PROBLEM Since the end of the last century, the number of cancer patients has more than doubled. To date, it is estimated that one in two men and one woman out of three will fall ill. Receiving an oncological diagnosis, experiencing uncertainty about the severity of the disease and subsequent treatments, having side effects, and fearing recurrences can lead to a significant level of anxiety. A state of anxiety that is inadequately assessed and managed impacts the patient’s course of care and quality of life. The stress related to the permanence of the anxious state also leads to reduced effectiveness of the immune system and increases the state of inflammation of the body, increasing morbidity and mortality. It is therefore considered of fundamental importance, where possible, the application of alternative and complementary techniques to improve the quality of life of patients and the path of assistance, and to limit the side effects of medications used to manage anxiety and their possible interactions, even potentially the dangerous ones. OBJECTIVE: The purpose of this research is to analyze the scientific literature from a critical point of view and to evaluate the effectiveness of non-pharmacological techniques in reducing anxiety in oncological patients. Furthermore, while integrating what emerged from a factfinding survey spread among nursing staff, examine their contribution to the application, and seek guidance for nursing practice. MATERIALS AND METHODS: All studies related to non-pharmacological techniques for anxiety management in adult patients with cancer of any type and stage, at any stage of disease or treatment, or survivors were considered eligible. The search included the consultation of the database “Pubmed" using free terms and strings of research,setting a criterion tht investigats a time span of the last eleven yearsreco. Additional data was found in books provided by the thesis supervisor. A fact-finding survey was also conducted among the nursing staff of the Mauriziano Hospital in Turin. CONCLUSIONS: The consulted evidence demonstrated the effectiveness of the majority of the analyzed techniques. Music Therapy (MT) appears to be a fundamental practice in reducing anxiety in cancer patients, while there is little scientific evidence regarding yoga, so further research is needed. The fact-finding survey reveals a lack of knowledge of these non-pharmacological methods. However, the problem is recognized fundamental to the participants, so that they appear to be proactive and interested in undertaking these new methods in the ward. The suggestion is to implement training and update courses for nursing staff.

PROBLEMA: Dalla fine del secolo scorso ad oggi il numero dei malati di cancro è più che raddoppiato, ad oggi si stima che nella vita si ammalerà un uomo su due ed una donna su tre. Ricevere una diagnosi oncologica, sperimentare l'incertezza relativa alla severità della malattia ed ai successivi trattamenti, provare gli effetti collaterali e temere le recidive, può portare ad un significativo livello di ansia. Uno stato ansioso non adeguatamente valutato e gestito si ripercuote sul percorso di cure e sulla qualità di vita del paziente. Lo stress correlato alla permanenza dello stato ansioso comporta inoltre una ridotta efficacia del sistema immunitario e aumenta lo stato infiammatorio dell'organismo, incrementando morbilità e mortalità. Si ritiene quindi, di fondamentale importanza, ove possibile, l'applicazione di tecniche alternative e complementari, per migliorare la qualità di vita dei pazienti ed il percorso di assistenza, e per limitare gli effetti collaterali dei farmaci in uso per la gestione dell'ansia e le loro possibili interazioni, anche potenzialmente pericolose. OBIETTIVO: lo scopo del mio elaborato è di analizzare in modo critico quanto riscontrato in letteratura scientifica, per valutare l'efficacia delle tecniche non farmacologiche nel ridurre l'ansia del paziente oncologico. Inoltre, integrando con quanto emerso dall'indagine conoscitiva tra il personale infermieristico, esaminare il contributo dell'infermiere nella loro applicazione e cercare orientamenti e consigli utili alla pratica infermieristica. MATERIALI E METODI: sono stati considerati eleggibili tutti gli studi relativi alle tecniche non farmacologiche per la gestione dell'ansia nel paziente adulto con cancro di qualsiasi tipo e stadio, in qualunque fase di malattia o trattamento, o sopravvissuto. La ricerca ha incluso la consultazione del database: 'PubMed' attraverso termini liberi e stringhe di ricerca, impostando come criterio temporale l'arco degli ultimi undici anni. Ulteriori dati sono stati reperiti anche da libri forniti dal relatore della tesi. E' stata inoltre condotta un' indagine conoscitiva relativa al quesito trattato, tramite un questionario rivolto al personale infermieristico dell'A.O Ordine Mauriziano di Torino. RISULTATI: L'efficacia degli interventi analizzati è comprovata nella maggioranza delle evidenze consultate per la riduzione dell'ansia. Sono necessari ulteriori ricerche per la pratica dello yoga. L'indagine conoscitiva tra gli infermieri rivela una scarsa conoscenza di queste metodiche non farmacologiche nella pratica assistenziale nel nostro contesto. Tuttavia il problema è molto sentito e si manifesta curiosità ed apertura verso queste tecniche, suggerendo l'implementazione di corsi di formazione e aggiornamento rivolti a tutto il personale infermieristico. CONCLUSIONI: Ritengo che questa ricerca possa essere di interesse per tutto il personale infermieristico che si trovi ad interagire con pazienti ammalati o sopravvissuti al cancro. A questo proposito gli infermieri, per potenziare il proprio ruolo nel consigliare e supportare i pazienti nella gestione dell'ansia, sono invitati a sviluppare la ricerca ed impegnarsi ad acquisire istruzione ed abilità tramite specifici percorsi formativi. L'educazione agli approcci non farmacologici potrebbe offrire all'infermiere la possibilità di ampliare il proprio bagaglio di competenze e conoscenze, per l'implementazione di uno stile assistenziale olistico.

