INTRODUCTION Sleep in the Intensive Care Unit (ICU) is fragmented, superficial and non-restorative. The literature indicates that sleep deprivation has multifactorial causes and it can lead to various problems. This study examines, through an analysis of the literature and the context, the nursing management of the sleep-rest model in non-sedated ICU patients, identifying effective interventions to promote sleep quality. MEANS AND METHODS From the research, conducted in Pubmed and Cinhal, 20 articles were selected with the following criteria: relevance, type of study, materials and methods, and year of publication. Some questions based on the literature review were planned to be submitted to 7 ICUs, in order to test the various hospital situations. Only the ICU of the Maria Vittoria Hospital in Turin was taken into account due to the Covid-19 pandemic. RESULTS Objective and subjective methods can be used to assess the quantity, quality and circadian rhythm of sleep. The interventions on sleep deprivation involve three fields of action which are pharmacological, environmental and non-pharmacological. The analysis of the context confirms that in the ICU patients' quality of rest or sleep is disturbed and only pharmacological interventions are applied with some environmental actions. DISCUSSION AND CONCLUSION Environmental interventions are far more applied if compared to pharmacological ones, and perhaps the former may even be found more effective, in promoting rest. They are indicated both in literature and in hospitals, probably also due to their low cost. Adequate training of personnel is essential to face and limit the problem. Even though the sample is small, the data obtained confirm those of the literature. It is advisable to develop an adequate protocol which integrates the three types of intervention: environmental, pharmacological and non-pharmacological. For this purpose, further research is required or needed.

INTRODUZIONE Il sonno in Terapia Intensiva (ICU) è frammentato, superficiale e non ristoratore. La letteratura indica che la deprivazione del sonno ha cause multifattoriali e può portare a diverse problematiche. Questo studio intende esaminare, attraverso un'analisi della letteratura e di contesto, la gestione infermieristica del modello sonno-riposo nei pazienti non sedati in Terapia Intensiva, identificando gli interventi efficaci nel promuovere la qualità del sonno. MATERIALI E METODI Dalla ricerca, effettuata su Pubmed e Cinhal, sono stati selezionati 20 articoli con i seguenti criteri: pertinenza, tipologia di studio, materiali e metodi, anno di pubblicazione. Si prevedeva inoltre di sottoporre a 7 reparti di Rianimazione alcune domande derivanti dalla revisione della letteratura, al fine di saggiare le varie realtà ospedaliere. La pandemia da Covid-19 ha reso necessario considerare il solo reparto di Rianimazione del Maria Vittoria di Torino. RISULTATI Per valutare quantità, qualità e ritmo circadiano del sonno possono essere usati metodi di tipo oggettivo e soggettivo. Gli interventi sulla deprivazione di sonno riguardano tre campi di azione: farmacologico, ambientale e non farmacologico. L'analisi di contesto conferma che il riposo dei pazienti ricoverati in ICU risulta disturbato e vengono applicati solo interventi farmacologici uniti ad alcune azioni di tipo ambientale. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Rispetto a quelli farmacologici, gli interventi ambientali sono più applicati, e forse anche più efficaci, nel favorire il riposo. Essi sono indicati sia in letteratura che nella realtà ospedaliera, probabilmente anche in virtù del loro basso costo. E' fondamentale una adeguata formazione del personale per affrontare e limitare il problema. Nonostante il campione sia esiguo, i dati ottenuti confermano quelli della letteratura. Si rende opportuno lo sviluppo di un adeguato protocollo che integri le tre tipologie di intervento: ambientale, farmacologico e non. Allo scopo è necessario un ulteriore approfondimento della materia.

