Per cultura intendiamo la nostra tradizione, il nostro ambiente, la nostra storia. La creatività è capacità innata; è inventare mettendo in relazione dati già conosciuti: è esperienza. Moda è una parola che raccoglie in sé molteplici significati e comprende gli stilisti, i sarti, le sfilate, gli imprenditori, i managers, i consumatori, gli economisti e tanti altre figure ancora. Questi sono concetti che in linea generale conosciamo tutti, ma del perché io stia per parlare di cultura, creatività e moda nello stesso contesto può suscitare una certa curiosità. Il termine ¿moda¿ ha origini molte antiche e ricorre spesso nella nostra storia. La storia è il passato che influenza il nostro presente e il nostro futuro. E' la stessa storia ad alimentare ed accrescere il nostro patrimonio culturale: dove c'è cultura ci sono creatività, idee e innovazione. Intendo sviluppare questo tema passando dagli studi del Professor Santagata, dal molteplice materiale che il web fornisce in tema di moda, creatività e cultura, dai dati statistici e dagli studi di settore forniti dalla Camera di Commercio della Moda Italiana, dal Sistema Moda Italia (SMI). Nel primo capitolo affronterò il concetto di creatività, fornendo una visione globale di quest'ultimo e cercando di unire le diverse interpretazioni che nel corso del tempo si sono affermate. Parlerò di cultura, di quanto essa influenzi la creatività, valorizzando la tesi dello stesso Professor Santagata, sensibile proprio a questo tema. Il secondo capitolo è dedicato al mondo della moda: ho cercato, per quanto possibile, di racchiudere tutti gli elementi necessari per inquadrare questo comparto. Approfondirò brevemente la sua storia: quando e dove è nato il termine moda e quali siano stati i fattori a condizionare e modificare nel corso del tempo questo fenomeno. Parlerò del modello francese, di come la Francia abbia sfruttato la sua supremazia in questo settore e quali siano stati gli elementi che hanno portato Parigi ad essere conosciuta e considerata come la città della moda per eccellenza. Naturalmente parlerò dell'Italia: quanto il comparto moda influenzi la nostra economia, sia in termini di fatturato che di addetti, facendo riferimento ai numerosi dati forniti dalla Camera di Commercio della Moda Italiana e dalla SMI. Studierò i fattori che hanno reso l'Italia un paese competente a livello internazionale, dedicando attenzione alla denominazione ¿Made in Italy¿ e alla città di Milano, analizzandone le debolezze ed illustrando anche alcune soluzioni per mantenere ed accrescere la fama internazionale del nostro paese. Un paragrafo viene dedicato anche al Piemonte: brevemente illustrerò quanto la moda sia stata fondamentale nella storia della nostra Regione, sia a livello economico che culturale. Il terzo ed ultimo capitolo infine tratterà il settore in termini di numeri: quadro generale del comparto italiano, gli scambi con l'estero e delle previsioni per i prossimi anni. Ho scelto di concludere la mia tesi parlando del futuro visto dagli occhi degli operatori.
L'economia della moda
BALLO, VALENTINA
2011/2012
Abstract
Per cultura intendiamo la nostra tradizione, il nostro ambiente, la nostra storia. La creatività è capacità innata; è inventare mettendo in relazione dati già conosciuti: è esperienza. Moda è una parola che raccoglie in sé molteplici significati e comprende gli stilisti, i sarti, le sfilate, gli imprenditori, i managers, i consumatori, gli economisti e tanti altre figure ancora. Questi sono concetti che in linea generale conosciamo tutti, ma del perché io stia per parlare di cultura, creatività e moda nello stesso contesto può suscitare una certa curiosità. Il termine ¿moda¿ ha origini molte antiche e ricorre spesso nella nostra storia. La storia è il passato che influenza il nostro presente e il nostro futuro. E' la stessa storia ad alimentare ed accrescere il nostro patrimonio culturale: dove c'è cultura ci sono creatività, idee e innovazione. Intendo sviluppare questo tema passando dagli studi del Professor Santagata, dal molteplice materiale che il web fornisce in tema di moda, creatività e cultura, dai dati statistici e dagli studi di settore forniti dalla Camera di Commercio della Moda Italiana, dal Sistema Moda Italia (SMI). Nel primo capitolo affronterò il concetto di creatività, fornendo una visione globale di quest'ultimo e cercando di unire le diverse interpretazioni che nel corso del tempo si sono affermate. Parlerò di cultura, di quanto essa influenzi la creatività, valorizzando la tesi dello stesso Professor Santagata, sensibile proprio a questo tema. Il secondo capitolo è dedicato al mondo della moda: ho cercato, per quanto possibile, di racchiudere tutti gli elementi necessari per inquadrare questo comparto. Approfondirò brevemente la sua storia: quando e dove è nato il termine moda e quali siano stati i fattori a condizionare e modificare nel corso del tempo questo fenomeno. Parlerò del modello francese, di come la Francia abbia sfruttato la sua supremazia in questo settore e quali siano stati gli elementi che hanno portato Parigi ad essere conosciuta e considerata come la città della moda per eccellenza. Naturalmente parlerò dell'Italia: quanto il comparto moda influenzi la nostra economia, sia in termini di fatturato che di addetti, facendo riferimento ai numerosi dati forniti dalla Camera di Commercio della Moda Italiana e dalla SMI. Studierò i fattori che hanno reso l'Italia un paese competente a livello internazionale, dedicando attenzione alla denominazione ¿Made in Italy¿ e alla città di Milano, analizzandone le debolezze ed illustrando anche alcune soluzioni per mantenere ed accrescere la fama internazionale del nostro paese. Un paragrafo viene dedicato anche al Piemonte: brevemente illustrerò quanto la moda sia stata fondamentale nella storia della nostra Regione, sia a livello economico che culturale. Il terzo ed ultimo capitolo infine tratterà il settore in termini di numeri: quadro generale del comparto italiano, gli scambi con l'estero e delle previsioni per i prossimi anni. Ho scelto di concludere la mia tesi parlando del futuro visto dagli occhi degli operatori.File | Dimensione | Formato | |
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