Introduction: Allergic Rhinitis (AR) is a chronic inflammatory disease that is part of atopic conditions and has a major impact on patients' quality of life. In order to make a diagnosis of AR, it is required to perform anamnesis, physical evaluation and allergometric tests, which are useful to identify the causative antigen, so that the patient avoids exposure to it and undergoes correct treatment. According to the ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) 2019 guidelines, treatment consists of oral antihistamines, steroid nasal sprays or nasal sprays containing a combination of antihistamine and steroid. The aim of this study is the prospective evaluation of the efficacy of different treatment strategies for AR, by performing anamnesis, physical evaluation, nasal cytology, SNOT-22 score and VAS scale during the first visit (t0), the first follow-up (t1) and the second and last follow-up (t2). Methods: In this study 55 patients who undertook different treatments for AR were enrolled, from May 2022 to December 2023, both within and outside the pollen period. Specifically, 20 of them used steroid nasal spray on demand (group 1), 13 used steroid nasal spray as chronic treatment (group 2), 10 used topical treatment with combination of antihistamine and steroid (group 3), 12 used oral antihistamine (group 4). The 55 patients recruited during enrolment (t0) underwent two follow-up visits being at least 30 days apart (t1 and t2). Results: At t0, most patients presented hyperemic mucous membranes (54.5%), nasal discharge (70.9%) and presence of eosinophils on rhinocytogram (90.9%). Compared to t0, at t1 an increase in the number of patients with pinkish mucous membranes (from 29.1% to 58.2%), absence of neutrophils (from 60% to 63.3%), of eosinophils (from 9.1% to 47.3%) and of mast cells (from 63.6% to 90.9%) was registered; reduced scores were also observed for the symptoms of nasal obstruction, posterior rhinorrhoea, pain, itching and sneezing assessed by VAS scale, as for all the seven parameters of the SNOT-22 score. Between t1 and t2, the values of the parameters analysed in the entire sample remained approximately stable, showing an improvement compared to t0. The analysis of the results for each group showed no statistically significant improvement for group 1. Instead, between at t1 both group 2 and group 4 showed statistically significant improvements about three VAS scale parameters (anterior rhinorrhoea, itching and sneezing); these improvements were also recorded at t2 for group 2, not for group 4. In group 3, opposed to all other treatment groups, both at t1 and t2 statistically significant improvements were recorded, not only for three parameters of the VAS scale (anterior rhinorrhoea, itching, sneezing) but also for two parameters of the SNOT-22 score (nasal symptoms and total score). The analysis of the rhinocytogram results at t2 of the entire sample (reduced to 40 patients) showed an increase in the percentage of patients with absence of neutrophils (from 63.6% to 67.5%), of eosinophils (from 47.3% to 55.0%) and of mast cells (from 90.9% to 95.0%). Conclusions: This study proves not only the superiority (assessed by rhinocytogram, VAS scale and SNOT-22 score) of chronic treatment with topical steroids compared to the on demand use of them, but above all the superiority of antihistamine and steroid association sprays compared to topical steroids alone.
Introduzione: La rinite allergica (AR) è una malattia infiammatoria cronica che rientra nel quadro di atopia e che impatta molto sulla qualità di vita dei pazienti. Per la diagnosi di questa patologia si effettuano anamnesi, esame obiettivo e valutazioni allergometriche per individuare l’antigene causale affinché il paziente ne eviti l’esposizione e intraprenda una corretta terapia. Secondo le linee guida ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) 2019, la terapia si avvale di antistaminico orale, spray nasale cortisonico oppure spray nasale contenente l’associazione di antistaminico e cortisonico. L’obiettivo di questo studio è la valutazione prospettica dell’efficacia di differenti strategie terapeutiche per la AR, mediante anamnesi, esame obiettivo, citologia nasale e questionari SNOT-22 e VAS eseguiti durante la prima visita (t0), il primo controllo (t1) e il secondo ed ultimo controllo (t2). Materiali e Metodi: In questo studio sono stati analizzati i dati di 55 pazienti affetti da AR che hanno effettuato differenti terapie durante il periodo da maggio 2022 a dicembre 2023, sia all’interno che al di fuori del periodo pollinico. Nello specifico, 20 hanno fatto uso dello spray nasale cortisonico soltanto al bisogno (gruppo 1), 13 dello spray nasale cortisonico in cronico (gruppo 2), 10 del trattamento topico con associazione di antistaminico e cortisonico (gruppo 3), 12 di antistaminico orale (gruppo 4). I 55 pazienti reclutati durante l’arruolamento (t0) sono stati sottoposti ad un follow-up, che prevedeva due controlli a distanza di almeno 30 giorni l’uno dall’altro (t1 e t2). Risultati: Al t0 la maggior parte dei pazienti presentava mucose iperemiche (54.5%), secrezioni nasali (70.9%) e presenza di eosinofili al rinocitogramma (90.9%). Rispetto al t0, al t1 si è riscontrato un aumento di pazienti con mucose rosee (da 29.1% a 58.2%), assenza di neutrofili (da 60% a 63.3%), di eosinofili (da 9.1% a 47.3%) e di mastociti (da 63,6% a 90.9%); si sono inoltre rilevati punteggi ridotti per i sintomi ostruzione nasale, rinorrea posteriore, dolore, prurito e starnuti valutati tramite scala VAS e per tutti i sette parametri della scala SNOT-22. Tra t1 e t2 i valori dei parametri analizzati sull’intero campione si mantengono pressoché stabili, conservando un miglioramento rispetto a t0. L’analisi dei risultati di ciascun gruppo ha invece mostrato che: per il gruppo 1 non vi sono stati risultati statisticamente significativi in termini di miglioramento; per il gruppo 2 e per il gruppo 4, tra t0 e t1, vi sono stati miglioramenti statisticamente significativi per i parametri della scala VAS rinorrea anteriore, prurito e starnuti, mantenutisi tra t1 e t2 nel gruppo 2, invece persi nel gruppo 4; infine nel gruppo 3, rispetto a tutti gli altri gruppi di terapia, si sono registrati miglioramenti statisticamente significativi sia per 3 parametri della scala VAS (rinorrea anteriore, prurito, starnuti) sia per 2 parametri della scala SNOT-22 (nasal symptoms e total score), i quali migliorano sia tra t0 e t1 sia tra t1 e t2. L’analisi del rinocitogramma in t2 di tutto il campione (ridottosi a 40 pazienti) mostra un aumento delle percentuali di pazienti con assenza di neutrofili (da 63,6% a 67,5%), di eosinofili (da 47,3% a 55,0%) e di mastociti (da 90,9% a 95,0%). Conclusioni: Questo studio dimostra non solo la superiorità, alla valutazione tramite rinocitogramma e scale VAS e SNOT-22, del trattamento in cronico con i corticosteroidi topici rispetto all’uso al bisogno degli stessi, ma soprattutto la superiorità del trattamento a base di associazione tra antistaminico e cortisonico topici rispetto al solo cortisonico topico.
