This essay's purpose is to analyse, both chronologically and critically, the influences that the Sovietic model had on the Cuban literary scene, paying specific attention to prose. In detail, it wants to provide an accurate idea about the relations between Cuba and Sovietic Union, not only under a literary aspect, but also under the politic and social ones, in an effort to motivate the formal and thematic implications, whose concrete manifestations emerge since 50's and whose echoes are still perceived today. It's possible to notice the arise of a split inside the Cuban literary production which sets on one side the official models promoted by a soviet oriented education, adopted by the Cuban State, and on the other side the pressures exerted by the counterculture of various groups of writers like ¿Novìsimos¿, ¿Diàspora(s)¿ and ¿Generaciòn Cero¿, groups composed by young writers who want to take distance from Sovietic Realism, real mainstay of the cuban writing style after the Revolution. Starting from such division, this essay tries to define a leading line that allows to take in consideration goals and limits due to social and political factors, of the contemporary writers who find themselves more than ever under influences of Europe, and above all, of the United States. A further purpose is to evidence new ways and possibilities to spread culture through the latest technology and mass-media, exploited by writers in order to conquer a position of the Cuban literature and counterculture in the international scene.
Il presente lavoro ha come obiettivo un'analisi cronologica e critica delle influenze esercitate dai modelli di pensiero sovietico sulla scena letteraria di Cuba, ponendo particolare attenzione sulla produzione in prosa. Più specificatamente si tenta di fornire una quadro delle relazioni tra Cuba e Unione Sovietica, sia sotto il profilo letterario, sia sotto quello politico e sociale, con il fine di motivare una serie di implicazioni, formali e tematiche, le cui concrete manifestazioni emergono a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso e delle quali ancora si avverte un eco alle soglie del nuovo millennio. È possibile notare il sorgere di una scissione all'interno della produzione letteraria cubana che vede contrapporsi da una parte i modelli ufficiali promossi dall'educazione di stampo sovietico, adottata in modo preponderante dallo Stato cubano, e dall'altra le spinte esercitate dalla Controcultura dei ¿Novìsimos¿, del gruppo ¿Diàspora(s)¿ e della ¿Generaciòn Cero¿, gruppi di giovani autori che si discostano dal Realismo Sovietico, vero e proprio pilastro della ¿ estilo de escribir¿ cubana posteriore alla Rivoluzione. Partendo da questa divisione si traccia una linea conduttrice che permette di prendere in considerazione obiettivi e limiti, dovuti in gran parte a fattori socio-politici, degli scrittori contemporanei più che mai soggetti alle nuove influenze provenienti dall'Europa e in particolar modo dagli Stati Uniti. Si cerca, inoltre, di porre in evidenza le nuove modalità e le nuove possibilità di divulgazione consentite dalla recente tecnologia e dai nuovi mezzi di diffusione dell'informazione e come esse vengano sfruttate dagli scrittori al fine di rivendicare una posizione della Letteratura Cubana e della Controcultura nel panorama internazionale.
Al margine della Letteratura Cubana tra XX e XXI secolo: dal modello sovietico alla controcultura.
GALIOTTA, MARIA CRISTINA
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro ha come obiettivo un'analisi cronologica e critica delle influenze esercitate dai modelli di pensiero sovietico sulla scena letteraria di Cuba, ponendo particolare attenzione sulla produzione in prosa. Più specificatamente si tenta di fornire una quadro delle relazioni tra Cuba e Unione Sovietica, sia sotto il profilo letterario, sia sotto quello politico e sociale, con il fine di motivare una serie di implicazioni, formali e tematiche, le cui concrete manifestazioni emergono a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso e delle quali ancora si avverte un eco alle soglie del nuovo millennio. È possibile notare il sorgere di una scissione all'interno della produzione letteraria cubana che vede contrapporsi da una parte i modelli ufficiali promossi dall'educazione di stampo sovietico, adottata in modo preponderante dallo Stato cubano, e dall'altra le spinte esercitate dalla Controcultura dei ¿Novìsimos¿, del gruppo ¿Diàspora(s)¿ e della ¿Generaciòn Cero¿, gruppi di giovani autori che si discostano dal Realismo Sovietico, vero e proprio pilastro della ¿ estilo de escribir¿ cubana posteriore alla Rivoluzione. Partendo da questa divisione si traccia una linea conduttrice che permette di prendere in considerazione obiettivi e limiti, dovuti in gran parte a fattori socio-politici, degli scrittori contemporanei più che mai soggetti alle nuove influenze provenienti dall'Europa e in particolar modo dagli Stati Uniti. Si cerca, inoltre, di porre in evidenza le nuove modalità e le nuove possibilità di divulgazione consentite dalla recente tecnologia e dai nuovi mezzi di diffusione dell'informazione e come esse vengano sfruttate dagli scrittori al fine di rivendicare una posizione della Letteratura Cubana e della Controcultura nel panorama internazionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
773537_almarginedellaletteraturacubana.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
508.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
508.25 kB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/20295