Le biomassa utilizzata negli impianti cogenerativi alimentati a cippato deve essere sostenibili sia dal punto di vista economico che da quello energetico-ambientale, ciò si concretizza in un approvvigionamento di materiale a corto raggio. In questo modo però vi sono variazioni legate alla stagionalità ed al quantitativo delle produzioni disponibili. Per tale ragione è necessario unire differenti biomasse in percentuali diverse al fine di ottenere una miscela ad elevato ed omogeneo contenuto energetico. La sperimentazione è stata svolta presso l'impianto della società Allasia Plant, sito a Cavallermaggiore (Cn) ed in una durata di 3 anni, le singole utilizzate sono state testate ognuna per circa sei mesi. I materiali oggetto di indagine sono stati: residui di utilizzazione di pioppeti, biomassa prodotta da piantagioni dedicate, residui di utilizzazioni forestali, scarti di segherie e residui di potature agricole e del verde urbano. Per ogni miscela sono stati analizzati in prima fase i principali parametri qualitativi (tipologia di materiale, pezzatura, umidità in ingresso, ceneri residue) e quantitativi (tonnellate in ingresso in caldaia e composizione percentuale) e successivamente le rese energetiche, le emissioni in inquinanti, le ore di fermo impianto e le produzioni di ceneri. Dal confronto di tali valori è emersa una evidente correlazione fra il diametro del materiale sminuzzato e le performances tecniche ed ambientali ottenute dalle miscele.

Analisi delle caratteristiche quali-quantitative dei mix di cippato utilizzati per l'alimentazione di un impianto a biomassa da 1 MW elettrico.

CRESCENZO, VALERIO
2015/2016

Abstract

Le biomassa utilizzata negli impianti cogenerativi alimentati a cippato deve essere sostenibili sia dal punto di vista economico che da quello energetico-ambientale, ciò si concretizza in un approvvigionamento di materiale a corto raggio. In questo modo però vi sono variazioni legate alla stagionalità ed al quantitativo delle produzioni disponibili. Per tale ragione è necessario unire differenti biomasse in percentuali diverse al fine di ottenere una miscela ad elevato ed omogeneo contenuto energetico. La sperimentazione è stata svolta presso l'impianto della società Allasia Plant, sito a Cavallermaggiore (Cn) ed in una durata di 3 anni, le singole utilizzate sono state testate ognuna per circa sei mesi. I materiali oggetto di indagine sono stati: residui di utilizzazione di pioppeti, biomassa prodotta da piantagioni dedicate, residui di utilizzazioni forestali, scarti di segherie e residui di potature agricole e del verde urbano. Per ogni miscela sono stati analizzati in prima fase i principali parametri qualitativi (tipologia di materiale, pezzatura, umidità in ingresso, ceneri residue) e quantitativi (tonnellate in ingresso in caldaia e composizione percentuale) e successivamente le rese energetiche, le emissioni in inquinanti, le ore di fermo impianto e le produzioni di ceneri. Dal confronto di tali valori è emersa una evidente correlazione fra il diametro del materiale sminuzzato e le performances tecniche ed ambientali ottenute dalle miscele.
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