The thesis examines youth unemployment in Italy and Germany, focusing specifically on school-to-work transition policies in both countries and the impact of the COVID-19 pandemic on the youth labor market. It analyzes factors influencing the youth unemployment rate, including education, labor policies, and social phenomena such as NEETs (young people not in education, employment, or training) and the "brain drain." The study highlights the significant difference between the two systems, with Germany's dual education system emerging as an effective model for facilitating young people’s entry into the labor market. This model, which combines formal education with practical work experience, ensures that the skills acquired align with labor market demands, thus lowering the youth unemployment rate. In contrast, Italy experiences a more complex and less structured transition between education and the labor market, with a significant mismatch between the skills learned and those required by companies. Special attention is given to the effects of the COVID-19 pandemic, which exacerbated youth unemployment, particularly in Italy. The policies implemented to mitigate the crisis differed in the two countries: while Italy opted for a ban on layoffs and the extension of temporary contracts, Germany implemented measures such as Kurzarbeit (short-time work), allowing for greater flexibility in the labor market and preserving many jobs. Another central theme is the challenge of overqualification and the underutilization of skills, especially relevant in Italy. The phenomenon of overeducation, in which individuals possess qualifications that exceed labor market demands, is closely linked to the fragmentation and precarious nature of the Italian job market. Finally, the thesis proposes solutions to address these challenges. Investing in youth and future generations is seen as essential for sustainable economic recovery, with Italy’s National Recovery and Resilience Plan (PNRR) and Germany’s Deutscher Aufbau- und Resilienzplan (DARP) outlining strategies for the future. Key challenges for the youth labor market include automation, flexible working arrangements, and the gig economy, all of which call for active policies aimed at professional retraining and continuous skill development. In conclusion, Italy must improve its integration of young people into the labor market by strengthening the education system and promoting more practical training pathways, while Germany offers a virtuous example of how education and the labor market can work together to reduce youth unemployment.

La tesi esamina la disoccupazione giovanile in Italia e Germania, con un focus specifico sulle politiche di transizione scuola-lavoro nei due paesi e l'effetto della pandemia di COVID-19 sul mercato del lavoro giovanile. Vengono analizzati i fattori che influenzano il tasso di disoccupazione giovanile, tra cui la formazione, le politiche del lavoro e i fenomeni sociali come i NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione) e il "brain drain". Il lavoro mette in evidenza la differenza sostanziale tra i due sistemi, con il sistema duale di formazione tedesco che emerge come un modello efficace per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Questo modello, che combina la formazione scolastica con esperienze pratiche in azienda, garantisce un allineamento delle competenze con le esigenze del mercato del lavoro, riducendo così il tasso di disoccupazione giovanile. Al contrario, l’Italia soffre di una transizione più complessa e meno strutturata tra il sistema educativo e il mercato del lavoro, con un significativo disallineamento tra le competenze acquisite e quelle richieste dalle imprese. Particolare attenzione viene posta sugli effetti della pandemia di COVID-19, che ha aggravato la disoccupazione giovanile, in particolare in Italia. Le politiche adottate per mitigare gli effetti della crisi sono state diverse nei due paesi: mentre l'Italia ha optato per il blocco dei licenziamenti e la proroga dei contratti a termine, la Germania ha implementato strumenti come il Kurzarbeit, che ha permesso una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e ha preservato numerosi posti di lavoro. Un altro tema centrale è la sfida della sovraqualificazione e della mancata valorizzazione delle competenze, particolarmente rilevante nel caso italiano. Il fenomeno dell'overeducation, ossia il possesso di qualifiche superiori rispetto a quelle richieste dal mercato del lavoro, è strettamente legato alla frammentazione e precarietà del contesto lavorativo italiano. Infine, l’elaborato propone soluzioni per affrontare queste sfide. Investire nei giovani e nelle nuove generazioni è considerato essenziale per una ripresa economica sostenibile, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Italia e il Deutscher Aufbau- und Resilienzplan (DARP) in Germania che delineano le strategie per il futuro. Tra le sfide principali per il mercato del lavoro giovanile emergono l’automazione, il lavoro flessibile e la gig economy, che richiedono politiche attive per la riqualificazione professionale e l'aggiornamento continuo delle competenze. In conclusione, l’Italia deve migliorare l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro attraverso un rafforzamento del sistema educativo e la promozione di percorsi formativi più pratici, mentre la Germania offre un esempio virtuoso di come l'educazione e il mercato del lavoro possano collaborare per ridurre la disoccupazione giovanile.

