Recent neuroimaging research and discovery of the existence and role of specific brain structures for imitation as mirror neurons, had confirmed the role of imitation in rehabilitative practices. These research had also enabled the development of new rehabilitation techniques based on their experimental evidences. Examples of this trend are both the Action Observation Therapy mainly used for motor rehabilitation and IMITATE (Intensive Mouth Imitation and Talking for Aphasia Therapeutic Effect), an intensive training for aphasia rehabilitation. This thesis is focused on the analysis of results obtained on six patients severely affected from aphasia after the training IMITAF (the Italian version of IMITATE) a customizable software designed to be easy to use from naïve subjects . Customization, computerization and self-administration are the needed features of modern rehabilitation, as underlined by the Italian Institute of Health (ISS) as key factors to provide effective tools to rehabilitation facilities to treat the growing number of aphasic patients resulting from a significant increase in post-injury (trauma or stroke ) survival. The results obtained show an improvement, statistically significant, of all parameters measured at the end of the treatment (lasted only 6 weeks) in all patients compared to pre-training measurements.
Le recenti ricerche di neuroimaging e la scoperta dell'esistenza e del ruolo di strutture cerebrali specifiche per l'imitazione come i neuroni specchio, se da una parte hanno confermato il ruolo dell'imitazione stessa nella prassi riabilitativa, dall'altra sono stati fattori abilitanti per lo sviluppo di nuove tecniche riabilitative basate sulle evidenze sperimentali. Ne sono un esempio sia l'Action Observation Therapy utilizzata prevalantemente per la riabilitazione motoria che IMITATE (Intensive Mouth Imitation and Talking for Aphasia Therapeutic Effect), un training intensivo per la riabilitazione dell'afasia. Questa tesi è focalizzata proprio sull'analisi dei risultati ottenuti dall'utilizzo della versione italiana IMITAF su sei pazienti afasici gravi. Questo approccio riabilitativo riprende le caratteristiche di personalizzazione, computerizzazione e auto somministrazione necessarie ad un trattamento riabilitativo moderno e già sottolineate dallo stesso Istituto Superiore di Sanità come fattori chiave per fornire alle strutture di riabilitazione strumenti efficaci a trattare il crescente numero di pazienti afasici risultanti da un significativo aumento della sopravvivenza post-lesione sia essa provocata da trauma o da ictus. I risultati ottenuti mostrano un miglioramento statisticamante significativo di tutti i parametri misurati alla fine del trattamento ( di sole 6 settimane) in tutti i pazienti rispetto alle misurazioni pre-training.
Approccio individualizzato per trattamento afasia
CASTAGNERI, ANNA
2015/2016
Abstract
Le recenti ricerche di neuroimaging e la scoperta dell'esistenza e del ruolo di strutture cerebrali specifiche per l'imitazione come i neuroni specchio, se da una parte hanno confermato il ruolo dell'imitazione stessa nella prassi riabilitativa, dall'altra sono stati fattori abilitanti per lo sviluppo di nuove tecniche riabilitative basate sulle evidenze sperimentali. Ne sono un esempio sia l'Action Observation Therapy utilizzata prevalantemente per la riabilitazione motoria che IMITATE (Intensive Mouth Imitation and Talking for Aphasia Therapeutic Effect), un training intensivo per la riabilitazione dell'afasia. Questa tesi è focalizzata proprio sull'analisi dei risultati ottenuti dall'utilizzo della versione italiana IMITAF su sei pazienti afasici gravi. Questo approccio riabilitativo riprende le caratteristiche di personalizzazione, computerizzazione e auto somministrazione necessarie ad un trattamento riabilitativo moderno e già sottolineate dallo stesso Istituto Superiore di Sanità come fattori chiave per fornire alle strutture di riabilitazione strumenti efficaci a trattare il crescente numero di pazienti afasici risultanti da un significativo aumento della sopravvivenza post-lesione sia essa provocata da trauma o da ictus. I risultati ottenuti mostrano un miglioramento statisticamante significativo di tutti i parametri misurati alla fine del trattamento ( di sole 6 settimane) in tutti i pazienti rispetto alle misurazioni pre-training.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
706691_tesiannacastagneri-706691-definitiva.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
353.5 kB
Formato
Adobe PDF
|
353.5 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/20759