L'asse HPA, in quanto principale sistema dello stress, si pone alla base di quelle reazioni fisiologiche che l'organismo mette in atto in risposta alla percezione di particolari stimoli. A tal proposito, un'adeguata regolazione di questo sistema è fondamentale per ciò che concerne la capacità di reagire agli eventi in maniera resiliente. Un gran numero di fattori interni ed esterni influenzano, nel corso dell'intero ciclo di vita, la capacità regolativa di tali meccanismi e di conseguenza la possibilità di un adattamento positivo. Si va così a costituire un particolare fenotipo individuale che definisce il grado di resilienza o vulnerabilità personale. Tuttavia, seppur un'attività disfunzionale del sistema dello stress si ponga in contrasto alle abilità resilienti, queste ultime non vengono definite in maniera irreversibile e diverse tipologie di intervento, comprese le terapie bottom-up, possono risultare favorevoli allo sviluppo di un'organizzazione neuroendocrina maggiormente adattiva.
Resilienza: l'asse HPA e il ruolo dei fattori interni ed esterni che concorrono alla sua regolazione
MELOTTO, MATILDE
2019/2020
Abstract
L'asse HPA, in quanto principale sistema dello stress, si pone alla base di quelle reazioni fisiologiche che l'organismo mette in atto in risposta alla percezione di particolari stimoli. A tal proposito, un'adeguata regolazione di questo sistema è fondamentale per ciò che concerne la capacità di reagire agli eventi in maniera resiliente. Un gran numero di fattori interni ed esterni influenzano, nel corso dell'intero ciclo di vita, la capacità regolativa di tali meccanismi e di conseguenza la possibilità di un adattamento positivo. Si va così a costituire un particolare fenotipo individuale che definisce il grado di resilienza o vulnerabilità personale. Tuttavia, seppur un'attività disfunzionale del sistema dello stress si ponga in contrasto alle abilità resilienti, queste ultime non vengono definite in maniera irreversibile e diverse tipologie di intervento, comprese le terapie bottom-up, possono risultare favorevoli allo sviluppo di un'organizzazione neuroendocrina maggiormente adattiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/21503