INTRODUCTION: Immune thrombocytopenia is an acquired autoimmune disease characterised by isolated thrombocytopenia (PLTS <100,000/mm3) due to increased destruction by antibodies directed against platelet antigens and/or suppression of plateletopoiesis. It may be transient, persistent or chronic. In paediatric age it is the most frequent cause of thrombocytopenia. OBJECTIVE: immunophenotypic characterisation of RTE T lymphocytes (CD4+CD45RA+CD31+), Memory T lymphocytes (CD4+CD45R0+), B Switch lymphocytes (CD27+IgM-IgD-) and Transitional B lymphocytes (CD38++IgM++) in a paediatric population affected by ITP, in order to identify whether quantitative alterations of these lymphocyte subpopulations may constitute determinant factors in the pathogenesis. MATERIALS AND METHODS: 57 paediatric patients were enrolled, 39 with acute ITP, 18 with chronic ITP. Cytofluorimetric analysis was conducted with a FACS Canto II cytofluorometer and FACSDiva software. The values of the T lymphocyte subpopulations are expressed as percentages of the total CD4+ lymphocytes, those of the RTEs as percentages of the total T naïve lymphocytes, and those of the B lymphocyte subpopulations as percentages of the total CD19+ B lymphocytes; they were then compared with reference values for age. In order to study homogeneous groups in terms of immunophenotype, the sample was divided into the 0-5 years, >5 years age groups. Correlations between the lymphocyte subpopulations with clinical variables such as sex, age, pubertal stage, anamnestic data of recent infection and disease evolution were assessed with Chi-square test (p < 0.05). RESULTS: Abnormalities in the homeostatic proliferation of RTE T lymphocytes and their involvement in the early stages of disease were revealed. A statistically significant association was shown between sex and regularity of RTE values, with above-range values especially among males. Memory T lymphocytes were above range in one third of the patients and a statistically significant association was found between age (≤/> 5 years) and regularity of values (in range, out of range). More than half of the patients showed lower than baseline B Switch lymphocyte values, especially among children aged >5 years, with a statistically significant association between age and regularity of Switch values, both in the total sample and in the subgroup of acute healed patients. This confirms that children aged >5 years are more likely to have out-of-range Switch values and that younger children (≤5 years) are more likely to experience disease resolution. Among the acute healed, the association between anamnestic data of recent infection and regularity of Switch values is statistically significant, suggesting that the alteration of B-lymphocyte Switch values is strongly dependent on an external cause such as an infection. For the first time, it has been shown that the quantitative deficit in this lymphocyte subpopulation may be a predictive factor for disease resolution. No associations were identified between Transitional levels and the variables of disease evolution, sex, age, pubertal stage and anamnestic data of recent infection. DISCUSSION: As the pathogenetic mechanisms between adults and children are different, studies on larger paediatric samples will be needed to confirm the alterations in these lymphocyte subpopulations and to understand whether these may be predictive factors for early resolution or chronic disease, predictors of response to different treatment options.
INTRODUZIONE: La Trombocitopenia Immune è una malattia autoimmune acquisita caratterizzata da piastrinopenia isolata (PLTS <100.000/mm3), dovuta ad aumentata distruzione da parte di anticorpi diretti contro antigeni piastrinici e/o soppressione della piastrinopoiesi. Può essere di nuova insorgenza, persistente o cronica. In età pediatrica è la più frequente causa di piastrinopenia. OBIETTIVO: Caratterizzare immunofenotipicamente i linfociti T RTE (CD4+CD45RA+CD31+), i linfociti T Memory (CD 4+CD45R0+), i linfociti B Switch (CD27+IgM-IgD-) e i linfociti B Transitional (CD38++IgM++) in una popolazione pediatrica affetta da ITP, al fine di identificare se alterazioni quantitative di queste sottopopolazioni linfocitarie possano costituire fattori determinanti nella patogenesi. MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 57 pazienti pediatrici, 39 con ITP acuta, 18 con ITP cronica. L’analisi citofluorimetrica è stata condotta con citofluorimetro FACS Canto II e software FACSDiva. I valori delle sottopopolazioni T linfocitarie sono espressi come percentuali sul totale dei linfociti CD4+, quelli degli RTE sul totale dei linfociti T naïve e quelli delle sottopopolazioni linfocitarie B sul totale dei linfociti B CD19+; sono stati poi confrontati con i valori di riferimento per età. Per studiare gruppi omogenei dal punto di vista dell’immunofenotipo, il campione è stato suddiviso nelle fasce 0-5 anni, >5 anni. Sono state valutate con test del Chi-quadrato (p <0,05) le correlazioni tra le sottopopolazioni linfocitarie con variabili cliniche quali sesso, età, stadio puberale, dato anamnestico di infezione recente ed evoluzione della malattia. RISULTATI: Sono emerse anomalie nella proliferazione omeostatica dei linfociti T RTE e un loro coinvolgimento nelle fasi iniziali di malattia. E’ stata evidenziata un’associazione statisticamente significativa tra sesso e regolarità dei valori RTE, con valori sopra range soprattutto tra i maschi. I linfociti T Memory sono risultati sopra range in un terzo dei pazienti ed è stata riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra età (≤/> 5 anni) e regolarità dei valori (in range, fuori range). Oltre la metà dei pazienti mostra valori di linfociti B Switch inferiori a quelli di riferimento, soprattutto tra i bambini con età >5 anni, con associazione statisticamente significativa tra età e regolarità dei valori degli Switch, sia sul campione totale che nel sottogruppo degli acuti guariti. Ciò conferma che i bambini di età >5 anni presentano più frequentemente valori di Switch fuori range e che i più piccoli (≤5 anni) vanno più facilmente incontro a risoluzione di malattia. Tra gli acuti guariti l’associazione tra dato anamnestico di infezione recente e regolarità dei valori degli Switch è statisticamente significativa, suggerendo che l’alterazione dei valori dei linfociti B Switch sia fortemente dipendente da una causa esterna quale un’infezione. Per la prima volta è stato dimostrato che il deficit quantitativo a carico di questa sottopopolazione linfocitaria può costituire un fattore predittivo di risoluzione della malattia. Non sono state identificate associazioni tra i livelli di Transitional e le variabili di evoluzione della malattia, sesso, età, stadio puberale e dato anamnestico di infezione recente. DISCUSSIONE: Poiché i meccanismi patogenetici tra adulti e bambini sono differenti, serviranno studi su campioni pediatrici più ampi per confermare le alterazioni a carico di queste sottopopolazioni linfocitarie e capire se queste possano costituire fattori predittivi di risoluzione precoce o di cronicizzazione di malattia, fattori predittivi di risposta alle diverse opzioni terapeutiche.
