Il lavoro ha lo scopo di strutturare un'ipotesi circa le possibili cause di una predisposizione al divenire vittime di maltrattamento intrafamiliare. Argomento centrale sarà il concetto di trasmissione transgenerazionale, ovvero la trasmissione da una generazione a quella successiva di aspetti non facilmente elaborabili; si tratta in questo caso del rimosso femminile, ciò che una madre non vuole 'vedere' o che è abituata a normalizzare, inducendo inconsciamente la figlia a rispettarlo e a perseguirlo. Tale concetto può essere letto all'interno di un ambito familiare disfunzionale, dove una madre vittima di violenza da parte del partner trasmetterà inconsapevolmente atteggiamenti di sottomissione alla figlia, predisponendola al ruolo di vittima. Per fornire un quadro più completo rispetto all'argomento trattato, nel primo capitolo si tratterà il tema della violenza di genere e nello specifico della violenza domestica, proponendo in seguito un possibile identikit della figura del maltrattante e della vittima, spesso dipendente affettiva. Il secondo capitolo introduce le teorie più note rispetto alla dinamica relazionale che caratterizza i rapporti maltrattante-maltrattato, approfondendo da un punto di vista psicoanalitico il rapporto tra il narcisista perverso e la dipendente affettiva, attraverso autori quali Khan, Kohut e Winnicott. Queste patologie sono più frequenti in queste coppie ed esprimono le dinamiche relazionali che tratterò nel quarto capitolo dedicato al caso clinico. Il terzo capitolo contiene l'argomento centrale della tesi, la trasmissione transgenerazionale, approfondendo soprattutto la relazione madre-figlia, a prescindere dall'ambito violento, per individuare possibili fattori di rischio circa lo sviluppo di una dipendenza affettiva. Nel quarto e ultimo capitolo verrà presentato il caso clinico, una film spagnolo di Bollain, che si intitola ¿Ti dò i miei occhi¿. È la storia di una moglie, Pilar, con un marito violento, Antonio, genitori del piccolo Juan. I protagonisti e la loro storia rispecchiano il tema e le teorie trattate nella tesi. Oltre alla coppia è presente la figura materna di Pilar, a sua volta maltrattata, che attraverso i comportamenti manifesta il desiderio che la figlia si adegui alle sue stesse scelte. Gli atteggiamenti comportamentali della madre rendono evidente la normalizzazione della violenza e la rimozione circa possibili sofferenze vissute sia da lei che dalla famiglia stessa. Pilar attuerà un processo di disidentificazione rispetto alle credenze del passato e un'interruzione della trasmissione, evidente dalle scelte comportamentali di entrambe. Importante è la considerazione della possibilità di interrompere il ciclo di violenza e intraprendere un nuovo percorso della propria vita, grazie al sostegno e all'empatia di altre donne.
La violenza sulla donna: trasmissione transgenerazionale del non pensato e non detto
LA TORRE, ELENA
2015/2016
Abstract
Il lavoro ha lo scopo di strutturare un'ipotesi circa le possibili cause di una predisposizione al divenire vittime di maltrattamento intrafamiliare. Argomento centrale sarà il concetto di trasmissione transgenerazionale, ovvero la trasmissione da una generazione a quella successiva di aspetti non facilmente elaborabili; si tratta in questo caso del rimosso femminile, ciò che una madre non vuole 'vedere' o che è abituata a normalizzare, inducendo inconsciamente la figlia a rispettarlo e a perseguirlo. Tale concetto può essere letto all'interno di un ambito familiare disfunzionale, dove una madre vittima di violenza da parte del partner trasmetterà inconsapevolmente atteggiamenti di sottomissione alla figlia, predisponendola al ruolo di vittima. Per fornire un quadro più completo rispetto all'argomento trattato, nel primo capitolo si tratterà il tema della violenza di genere e nello specifico della violenza domestica, proponendo in seguito un possibile identikit della figura del maltrattante e della vittima, spesso dipendente affettiva. Il secondo capitolo introduce le teorie più note rispetto alla dinamica relazionale che caratterizza i rapporti maltrattante-maltrattato, approfondendo da un punto di vista psicoanalitico il rapporto tra il narcisista perverso e la dipendente affettiva, attraverso autori quali Khan, Kohut e Winnicott. Queste patologie sono più frequenti in queste coppie ed esprimono le dinamiche relazionali che tratterò nel quarto capitolo dedicato al caso clinico. Il terzo capitolo contiene l'argomento centrale della tesi, la trasmissione transgenerazionale, approfondendo soprattutto la relazione madre-figlia, a prescindere dall'ambito violento, per individuare possibili fattori di rischio circa lo sviluppo di una dipendenza affettiva. Nel quarto e ultimo capitolo verrà presentato il caso clinico, una film spagnolo di Bollain, che si intitola ¿Ti dò i miei occhi¿. È la storia di una moglie, Pilar, con un marito violento, Antonio, genitori del piccolo Juan. I protagonisti e la loro storia rispecchiano il tema e le teorie trattate nella tesi. Oltre alla coppia è presente la figura materna di Pilar, a sua volta maltrattata, che attraverso i comportamenti manifesta il desiderio che la figlia si adegui alle sue stesse scelte. Gli atteggiamenti comportamentali della madre rendono evidente la normalizzazione della violenza e la rimozione circa possibili sofferenze vissute sia da lei che dalla famiglia stessa. Pilar attuerà un processo di disidentificazione rispetto alle credenze del passato e un'interruzione della trasmissione, evidente dalle scelte comportamentali di entrambe. Importante è la considerazione della possibilità di interrompere il ciclo di violenza e intraprendere un nuovo percorso della propria vita, grazie al sostegno e all'empatia di altre donne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/21078