Uno degli aspetti fondamentali della cognizione sociale riguarda la capacità degli esseri umani di capire e percepire le intenzioni e gli scopi altrui. In questo senso, il movimento del corpo risulta essere particolarmente informativo. É possibile predire il corso di un'azione e riconoscere l'intenzione che ne è alla base a partire dall'analisi visiva del movimento? E ancora, quali altre informazioni possiamo ricavare dall'analisi cinematica del movimento? Questo lavoro risponde affermativamente a questi interrogativi facendo riferimento a ricerche sull'analisi visiva del movimento e a studi cinematici. Scopriamo così che anche nella sola condizione point-light, benchè l'informazione sia fortenmente impoverita, l'osservatore è in grado di riconoscere il movimento, di identificare il genere e l'identità del soggetto osservato, di inferire le emozioni connesse al gesto, di predire il tipo di azione che verrà compiuta e di discriminare l'intenzione che ne è alla base. Gli studi cinematici indagati dimostrano inoltre come esista una stretta correlazione tra i parametri cinematici e il contesto sociale, sia esso cooperativo o competitivo: la pianificazione e l'esecuzione di un'azione finalizzata a un obiettivo risultano infatti fortemente influenzate dall'intenzione del soggetto con cui si interagisce. Da qui, emerge dunque come la conoscenza delle intenzioni altrui, che direttamente non vediamo ma che siamo in grado di percepire e di predire, sia un aspetto fondamentale per la comprensione del comportamento umano, essendo l'uomo un essere sociale.

Dall'azione all'intenzione

TARABBIA, MARTA
2011/2012

Abstract

Uno degli aspetti fondamentali della cognizione sociale riguarda la capacità degli esseri umani di capire e percepire le intenzioni e gli scopi altrui. In questo senso, il movimento del corpo risulta essere particolarmente informativo. É possibile predire il corso di un'azione e riconoscere l'intenzione che ne è alla base a partire dall'analisi visiva del movimento? E ancora, quali altre informazioni possiamo ricavare dall'analisi cinematica del movimento? Questo lavoro risponde affermativamente a questi interrogativi facendo riferimento a ricerche sull'analisi visiva del movimento e a studi cinematici. Scopriamo così che anche nella sola condizione point-light, benchè l'informazione sia fortenmente impoverita, l'osservatore è in grado di riconoscere il movimento, di identificare il genere e l'identità del soggetto osservato, di inferire le emozioni connesse al gesto, di predire il tipo di azione che verrà compiuta e di discriminare l'intenzione che ne è alla base. Gli studi cinematici indagati dimostrano inoltre come esista una stretta correlazione tra i parametri cinematici e il contesto sociale, sia esso cooperativo o competitivo: la pianificazione e l'esecuzione di un'azione finalizzata a un obiettivo risultano infatti fortemente influenzate dall'intenzione del soggetto con cui si interagisce. Da qui, emerge dunque come la conoscenza delle intenzioni altrui, che direttamente non vediamo ma che siamo in grado di percepire e di predire, sia un aspetto fondamentale per la comprensione del comportamento umano, essendo l'uomo un essere sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/20880