Qualità di vita e citologia nasale nella rinite allergica: analisi prospettica di differenti strategie terapeutiche
INSOGNA, LUCA
2023/2024
Abstract
Introduzione: La rinite allergica (AR) è una malattia infiammatoria cronica che rientra nel quadro di atopia e che impatta molto sulla qualità di vita dei pazienti. Per la diagnosi di questa patologia si effettuano anamnesi, esame obiettivo e valutazioni allergometriche per individuare l’antigene causale affinché il paziente ne eviti l’esposizione e intraprenda una corretta terapia. Secondo le linee guida ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) 2019, la terapia si avvale di antistaminico orale, spray nasale cortisonico oppure spray nasale contenente l’associazione di antistaminico e cortisonico. L’obiettivo di questo studio è la valutazione prospettica dell’efficacia di differenti strategie terapeutiche per la AR, mediante anamnesi, esame obiettivo, citologia nasale e questionari SNOT-22 e VAS eseguiti durante la prima visita (t0), il primo controllo (t1) e il secondo ed ultimo controllo (t2). Materiali e Metodi: In questo studio sono stati analizzati i dati di 55 pazienti affetti da AR che hanno effettuato differenti terapie durante il periodo da maggio 2022 a dicembre 2023, sia all’interno che al di fuori del periodo pollinico. Nello specifico, 20 hanno fatto uso dello spray nasale cortisonico soltanto al bisogno (gruppo 1), 13 dello spray nasale cortisonico in cronico (gruppo 2), 10 del trattamento topico con associazione di antistaminico e cortisonico (gruppo 3), 12 di antistaminico orale (gruppo 4). I 55 pazienti reclutati durante l’arruolamento (t0) sono stati sottoposti ad un follow-up, che prevedeva due controlli a distanza di almeno 30 giorni l’uno dall’altro (t1 e t2). Risultati: Al t0 la maggior parte dei pazienti presentava mucose iperemiche (54.5%), secrezioni nasali (70.9%) e presenza di eosinofili al rinocitogramma (90.9%). Rispetto al t0, al t1 si è riscontrato un aumento di pazienti con mucose rosee (da 29.1% a 58.2%), assenza di neutrofili (da 60% a 63.3%), di eosinofili (da 9.1% a 47.3%) e di mastociti (da 63,6% a 90.9%); si sono inoltre rilevati punteggi ridotti per i sintomi ostruzione nasale, rinorrea posteriore, dolore, prurito e starnuti valutati tramite scala VAS e per tutti i sette parametri della scala SNOT-22. Tra t1 e t2 i valori dei parametri analizzati sull’intero campione si mantengono pressoché stabili, conservando un miglioramento rispetto a t0. L’analisi dei risultati di ciascun gruppo ha invece mostrato che: per il gruppo 1 non vi sono stati risultati statisticamente significativi in termini di miglioramento; per il gruppo 2 e per il gruppo 4, tra t0 e t1, vi sono stati miglioramenti statisticamente significativi per i parametri della scala VAS rinorrea anteriore, prurito e starnuti, mantenutisi tra t1 e t2 nel gruppo 2, invece persi nel gruppo 4; infine nel gruppo 3, rispetto a tutti gli altri gruppi di terapia, si sono registrati miglioramenti statisticamente significativi sia per 3 parametri della scala VAS (rinorrea anteriore, prurito, starnuti) sia per 2 parametri della scala SNOT-22 (nasal symptoms e total score), i quali migliorano sia tra t0 e t1 sia tra t1 e t2. L’analisi del rinocitogramma in t2 di tutto il campione (ridottosi a 40 pazienti) mostra un aumento delle percentuali di pazienti con assenza di neutrofili (da 63,6% a 67,5%), di eosinofili (da 47,3% a 55,0%) e di mastociti (da 90,9% a 95,0%). Conclusioni: Questo studio dimostra non solo la superiorità, alla valutazione tramite rinocitogramma e scale VAS e SNOT-22, del trattamento in cronico con i corticosteroidi topici rispetto all’uso al bisogno degli stessi, ma soprattutto la superiorità del trattamento a base di associazione tra antistaminico e cortisonico topici rispetto al solo cortisonico topico.File | Dimensione | Formato | |
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