ABSTRACT Introduction: Gender violence, and in particular domestic violence, is the predominant cause of injuries suffered by women: 1/3 of them claim to have been attacked by the man who said he loved them. Despite the efforts of the institutions in these years, it remains an hidden phenomenon and full of stigmatization: often, in fact, women are blamed for the violence suffered. The Piedmont region has set up a regional expert centre to take care of these patients and guide them on their way out of the violence. Objective: To explore the professional experiences of nurses who work with women victims of violence, analysing, using a semi-structured narrative interview, their approach to the victim by bringing out their experience. Materials and methods: The research involved the nurses of the Support and Listening Centre against Violence - DEMETRA - at the Molinette hospital. The method of the semi-structured narrative interview was used with individual interviews of about 40-60 minutes each where the nurses were recorded. Then the full text of the interview was transcribed. For the analysis, the phenomenological method was used. Results: From the interview transcript emerged five main themes: the essential role of the nurse in the reception of the patient, the importance of language, difficulty in talking about emotions, the victim blaming and the taking on of the abuser and the culture of non-violence. Discussion: The interviews allowed the nurses to express themselves about their work by bringing out not only the importance of their work but also their professionalism and their emotions. In addition, it was possible to detect the phenomenon of victim blaming: it’s an unconscious thought present in nurses. keywords: domestic violence, nurses, semi-structured narrative interview, phenomenological method, reception, emotions, victim blaming.

ABSTRACT Introduzione: La violenza di genere, e in particolare la violenza domestica, rappresenta la causa predominante per le lesioni riportate dalle donne: 1/3 di loro dichiara di essere stata aggredita dall’uomo che diceva di amarle. Nonostante gli sforzi degli ultimi anni da parte delle istituzioni, rimane un fenomeno sommerso e saturo di stigmatizzazione: spesso, infatti, si colpevolizza la donna per la violenza subita. La regione Piemonte ha istituito un centro esperto regionale che si occupa della presa in carico di queste pazienti guidandole nel percorso di uscita dalla violenza. Obiettivo: Esplorare le esperienze professionali delle infermiere che lavorano con donne vittime di violenza, analizzando, attraverso l’utilizzo dell’intervista narrativa semi-strutturata, il loro approccio alla vittima facendo emergere il loro vissuto. Materiali e metodi: La ricerca ha coinvolto le infermiere del Centro di Supporto e Ascolto contro la Violenza – DEMETRA – presso il presidio ospedaliero Molinette. È stato utilizzato il metodo dell’intervista narrativa semi-strutturata, con colloqui individuali di circa 40-60 minuti ciascuno durante il quale le infermiere sono state registrate, successivamente è stato riportato per scritto il testo integrale dell’intervista. Per l’analisi è stato utilizzato il metodo fenomenologico. Risultati: Dall’analisi delle trascrizioni sono emersi cinque temi principali: il ruolo essenziale dell’infermiera nell’accoglienza della paziente, l’importanza del linguaggio, difficoltà nel parlare di emozioni, la colpevolizzazione della vittima e la presa in carico del maltrattante e la cultura della non violenza. Discussione: Le interviste hanno permesso alle infermiere di esprimersi circa il loro operato facendo emergere non solo l’importanza del loro lavoro ma anche la loro professionalità e le loro emozioni. Inoltre, è stato possibile rilevare il fenomeno del victim blaming: pensiero inconscio presente nelle infermiere. Parole chiave: violenza domestica, infermiere, intervista narrativa semi-strutturata, metodo fenomenologico, accoglienza, emozioni, colpevolizzazione della vittima.

Il nursing nella violenza di genere: una ricerca qualitativa

CANEVARO, FEDERICA
2019/2020

Abstract

ABSTRACT Introduzione: La violenza di genere, e in particolare la violenza domestica, rappresenta la causa predominante per le lesioni riportate dalle donne: 1/3 di loro dichiara di essere stata aggredita dall’uomo che diceva di amarle. Nonostante gli sforzi degli ultimi anni da parte delle istituzioni, rimane un fenomeno sommerso e saturo di stigmatizzazione: spesso, infatti, si colpevolizza la donna per la violenza subita. La regione Piemonte ha istituito un centro esperto regionale che si occupa della presa in carico di queste pazienti guidandole nel percorso di uscita dalla violenza. Obiettivo: Esplorare le esperienze professionali delle infermiere che lavorano con donne vittime di violenza, analizzando, attraverso l’utilizzo dell’intervista narrativa semi-strutturata, il loro approccio alla vittima facendo emergere il loro vissuto. Materiali e metodi: La ricerca ha coinvolto le infermiere del Centro di Supporto e Ascolto contro la Violenza – DEMETRA – presso il presidio ospedaliero Molinette. È stato utilizzato il metodo dell’intervista narrativa semi-strutturata, con colloqui individuali di circa 40-60 minuti ciascuno durante il quale le infermiere sono state registrate, successivamente è stato riportato per scritto il testo integrale dell’intervista. Per l’analisi è stato utilizzato il metodo fenomenologico. Risultati: Dall’analisi delle trascrizioni sono emersi cinque temi principali: il ruolo essenziale dell’infermiera nell’accoglienza della paziente, l’importanza del linguaggio, difficoltà nel parlare di emozioni, la colpevolizzazione della vittima e la presa in carico del maltrattante e la cultura della non violenza. Discussione: Le interviste hanno permesso alle infermiere di esprimersi circa il loro operato facendo emergere non solo l’importanza del loro lavoro ma anche la loro professionalità e le loro emozioni. Inoltre, è stato possibile rilevare il fenomeno del victim blaming: pensiero inconscio presente nelle infermiere. Parole chiave: violenza domestica, infermiere, intervista narrativa semi-strutturata, metodo fenomenologico, accoglienza, emozioni, colpevolizzazione della vittima.
Nursing in gender-based violence: a qualitative research
ABSTRACT Introduction: Gender violence, and in particular domestic violence, is the predominant cause of injuries suffered by women: 1/3 of them claim to have been attacked by the man who said he loved them. Despite the efforts of the institutions in these years, it remains an hidden phenomenon and full of stigmatization: often, in fact, women are blamed for the violence suffered. The Piedmont region has set up a regional expert centre to take care of these patients and guide them on their way out of the violence. Objective: To explore the professional experiences of nurses who work with women victims of violence, analysing, using a semi-structured narrative interview, their approach to the victim by bringing out their experience. Materials and methods: The research involved the nurses of the Support and Listening Centre against Violence - DEMETRA - at the Molinette hospital. The method of the semi-structured narrative interview was used with individual interviews of about 40-60 minutes each where the nurses were recorded. Then the full text of the interview was transcribed. For the analysis, the phenomenological method was used. Results: From the interview transcript emerged five main themes: the essential role of the nurse in the reception of the patient, the importance of language, difficulty in talking about emotions, the victim blaming and the taking on of the abuser and the culture of non-violence. Discussion: The interviews allowed the nurses to express themselves about their work by bringing out not only the importance of their work but also their professionalism and their emotions. In addition, it was possible to detect the phenomenon of victim blaming: it’s an unconscious thought present in nurses. keywords: domestic violence, nurses, semi-structured narrative interview, phenomenological method, reception, emotions, victim blaming.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/2040