La gestione non farmacologica dell’ansia nel paziente oncologico: yoga e musicoterapia. Revisione della letteratura e indagine conoscitiva condotta presso l’ospedale Mauriziano di Torino

DE SIMMEO, MARIELLA
2021/2022

Abstract

PROBLEMA: Dalla fine del secolo scorso ad oggi il numero dei malati di cancro è più che raddoppiato, ad oggi si stima che nella vita si ammalerà un uomo su due ed una donna su tre. Ricevere una diagnosi oncologica, sperimentare l'incertezza relativa alla severità della malattia ed ai successivi trattamenti, provare gli effetti collaterali e temere le recidive, può portare ad un significativo livello di ansia. Uno stato ansioso non adeguatamente valutato e gestito si ripercuote sul percorso di cure e sulla qualità di vita del paziente. Lo stress correlato alla permanenza dello stato ansioso comporta inoltre una ridotta efficacia del sistema immunitario e aumenta lo stato infiammatorio dell'organismo, incrementando morbilità e mortalità. Si ritiene quindi, di fondamentale importanza, ove possibile, l'applicazione di tecniche alternative e complementari, per migliorare la qualità di vita dei pazienti ed il percorso di assistenza, e per limitare gli effetti collaterali dei farmaci in uso per la gestione dell'ansia e le loro possibili interazioni, anche potenzialmente pericolose. OBIETTIVO: lo scopo del mio elaborato è di analizzare in modo critico quanto riscontrato in letteratura scientifica, per valutare l'efficacia delle tecniche non farmacologiche nel ridurre l'ansia del paziente oncologico. Inoltre, integrando con quanto emerso dall'indagine conoscitiva tra il personale infermieristico, esaminare il contributo dell'infermiere nella loro applicazione e cercare orientamenti e consigli utili alla pratica infermieristica. MATERIALI E METODI: sono stati considerati eleggibili tutti gli studi relativi alle tecniche non farmacologiche per la gestione dell'ansia nel paziente adulto con cancro di qualsiasi tipo e stadio, in qualunque fase di malattia o trattamento, o sopravvissuto. La ricerca ha incluso la consultazione del database: 'PubMed' attraverso termini liberi e stringhe di ricerca, impostando come criterio temporale l'arco degli ultimi undici anni. Ulteriori dati sono stati reperiti anche da libri forniti dal relatore della tesi. E' stata inoltre condotta un' indagine conoscitiva relativa al quesito trattato, tramite un questionario rivolto al personale infermieristico dell'A.O Ordine Mauriziano di Torino. RISULTATI: L'efficacia degli interventi analizzati è comprovata nella maggioranza delle evidenze consultate per la riduzione dell'ansia. Sono necessari ulteriori ricerche per la pratica dello yoga. L'indagine conoscitiva tra gli infermieri rivela una scarsa conoscenza di queste metodiche non farmacologiche nella pratica assistenziale nel nostro contesto. Tuttavia il problema è molto sentito e si manifesta curiosità ed apertura verso queste tecniche, suggerendo l'implementazione di corsi di formazione e aggiornamento rivolti a tutto il personale infermieristico. CONCLUSIONI: Ritengo che questa ricerca possa essere di interesse per tutto il personale infermieristico che si trovi ad interagire con pazienti ammalati o sopravvissuti al cancro. A questo proposito gli infermieri, per potenziare il proprio ruolo nel consigliare e supportare i pazienti nella gestione dell'ansia, sono invitati a sviluppare la ricerca ed impegnarsi ad acquisire istruzione ed abilità tramite specifici percorsi formativi. L'educazione agli approcci non farmacologici potrebbe offrire all'infermiere la possibilità di ampliare il proprio bagaglio di competenze e conoscenze, per l'implementazione di uno stile assistenziale olistico.
Non-pharmacological management of anxiety in the oncological patient: yoga and music therapy. Review of the literature and cognitive survey conducted at the Mauriziano Hospital in Turin.
PROBLEM Since the end of the last century, the number of cancer patients has more than doubled. To date, it is estimated that one in two men and one woman out of three will fall ill. Receiving an oncological diagnosis, experiencing uncertainty about the severity of the disease and subsequent treatments, having side effects, and fearing recurrences can lead to a significant level of anxiety. A state of anxiety that is inadequately assessed and managed impacts the patient’s course of care and quality of life. The stress related to the permanence of the anxious state also leads to reduced effectiveness of the immune system and increases the state of inflammation of the body, increasing morbidity and mortality. It is therefore considered of fundamental importance, where possible, the application of alternative and complementary techniques to improve the quality of life of patients and the path of assistance, and to limit the side effects of medications used to manage anxiety and their possible interactions, even potentially the dangerous ones. OBJECTIVE: The purpose of this research is to analyze the scientific literature from a critical point of view and to evaluate the effectiveness of non-pharmacological techniques in reducing anxiety in oncological patients. Furthermore, while integrating what emerged from a factfinding survey spread among nursing staff, examine their contribution to the application, and seek guidance for nursing practice. MATERIALS AND METHODS: All studies related to non-pharmacological techniques for anxiety management in adult patients with cancer of any type and stage, at any stage of disease or treatment, or survivors were considered eligible. The search included the consultation of the database “Pubmed" using free terms and strings of research,setting a criterion tht investigats a time span of the last eleven yearsreco. Additional data was found in books provided by the thesis supervisor. A fact-finding survey was also conducted among the nursing staff of the Mauriziano Hospital in Turin. CONCLUSIONS: The consulted evidence demonstrated the effectiveness of the majority of the analyzed techniques. Music Therapy (MT) appears to be a fundamental practice in reducing anxiety in cancer patients, while there is little scientific evidence regarding yoga, so further research is needed. The fact-finding survey reveals a lack of knowledge of these non-pharmacological methods. However, the problem is recognized fundamental to the participants, so that they appear to be proactive and interested in undertaking these new methods in the ward. The suggestion is to implement training and update courses for nursing staff.
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