Chiunque abbia la capacità di osservare la realtà che lo circonda, può notare quanto questa sia pregna di differenze. Attraversando una comune metropoli dalle periferie al centro possiamo vedere le diverse tipologie di abitazioni, più lussuose o più degradate, la struttura e la sicurezza dei quartieri, le file davanti alle mense dei senza fissa dimora e quelle davanti alle famose boutique. Allo stesso modo il viaggiatore, anche non dei più esperti, nota subito la sproporzione disarmante tra i medicinali a disposizione di un bambino europeo e di uno nato in un villaggio africano. Dopo una lunga serie di viaggi, fatta esperienza del più vasto numero di realtà possibili, il nostro viaggiatore sarebbe in grado di dividere il mondo in due categorie: Paesi in cui mediamente gli individui hanno accesso ad abitazioni dignitose e sicure, godono di buona salute e possono facilmente curarsi, sono liberi di seguire le proprie inclinazioni e realizzarsi appieno in ambito lavorativo, ovvero i paesi ricchi; mentre dall'altra vi sono cittadini che non hanno accesso a cure mediche, spesso senza educazione, vivono in abitazioni insicure e malsane, con una speranza di vita breve, ovvero i paesi poveri. Tuttavia facessimo percorrere la stessa strada ad un altro viaggiatore quasi sicuramente sarebbe colpito da altri aspetti; potrebbe, cioè, osservare altri caratteri che differenzino due individui che vivono in due paesi diversi e potrebbe cogliere la loro soddisfazione o la loro felicità secondo parametri diversi. Già uno studente al primo anno di un percorso economico potrebbe accorgersi della presenza di un problema: non possiamo misurare le differenze medie tra individui di due paesi se non scegliamo dei parametri oggettivi di osservazione. Ipotizziamo per ora che la felicità degli individui sia un parametro facilmente e univocamente misurabile e che sia da tutti unanimemente considerato il parametro rilevante nelle differenza. Potremmo osservare rilevanti dislivelli di questa felicità anche all'interno dello stesso Paese. Ciò di cui necessitiamo è quindi un apparato teorico coerente e il più possibile rilevante nell'osservazione della realtà, che ci consenta di comprendere perché si siano originate queste disuguaglianze e come possano essere ridotte.

Alla ricerca della crescita economica nei paesi del Sud del Mondo

FUSARO, FEDERICA
2015/2016

Abstract

Chiunque abbia la capacità di osservare la realtà che lo circonda, può notare quanto questa sia pregna di differenze. Attraversando una comune metropoli dalle periferie al centro possiamo vedere le diverse tipologie di abitazioni, più lussuose o più degradate, la struttura e la sicurezza dei quartieri, le file davanti alle mense dei senza fissa dimora e quelle davanti alle famose boutique. Allo stesso modo il viaggiatore, anche non dei più esperti, nota subito la sproporzione disarmante tra i medicinali a disposizione di un bambino europeo e di uno nato in un villaggio africano. Dopo una lunga serie di viaggi, fatta esperienza del più vasto numero di realtà possibili, il nostro viaggiatore sarebbe in grado di dividere il mondo in due categorie: Paesi in cui mediamente gli individui hanno accesso ad abitazioni dignitose e sicure, godono di buona salute e possono facilmente curarsi, sono liberi di seguire le proprie inclinazioni e realizzarsi appieno in ambito lavorativo, ovvero i paesi ricchi; mentre dall'altra vi sono cittadini che non hanno accesso a cure mediche, spesso senza educazione, vivono in abitazioni insicure e malsane, con una speranza di vita breve, ovvero i paesi poveri. Tuttavia facessimo percorrere la stessa strada ad un altro viaggiatore quasi sicuramente sarebbe colpito da altri aspetti; potrebbe, cioè, osservare altri caratteri che differenzino due individui che vivono in due paesi diversi e potrebbe cogliere la loro soddisfazione o la loro felicità secondo parametri diversi. Già uno studente al primo anno di un percorso economico potrebbe accorgersi della presenza di un problema: non possiamo misurare le differenze medie tra individui di due paesi se non scegliamo dei parametri oggettivi di osservazione. Ipotizziamo per ora che la felicità degli individui sia un parametro facilmente e univocamente misurabile e che sia da tutti unanimemente considerato il parametro rilevante nelle differenza. Potremmo osservare rilevanti dislivelli di questa felicità anche all'interno dello stesso Paese. Ciò di cui necessitiamo è quindi un apparato teorico coerente e il più possibile rilevante nell'osservazione della realtà, che ci consenta di comprendere perché si siano originate queste disuguaglianze e come possano essere ridotte.
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