La percentuale di persone che oggi soffrono di fobia sociale è decisamente elevato nella popolazione generale. La fobia sociale è divenuta negli anni oggetto di grande attenzione da parte di psicologi e psichiatri, visto il grande impatto che essa produce in termini di disagio soggettivo e funzionamento sociale. Molte volte si sottovaluta il problema pensando che i sintomi fisiologici e psicologici che si provano in alcune situazione sociali siano passeggeri e siano una normale forma di timidezza e introversione, di conseguenza non si cerca l'aiuto di uno psicoterapeuta e le condizioni possono anche peggiorare. In effetti la fobia sociale e la timidezza hanno in comune diversi aspetti, ma è importante conoscerne anche le differenze in modo tale che esse non vengano confuse. Per quanto possa essere difficile, è importante, quindi, saper riconoscere quando la timidezza non è più una condizione normale ma sta per diventare patologica (fobia sociale), per poter iniziare una terapia e quindi intraprendere il percorso per curare il disturbo. In questo scritto vedremo che cos'è la fobia sociale, i suoi sintomi, le sue cause e i sottotipi di fobia sociale, per poi vedere nel dettaglio ciò che distingue la timidezza, non patologica, dalla fobia sociale, che invece è una vera e propria patologia. Infine, affronteremo il discorso della terapia più utilizzata per curare la fobia sociale e in generale tutti i disturbi d'ansia: la psicoterapia cognitivo-comportamentale, all'interno della quale, negli ultimi anni, si è diffusa una tecnica particolare, chiamata terapia di gruppo (Cognitive-Behaviour Group Treatment).
La fobia sociale: quando la timidezza diventa patologica
MARCHISIO, MELANIA
2010/2011
Abstract
La percentuale di persone che oggi soffrono di fobia sociale è decisamente elevato nella popolazione generale. La fobia sociale è divenuta negli anni oggetto di grande attenzione da parte di psicologi e psichiatri, visto il grande impatto che essa produce in termini di disagio soggettivo e funzionamento sociale. Molte volte si sottovaluta il problema pensando che i sintomi fisiologici e psicologici che si provano in alcune situazione sociali siano passeggeri e siano una normale forma di timidezza e introversione, di conseguenza non si cerca l'aiuto di uno psicoterapeuta e le condizioni possono anche peggiorare. In effetti la fobia sociale e la timidezza hanno in comune diversi aspetti, ma è importante conoscerne anche le differenze in modo tale che esse non vengano confuse. Per quanto possa essere difficile, è importante, quindi, saper riconoscere quando la timidezza non è più una condizione normale ma sta per diventare patologica (fobia sociale), per poter iniziare una terapia e quindi intraprendere il percorso per curare il disturbo. In questo scritto vedremo che cos'è la fobia sociale, i suoi sintomi, le sue cause e i sottotipi di fobia sociale, per poi vedere nel dettaglio ciò che distingue la timidezza, non patologica, dalla fobia sociale, che invece è una vera e propria patologia. Infine, affronteremo il discorso della terapia più utilizzata per curare la fobia sociale e in generale tutti i disturbi d'ansia: la psicoterapia cognitivo-comportamentale, all'interno della quale, negli ultimi anni, si è diffusa una tecnica particolare, chiamata terapia di gruppo (Cognitive-Behaviour Group Treatment).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/20125