Immunofenotipo T e B linfocitario e Trombocitopenia Immune in età pediatrica
LANZA, MARCO
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: La Trombocitopenia Immune è una malattia autoimmune acquisita caratterizzata da piastrinopenia isolata (PLTS <100.000/mm3), dovuta ad aumentata distruzione da parte di anticorpi diretti contro antigeni piastrinici e/o soppressione della piastrinopoiesi. Può essere di nuova insorgenza, persistente o cronica. In età pediatrica è la più frequente causa di piastrinopenia. OBIETTIVO: Caratterizzare immunofenotipicamente i linfociti T RTE (CD4+CD45RA+CD31+), i linfociti T Memory (CD 4+CD45R0+), i linfociti B Switch (CD27+IgM-IgD-) e i linfociti B Transitional (CD38++IgM++) in una popolazione pediatrica affetta da ITP, al fine di identificare se alterazioni quantitative di queste sottopopolazioni linfocitarie possano costituire fattori determinanti nella patogenesi. MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 57 pazienti pediatrici, 39 con ITP acuta, 18 con ITP cronica. L’analisi citofluorimetrica è stata condotta con citofluorimetro FACS Canto II e software FACSDiva. I valori delle sottopopolazioni T linfocitarie sono espressi come percentuali sul totale dei linfociti CD4+, quelli degli RTE sul totale dei linfociti T naïve e quelli delle sottopopolazioni linfocitarie B sul totale dei linfociti B CD19+; sono stati poi confrontati con i valori di riferimento per età. Per studiare gruppi omogenei dal punto di vista dell’immunofenotipo, il campione è stato suddiviso nelle fasce 0-5 anni, >5 anni. Sono state valutate con test del Chi-quadrato (p <0,05) le correlazioni tra le sottopopolazioni linfocitarie con variabili cliniche quali sesso, età, stadio puberale, dato anamnestico di infezione recente ed evoluzione della malattia. RISULTATI: Sono emerse anomalie nella proliferazione omeostatica dei linfociti T RTE e un loro coinvolgimento nelle fasi iniziali di malattia. E’ stata evidenziata un’associazione statisticamente significativa tra sesso e regolarità dei valori RTE, con valori sopra range soprattutto tra i maschi. I linfociti T Memory sono risultati sopra range in un terzo dei pazienti ed è stata riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra età (≤/> 5 anni) e regolarità dei valori (in range, fuori range). Oltre la metà dei pazienti mostra valori di linfociti B Switch inferiori a quelli di riferimento, soprattutto tra i bambini con età >5 anni, con associazione statisticamente significativa tra età e regolarità dei valori degli Switch, sia sul campione totale che nel sottogruppo degli acuti guariti. Ciò conferma che i bambini di età >5 anni presentano più frequentemente valori di Switch fuori range e che i più piccoli (≤5 anni) vanno più facilmente incontro a risoluzione di malattia. Tra gli acuti guariti l’associazione tra dato anamnestico di infezione recente e regolarità dei valori degli Switch è statisticamente significativa, suggerendo che l’alterazione dei valori dei linfociti B Switch sia fortemente dipendente da una causa esterna quale un’infezione. Per la prima volta è stato dimostrato che il deficit quantitativo a carico di questa sottopopolazione linfocitaria può costituire un fattore predittivo di risoluzione della malattia. Non sono state identificate associazioni tra i livelli di Transitional e le variabili di evoluzione della malattia, sesso, età, stadio puberale e dato anamnestico di infezione recente. DISCUSSIONE: Poiché i meccanismi patogenetici tra adulti e bambini sono differenti, serviranno studi su campioni pediatrici più ampi per confermare le alterazioni a carico di queste sottopopolazioni linfocitarie e capire se queste possano costituire fattori predittivi di risoluzione precoce o di cronicizzazione di malattia, fattori predittivi di risposta alle diverse opzioni terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: IMMUNOFENOTIPO T E B LINFOCITARIO
E TROMBOCITOPENIA IMMUNE IN ETA' PEDIATRICA
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