Le informazioni nutrizionali sono diventate sempre più diffuse sulle confezioni degli alimenti in Europa. Ma i consumatori vi prestano realmente attenzione e le capiscono? Soprattutto, sono in grado di utilizzare queste informazioni per prendere decisioni più salutari mentre fanno la spesa? Per studiare il problema è nato nell'Agosto del 2008 il Consorzio FLABEL: Food Labelling to Advance Better Education for Life, conclusosi nel Luglio 2011 e finanziato all'interno del European Commission's 7th Framework Programme. Coordinato dall'European Food Information Council, ne fanno parte accademie di esperti in economia, marketing, nutrizione e psicologia, due delle più importanti organizzazioni di venditori al dettaglio, organizzazioni no-profit di consumatori e una rappresentanza delle piccole e medie industrie (SME's) nella produzione di cibo e bevande. Gli obiettivi strategici del consorzio sono quelli di: determinare come le informazioni nutrizionali possano avere effetti sulle scelte alimentari e sulle abitudini dei consumatori, sviluppando e applicando una cornice interpretativa riguardante l'etichettatura e gli altri fattori che influenzano queste scelte; procurare le basi scientifiche per l'uso delle etichettature includendo i principi per valutare l'impatto dei differenti schemi nutrizionali. Nel novembre 2011, i risultati del progetto Flabel sono stati discussi con operatori importanti ad un workshop di consenso a Bruxelles. Fra le tante conclusioni, venne convenuto che l'etichettatura nutrizionale va considerata in un contesto più ampio. I risultati di questo progetto hanno mostrato come la motivazione è un importante elemento motore nell'uso dell'etichetta. Come tale, piuttosto che concentrarsi unicamente sull'etichetta stessa, la politica di interventi dovrebbe considerare come l'etichetta nutrizionale risalti nell'"immagine più ampia" dell'educazione nutrizionale e della motivazione salutare. Secondariamente, fedeltà ai principi e familiarità giocano un ruolo più importante di qualsiasi particolare formato di etichetta nel successo dell'etichettatura nutrizionale. Ciò vuol dire che linee guida standardizzate nell'uso dell'etichettatura nutrizionale potrebbero migliorare le scelte da parte del consumatore. In particolare, i dati Flabel indicano che l'uso di informazioni nutrizionali sulla parte anteriore dell'imballo dovrebbe essere un'opzione più efficace. Infine, è stato riconosciuto fra gli operatori più importanti che l'uso dell'etichettatura nutrizionale può agire da importante incentivo per la riformulazione e l'innovazione dei prodotti. Molti fabbricanti si sforzeranno di sviluppare cibi con un profilo nutrizionale più salutare per poter inserire certi "loghi della salute" sui loro prodotti. Questa conseguenza è positiva in particolar modo per il fatto che è stato dimostrato che una più salutare selezione di prodotti promuove una scelta di prodotti salutari fra i consumatori.

Il progetto FLABEL: Food Labelling to Advance Better Education for Life

CAVESTRO, ALICE
2011/2012

Abstract

Le informazioni nutrizionali sono diventate sempre più diffuse sulle confezioni degli alimenti in Europa. Ma i consumatori vi prestano realmente attenzione e le capiscono? Soprattutto, sono in grado di utilizzare queste informazioni per prendere decisioni più salutari mentre fanno la spesa? Per studiare il problema è nato nell'Agosto del 2008 il Consorzio FLABEL: Food Labelling to Advance Better Education for Life, conclusosi nel Luglio 2011 e finanziato all'interno del European Commission's 7th Framework Programme. Coordinato dall'European Food Information Council, ne fanno parte accademie di esperti in economia, marketing, nutrizione e psicologia, due delle più importanti organizzazioni di venditori al dettaglio, organizzazioni no-profit di consumatori e una rappresentanza delle piccole e medie industrie (SME's) nella produzione di cibo e bevande. Gli obiettivi strategici del consorzio sono quelli di: determinare come le informazioni nutrizionali possano avere effetti sulle scelte alimentari e sulle abitudini dei consumatori, sviluppando e applicando una cornice interpretativa riguardante l'etichettatura e gli altri fattori che influenzano queste scelte; procurare le basi scientifiche per l'uso delle etichettature includendo i principi per valutare l'impatto dei differenti schemi nutrizionali. Nel novembre 2011, i risultati del progetto Flabel sono stati discussi con operatori importanti ad un workshop di consenso a Bruxelles. Fra le tante conclusioni, venne convenuto che l'etichettatura nutrizionale va considerata in un contesto più ampio. I risultati di questo progetto hanno mostrato come la motivazione è un importante elemento motore nell'uso dell'etichetta. Come tale, piuttosto che concentrarsi unicamente sull'etichetta stessa, la politica di interventi dovrebbe considerare come l'etichetta nutrizionale risalti nell'"immagine più ampia" dell'educazione nutrizionale e della motivazione salutare. Secondariamente, fedeltà ai principi e familiarità giocano un ruolo più importante di qualsiasi particolare formato di etichetta nel successo dell'etichettatura nutrizionale. Ciò vuol dire che linee guida standardizzate nell'uso dell'etichettatura nutrizionale potrebbero migliorare le scelte da parte del consumatore. In particolare, i dati Flabel indicano che l'uso di informazioni nutrizionali sulla parte anteriore dell'imballo dovrebbe essere un'opzione più efficace. Infine, è stato riconosciuto fra gli operatori più importanti che l'uso dell'etichettatura nutrizionale può agire da importante incentivo per la riformulazione e l'innovazione dei prodotti. Molti fabbricanti si sforzeranno di sviluppare cibi con un profilo nutrizionale più salutare per poter inserire certi "loghi della salute" sui loro prodotti. Questa conseguenza è positiva in particolar modo per il fatto che è stato dimostrato che una più salutare selezione di prodotti promuove una scelta di prodotti salutari fra i consumatori.
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