Il percorso della tesi si divide in tre parti per definire la via di sviluppo intrapresa dall'area di Alba, il secondo centro della provincia di cuneo, e delle Langhe. Sono esplicitate le relazioni di tali strategie di sviluppo con un prodotto di qualità unica, che cresce solo in queste terre, il Tuber Magnatum Pico, comunemente noto come Tartufo Bianco d'Alba, per l'appunto. Nella prima parte del lavoro vengono fornite le informazioni necessarie a descrivere i vari aspetti del tartufo, del suo mercato e dell'agire sociale di coloro che lo scambiano e lo trattano nella propria attività. Vengono anche forniti elementi legislativi del settore, e viene descritta l'attività di trasformazione e coltura del fungo pregiato. Questa sezione, che vuole descrivere un settore estremamente particolare ed in ombra, si conclude con la descrizione della manifestazione che maggiormente ha coinvolto tartufo, operatori, nonchè lo sviluppo e l'indirizzamento turistico dell'intera area: "La Fiera internazionale del tartufo Bianco d'Alba". Questa comprende storia, cambiamenti e personaggi che ne hanno influenzato lo sviluppo rendendolo il maggiore evento dell'area e una manifestazione internazionale, che produce benefici sia al territorio che a tutta la Regione Piemonte. Nella seconda parte si esamineranno gli elementi di Governance locale, necessari affinché fosse possibile rendere l'enogastronomia e la cultura dell'area le grandi risorse dell'area. Patti e programmi di sviluppo locale rientrano in questa parte, così come i fenomeni di associazionismo e di collaborazione che caratterizzano i processi di sviluppo locale. Altro punto è la presenza di istituti di formazione e ricerca che permettono la formalizzazione, la trasmissione e quindi la valorizzazione della cultura locale. Infine si è descritto l'ambito in cui lo sviluppo locale si sta compiendo il turismo enogastronomico. Molta attenzione viene posta nelle grandi prospettive di questo settore, la sostenibilità e il miglioramento dell'ambiente locale. Verranno relazionate le pratiche e iniziative turistiche, passate o attualmente in atto, con quelle relative al settore del tartufo, identificando le problematiche e le possibilità di sviluppo che questo offrirebbe se correttamente gestito e integrato all'interno dei processi di sviluppo locale. Al termine di questa sezione sono analizzati i dati relativi alla fruizione turistica dell'area, per la verifica di una effettiva crescita della pratica turistica a livello locale e poter identificare le ulteriori possibilità di sviluppo. A conclusione del lavoro si identifica la via di sviluppo adottata da questo distretto gastronomico che ha saputo sfruttare la risorsa tartufo e al sua fama e grazie alle sue produzioni alimentari e vitivinicole è diventato un polo dell'enogastronomia internazionale, oltre ad una meta per i gastronauti e i turisti in cerca di buon cibo, cultura e relax.
I giacimenti del gusto. Il tartufo bianco, il turismo enogastronomico e un'economia sostenibile.
MIRABELLI, PAOLO
2010/2011
Abstract
Il percorso della tesi si divide in tre parti per definire la via di sviluppo intrapresa dall'area di Alba, il secondo centro della provincia di cuneo, e delle Langhe. Sono esplicitate le relazioni di tali strategie di sviluppo con un prodotto di qualità unica, che cresce solo in queste terre, il Tuber Magnatum Pico, comunemente noto come Tartufo Bianco d'Alba, per l'appunto. Nella prima parte del lavoro vengono fornite le informazioni necessarie a descrivere i vari aspetti del tartufo, del suo mercato e dell'agire sociale di coloro che lo scambiano e lo trattano nella propria attività. Vengono anche forniti elementi legislativi del settore, e viene descritta l'attività di trasformazione e coltura del fungo pregiato. Questa sezione, che vuole descrivere un settore estremamente particolare ed in ombra, si conclude con la descrizione della manifestazione che maggiormente ha coinvolto tartufo, operatori, nonchè lo sviluppo e l'indirizzamento turistico dell'intera area: "La Fiera internazionale del tartufo Bianco d'Alba". Questa comprende storia, cambiamenti e personaggi che ne hanno influenzato lo sviluppo rendendolo il maggiore evento dell'area e una manifestazione internazionale, che produce benefici sia al territorio che a tutta la Regione Piemonte. Nella seconda parte si esamineranno gli elementi di Governance locale, necessari affinché fosse possibile rendere l'enogastronomia e la cultura dell'area le grandi risorse dell'area. Patti e programmi di sviluppo locale rientrano in questa parte, così come i fenomeni di associazionismo e di collaborazione che caratterizzano i processi di sviluppo locale. Altro punto è la presenza di istituti di formazione e ricerca che permettono la formalizzazione, la trasmissione e quindi la valorizzazione della cultura locale. Infine si è descritto l'ambito in cui lo sviluppo locale si sta compiendo il turismo enogastronomico. Molta attenzione viene posta nelle grandi prospettive di questo settore, la sostenibilità e il miglioramento dell'ambiente locale. Verranno relazionate le pratiche e iniziative turistiche, passate o attualmente in atto, con quelle relative al settore del tartufo, identificando le problematiche e le possibilità di sviluppo che questo offrirebbe se correttamente gestito e integrato all'interno dei processi di sviluppo locale. Al termine di questa sezione sono analizzati i dati relativi alla fruizione turistica dell'area, per la verifica di una effettiva crescita della pratica turistica a livello locale e poter identificare le ulteriori possibilità di sviluppo. A conclusione del lavoro si identifica la via di sviluppo adottata da questo distretto gastronomico che ha saputo sfruttare la risorsa tartufo e al sua fama e grazie alle sue produzioni alimentari e vitivinicole è diventato un polo dell'enogastronomia internazionale, oltre ad una meta per i gastronauti e i turisti in cerca di buon cibo, cultura e relax.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/20012