L'importanza del modello sonno-riposo in terapia intensiva in pazienti non sedati. Interventi non farmacologici: la gestione infermieristica

MARUCCI, MARTINA
2019/2020

Abstract

INTRODUZIONE Il sonno in Terapia Intensiva (ICU) è frammentato, superficiale e non ristoratore. La letteratura indica che la deprivazione del sonno ha cause multifattoriali e può portare a diverse problematiche. Questo studio intende esaminare, attraverso un'analisi della letteratura e di contesto, la gestione infermieristica del modello sonno-riposo nei pazienti non sedati in Terapia Intensiva, identificando gli interventi efficaci nel promuovere la qualità del sonno. MATERIALI E METODI Dalla ricerca, effettuata su Pubmed e Cinhal, sono stati selezionati 20 articoli con i seguenti criteri: pertinenza, tipologia di studio, materiali e metodi, anno di pubblicazione. Si prevedeva inoltre di sottoporre a 7 reparti di Rianimazione alcune domande derivanti dalla revisione della letteratura, al fine di saggiare le varie realtà ospedaliere. La pandemia da Covid-19 ha reso necessario considerare il solo reparto di Rianimazione del Maria Vittoria di Torino. RISULTATI Per valutare quantità, qualità e ritmo circadiano del sonno possono essere usati metodi di tipo oggettivo e soggettivo. Gli interventi sulla deprivazione di sonno riguardano tre campi di azione: farmacologico, ambientale e non farmacologico. L'analisi di contesto conferma che il riposo dei pazienti ricoverati in ICU risulta disturbato e vengono applicati solo interventi farmacologici uniti ad alcune azioni di tipo ambientale. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Rispetto a quelli farmacologici, gli interventi ambientali sono più applicati, e forse anche più efficaci, nel favorire il riposo. Essi sono indicati sia in letteratura che nella realtà ospedaliera, probabilmente anche in virtù del loro basso costo. E' fondamentale una adeguata formazione del personale per affrontare e limitare il problema. Nonostante il campione sia esiguo, i dati ottenuti confermano quelli della letteratura. Si rende opportuno lo sviluppo di un adeguato protocollo che integri le tre tipologie di intervento: ambientale, farmacologico e non. Allo scopo è necessario un ulteriore approfondimento della materia.
The importance of the sleep-rest pattern in the intensive care unit in non-sedated patients. Non-pharmacological interventions: nursing management
INTRODUCTION Sleep in the Intensive Care Unit (ICU) is fragmented, superficial and non-restorative. The literature indicates that sleep deprivation has multifactorial causes and it can lead to various problems. This study examines, through an analysis of the literature and the context, the nursing management of the sleep-rest model in non-sedated ICU patients, identifying effective interventions to promote sleep quality. MEANS AND METHODS From the research, conducted in Pubmed and Cinhal, 20 articles were selected with the following criteria: relevance, type of study, materials and methods, and year of publication. Some questions based on the literature review were planned to be submitted to 7 ICUs, in order to test the various hospital situations. Only the ICU of the Maria Vittoria Hospital in Turin was taken into account due to the Covid-19 pandemic. RESULTS Objective and subjective methods can be used to assess the quantity, quality and circadian rhythm of sleep. The interventions on sleep deprivation involve three fields of action which are pharmacological, environmental and non-pharmacological. The analysis of the context confirms that in the ICU patients' quality of rest or sleep is disturbed and only pharmacological interventions are applied with some environmental actions. DISCUSSION AND CONCLUSION Environmental interventions are far more applied if compared to pharmacological ones, and perhaps the former may even be found more effective, in promoting rest. They are indicated both in literature and in hospitals, probably also due to their low cost. Adequate training of personnel is essential to face and limit the problem. Even though the sample is small, the data obtained confirm those of the literature. It is advisable to develop an adequate protocol which integrates the three types of intervention: environmental, pharmacological and non-pharmacological. For this purpose, further research is required or needed.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
MARUCCI MARTINA-TESI.pdf

non disponibili

Descrizione: Martina Marucci. Matricola 864707. Anno accademico 2019-2020.
Dimensione 805.76 kB
Formato Adobe PDF
805.76 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/2004