiegando come essa si svolgerà. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi e all’interpretazione dei risultati della ricerca. Infine ci sarà un quinto capitolo con incluse le considerazioni finali a proposito della risposta alla mia domanda di ricerca e delle eventuali prospettive o proposte di cambiamento e miglioramento riguardo ai determinati (se emergeranno dalle interviste) episodi di aggressività, ai modi per prevenirli o cercare di ridurli, in modo da “alleggerire” almeno riguardo a questa questione, il carico emotivo degli educatori.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi Triennale Educazione Professionale
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