ABSTRACT INTRODUZIONE Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica, difficile d'affrontare e risolvere, perché spesso "complicato". L'evoluzione del concetto di assistenza e il riconoscimento della necessità di un percorso di educazione formativa del paziente, ha portato, accanto alla figura medico-specialistica, nuove competenze professionali, quali l'infermiere professionale, la dietista, lo psicologo. Le spinte culturali al cambiamento di ruolo all'interno della professione infermieristica, costituiscono una reale provocazione nell'assunzione di una maggiore "responsabilità personale e professionale" nell'educazione-formazione del paziente diabetico all'autogestione della terapia insulinica. MATERIALI E METODI Lo studio è stato realizzato tramite una revisione della letteratura utilizzando le principali banche dati infermieristiche, tra cui CINHAL, e un'esperienza diretta nell' U.O. di Diabetologia dell'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. DISCUSSIONE L'infermiere ha un ruolo centrale nell'educazione al bambino diabetico e alla sua famiglia, diventando anche un punto di sostegno e di riferimento. L' infermiere deve quindi possedere anche abilità nell'insegnamento e nella comunicazione, deve essere continuamente aggiornato non solo nei confronti della gestione del diabete ma anche per quanto riguarda gli aspetti psicologici e pedagogici dell'approccio con il paziente diabetico ed in particolare per quanto riguarda i problemi della comunicazione, i meccanismi di difesa della persona, i processi di apprendimento ed infine i differenti metodi pedagogici nell'insegnamento e nella valutazione. CONCLUSIONI L'infermiere nella pratica quotidiana può essere tentato di pensare che l'esecuzione corretta dei propri compiti e le spiegazioni date al paziente siano sufficienti per ritenere "espresso" il proprio ruolo professionale. E' importante sottolineare che la compliance, cioè la disponibilità del paziente a seguire la cura concordata, si fonda su una disponibilità interiore, un atteggiamento che occorre favorire. A tal scopo l'educazione sanitaria, processo di "comunicazione interpersonale", diretto a responsabilizzare individui e gruppi nelle scelte dei comportamenti inerenti alla salute, è il metodo che l'infermiere deve utilizzare, allo scopo di condurre, passo dopo passo, la persona alla comprensione della realtà nella totalità dei suoi fattori.

DIABETE MELLITO DI TIPO 1: EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE TERAPEUTICA AL PAZIENTE PEDIATRICO E ALLA SUA FAMIGLIA, DALL'INSORGENZA DEI PRIMI SINTOMI AL RAGGIUNGIMENTO DI UNA TOTALE AUTONOMIA NELLA GESTIONE DELLA PATOLOGIA.

IGNAZZI, ANDREA
2010/2011

Abstract

ABSTRACT INTRODUZIONE Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica, difficile d'affrontare e risolvere, perché spesso "complicato". L'evoluzione del concetto di assistenza e il riconoscimento della necessità di un percorso di educazione formativa del paziente, ha portato, accanto alla figura medico-specialistica, nuove competenze professionali, quali l'infermiere professionale, la dietista, lo psicologo. Le spinte culturali al cambiamento di ruolo all'interno della professione infermieristica, costituiscono una reale provocazione nell'assunzione di una maggiore "responsabilità personale e professionale" nell'educazione-formazione del paziente diabetico all'autogestione della terapia insulinica. MATERIALI E METODI Lo studio è stato realizzato tramite una revisione della letteratura utilizzando le principali banche dati infermieristiche, tra cui CINHAL, e un'esperienza diretta nell' U.O. di Diabetologia dell'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. DISCUSSIONE L'infermiere ha un ruolo centrale nell'educazione al bambino diabetico e alla sua famiglia, diventando anche un punto di sostegno e di riferimento. L' infermiere deve quindi possedere anche abilità nell'insegnamento e nella comunicazione, deve essere continuamente aggiornato non solo nei confronti della gestione del diabete ma anche per quanto riguarda gli aspetti psicologici e pedagogici dell'approccio con il paziente diabetico ed in particolare per quanto riguarda i problemi della comunicazione, i meccanismi di difesa della persona, i processi di apprendimento ed infine i differenti metodi pedagogici nell'insegnamento e nella valutazione. CONCLUSIONI L'infermiere nella pratica quotidiana può essere tentato di pensare che l'esecuzione corretta dei propri compiti e le spiegazioni date al paziente siano sufficienti per ritenere "espresso" il proprio ruolo professionale. E' importante sottolineare che la compliance, cioè la disponibilità del paziente a seguire la cura concordata, si fonda su una disponibilità interiore, un atteggiamento che occorre favorire. A tal scopo l'educazione sanitaria, processo di "comunicazione interpersonale", diretto a responsabilizzare individui e gruppi nelle scelte dei comportamenti inerenti alla salute, è il metodo che l'infermiere deve utilizzare, allo scopo di condurre, passo dopo passo, la persona alla comprensione della realtà nella totalità dei suoi fattori.
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