In questa trattazione è di mio interesse indagare e descrivere, anche attraverso un'osservazione partecipata, la vita all'interno del contemporaneo quartiere a luci rosse GB Road di Delhi, il più esteso della capitale ed il quinto in India. Per comprendere questo mondo unico, estremamente chiuso e degradato, mi sono servita: dell'interviste dirette alle prostitute che ne fanno parte; dell'esperienza delle fondatrici dell'ONG "Kat Katha", attiva sul campo a favore della maturazione indipendente delle prostitute attraverso progetti di responsabilizzazione quali "Maitri meals"; all'incontro con Mayank Austen Soofi, giornalista, blogger e scrittore, autore del resoconto romanzato "Nobody Can Love You More" riguardante la sua esperienza a GB Road; ai racconti imbarazzati e confusi di coetanei che hanno visitato i bordelli in veste di clienti. L'obiettivo è quello di descrivere l'ambiente in cui le prostitute di GB Road vivono, cercando di far luce sulla vita del quartiere situato nel cuore pulsante di Nuova Delhi, caratterizzato da dinamiche e abitudini particolari rispetto a quelle presenti nel resto della città. Perciò è necessario contestualizzare e descrivere il mutamento che l'epiteto "prostituta" ha subito nel corso dei secoli, soffermandosi sulla nascita del bordello come nuovo spazio urbano. Il primo capitolo della trattazione è interamente dedicato al ruolo della prostituta e del quartiere a luci rosse dal punto di vista storico e legislativo, in modo da contestualizzare il tema affrontato nel secondo capitolo. Quest'ultimo si concentra sulla descrizione di GB Road, dei suoi koṭhā, bordelli, dei diversi attori che agiscono al suo interno, con particolare attenzione alle donne impegnate con l'ONG "Kat Katha" nel progetto Maitri Meals". La trattazione si conclude presentando le cause del declino del quartiere e la sua unicità rispetto agli altri luoghi della città in cui è presente il fenomeno della prostituzione. Per comprendere la situazione attuale è necessario fare un passo indietro ed analizzare il cambiamento che il ruolo femminile, in particolare la figura della prostituta, ha subito dal periodo pre-coloniale ad oggi. Sin dal periodo vedico si hanno fonti che attestano l'esistenza di prostitute, più o meno accettate dalla società; durante il periodo mugal, la prostituzione riconosciuta come un'istituzione. Dal X al XX secolo le serve dei tempio ricoprivano un ruolo di primaria importanza nella vita religiosa e culturale hindu in quanto simbolo di fertilità e fecondità. In seguito, durante il periodo coloniale, i britannici regolarizzarono la prostituzione, con la creazione dei lāl bāzār, tracciando limiti definiti all'interno dei quali le regole del mondo esterno non valevano, non soltanto ghettizzato le prostitute, ma condannandole ad un'esistenza dimenticata nell'ombra. Da devote serve del tempio e cortigiane a prostitute al servizio dei soldati britannici a sex worker in cerca di diritti, queste donne continuano a lottare per ottenere nient'altro se non uno spazio all'interno della società.
GB Road, quartiere a luci rosse di Delhi: un'osservazione partecipata
SAMMITO, CHIARA
2016/2017
Abstract
In questa trattazione è di mio interesse indagare e descrivere, anche attraverso un'osservazione partecipata, la vita all'interno del contemporaneo quartiere a luci rosse GB Road di Delhi, il più esteso della capitale ed il quinto in India. Per comprendere questo mondo unico, estremamente chiuso e degradato, mi sono servita: dell'interviste dirette alle prostitute che ne fanno parte; dell'esperienza delle fondatrici dell'ONG "Kat Katha", attiva sul campo a favore della maturazione indipendente delle prostitute attraverso progetti di responsabilizzazione quali "Maitri meals"; all'incontro con Mayank Austen Soofi, giornalista, blogger e scrittore, autore del resoconto romanzato "Nobody Can Love You More" riguardante la sua esperienza a GB Road; ai racconti imbarazzati e confusi di coetanei che hanno visitato i bordelli in veste di clienti. L'obiettivo è quello di descrivere l'ambiente in cui le prostitute di GB Road vivono, cercando di far luce sulla vita del quartiere situato nel cuore pulsante di Nuova Delhi, caratterizzato da dinamiche e abitudini particolari rispetto a quelle presenti nel resto della città. Perciò è necessario contestualizzare e descrivere il mutamento che l'epiteto "prostituta" ha subito nel corso dei secoli, soffermandosi sulla nascita del bordello come nuovo spazio urbano. Il primo capitolo della trattazione è interamente dedicato al ruolo della prostituta e del quartiere a luci rosse dal punto di vista storico e legislativo, in modo da contestualizzare il tema affrontato nel secondo capitolo. Quest'ultimo si concentra sulla descrizione di GB Road, dei suoi koṭhā, bordelli, dei diversi attori che agiscono al suo interno, con particolare attenzione alle donne impegnate con l'ONG "Kat Katha" nel progetto Maitri Meals". La trattazione si conclude presentando le cause del declino del quartiere e la sua unicità rispetto agli altri luoghi della città in cui è presente il fenomeno della prostituzione. Per comprendere la situazione attuale è necessario fare un passo indietro ed analizzare il cambiamento che il ruolo femminile, in particolare la figura della prostituta, ha subito dal periodo pre-coloniale ad oggi. Sin dal periodo vedico si hanno fonti che attestano l'esistenza di prostitute, più o meno accettate dalla società; durante il periodo mugal, la prostituzione riconosciuta come un'istituzione. Dal X al XX secolo le serve dei tempio ricoprivano un ruolo di primaria importanza nella vita religiosa e culturale hindu in quanto simbolo di fertilità e fecondità. In seguito, durante il periodo coloniale, i britannici regolarizzarono la prostituzione, con la creazione dei lāl bāzār, tracciando limiti definiti all'interno dei quali le regole del mondo esterno non valevano, non soltanto ghettizzato le prostitute, ma condannandole ad un'esistenza dimenticata nell'ombra. Da devote serve del tempio e cortigiane a prostitute al servizio dei soldati britannici a sex worker in cerca di diritti, queste donne continuano a lottare per ottenere nient'altro se non uno spazio all'interno della società.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/20479