I giovani e il mondo del lavoro Italia e Germania a confronto

MICCICHE', NOEMI
2023/2024

Abstract

La tesi esamina la disoccupazione giovanile in Italia e Germania, con un focus specifico sulle politiche di transizione scuola-lavoro nei due paesi e l'effetto della pandemia di COVID-19 sul mercato del lavoro giovanile. Vengono analizzati i fattori che influenzano il tasso di disoccupazione giovanile, tra cui la formazione, le politiche del lavoro e i fenomeni sociali come i NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione) e il "brain drain". Il lavoro mette in evidenza la differenza sostanziale tra i due sistemi, con il sistema duale di formazione tedesco che emerge come un modello efficace per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Questo modello, che combina la formazione scolastica con esperienze pratiche in azienda, garantisce un allineamento delle competenze con le esigenze del mercato del lavoro, riducendo così il tasso di disoccupazione giovanile. Al contrario, l’Italia soffre di una transizione più complessa e meno strutturata tra il sistema educativo e il mercato del lavoro, con un significativo disallineamento tra le competenze acquisite e quelle richieste dalle imprese. Particolare attenzione viene posta sugli effetti della pandemia di COVID-19, che ha aggravato la disoccupazione giovanile, in particolare in Italia. Le politiche adottate per mitigare gli effetti della crisi sono state diverse nei due paesi: mentre l'Italia ha optato per il blocco dei licenziamenti e la proroga dei contratti a termine, la Germania ha implementato strumenti come il Kurzarbeit, che ha permesso una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e ha preservato numerosi posti di lavoro. Un altro tema centrale è la sfida della sovraqualificazione e della mancata valorizzazione delle competenze, particolarmente rilevante nel caso italiano. Il fenomeno dell'overeducation, ossia il possesso di qualifiche superiori rispetto a quelle richieste dal mercato del lavoro, è strettamente legato alla frammentazione e precarietà del contesto lavorativo italiano. Infine, l’elaborato propone soluzioni per affrontare queste sfide. Investire nei giovani e nelle nuove generazioni è considerato essenziale per una ripresa economica sostenibile, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Italia e il Deutscher Aufbau- und Resilienzplan (DARP) in Germania che delineano le strategie per il futuro. Tra le sfide principali per il mercato del lavoro giovanile emergono l’automazione, il lavoro flessibile e la gig economy, che richiedono politiche attive per la riqualificazione professionale e l'aggiornamento continuo delle competenze. In conclusione, l’Italia deve migliorare l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro attraverso un rafforzamento del sistema educativo e la promozione di percorsi formativi più pratici, mentre la Germania offre un esempio virtuoso di come l'educazione e il mercato del lavoro possano collaborare per ridurre la disoccupazione giovanile.
Young People and the World of Work Italy and Germany Compared
The thesis examines youth unemployment in Italy and Germany, focusing specifically on school-to-work transition policies in both countries and the impact of the COVID-19 pandemic on the youth labor market. It analyzes factors influencing the youth unemployment rate, including education, labor policies, and social phenomena such as NEETs (young people not in education, employment, or training) and the "brain drain." The study highlights the significant difference between the two systems, with Germany's dual education system emerging as an effective model for facilitating young people’s entry into the labor market. This model, which combines formal education with practical work experience, ensures that the skills acquired align with labor market demands, thus lowering the youth unemployment rate. In contrast, Italy experiences a more complex and less structured transition between education and the labor market, with a significant mismatch between the skills learned and those required by companies. Special attention is given to the effects of the COVID-19 pandemic, which exacerbated youth unemployment, particularly in Italy. The policies implemented to mitigate the crisis differed in the two countries: while Italy opted for a ban on layoffs and the extension of temporary contracts, Germany implemented measures such as Kurzarbeit (short-time work), allowing for greater flexibility in the labor market and preserving many jobs. Another central theme is the challenge of overqualification and the underutilization of skills, especially relevant in Italy. The phenomenon of overeducation, in which individuals possess qualifications that exceed labor market demands, is closely linked to the fragmentation and precarious nature of the Italian job market. Finally, the thesis proposes solutions to address these challenges. Investing in youth and future generations is seen as essential for sustainable economic recovery, with Italy’s National Recovery and Resilience Plan (PNRR) and Germany’s Deutscher Aufbau- und Resilienzplan (DARP) outlining strategies for the future. Key challenges for the youth labor market include automation, flexible working arrangements, and the gig economy, all of which call for active policies aimed at professional retraining and continuous skill development. In conclusion, Italy must improve its integration of young people into the labor market by strengthening the education system and promoting more practical training pathways, while Germany offers a virtuous example of how education and the labor market can work together to reduce youth unemployment.
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Descrizione: La tesi confronta la disoccupazione giovanile in Italia e Germania, evidenziando come il sistema duale tedesco faciliti l'inserimento nel mercato del lavoro.
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