INTRODUCTION TO FEDERICO ZUCCARI IN PIEDMONT The following essay aims at reconstructing, as far as possible, the different artistic phases of the Grande Galleria of Turin (1605-1608), using as key to the reading one of its most illustrious authors: Federico Zuccari. Thanks to the original drawings of Duke Carlo Emanuele I and the drawings by Federico Zuccari himself, you can develop a kind of path hypotheses of the Grande Galleria that was destroyed by fire in 1659. The importance of this decorative undertaking has raised the interest of various contemporary characters, who have devoted space in their reports, Pompeo Brambilla and Aquilino Coppino among others. The Great Gallery is mentioned later in the reports of posterity, as in the case of Valeriano Castiglione report prepared for the visit of Queen Christina of Sweden in Turin in 1656. In the first part of the study I analyzed the cultural baggage of the two spiritual fathers of the company: Carlo Emanuele and Federico Zuccari. The analysis of their personality and the cultural context in which they grew up, provide a track for the start of the second major piece of research, dedicated to the design and construction of the Grande Galleria of Turin. The figure of Zuccari was critical because through the information the painter provides in the chronicle Passaggio per l'Italia you can catch an important phase of the business as well through correspondence with the various dukes and ambassadors, Zuccari provides many and considerable information. The painter provides relevant information to the understanding of the court of Turin at the time too. The artistic and cultural contribution a well-known artist as Zuccari has given to the creation of the Grande Galleria, and to the court itself, is remarkable for history of art in Piedmont . Equally influential is the figure of Duke Carlo Emanuele I, the cornerstone of the company, the decision-making centralizer who plays a major role in the Grande Galleria. In the last part, the research is focused on the compared analysis of the writings and drawings of the Great Gallery that have reached this days, to analyze in chronological order the various project phases and the influence exercised by contemporary companies like: the Galleria della Mostra of Mantova, the Biblioteca of Ambrosiana in Milan and the Escorial Library in Madrid. The manuscripts of Carlo Emanuele I's Storia della Real Casa, preserved in the Turin State Archives, have given the opportunity to see the sketches and the original documents of the Duke. These things together with the reports made less arduous the work of planning reconnaissance the various stages of preparation of the Grande Galleria.

INTRODUZIONE A FEDERICO ZUCCARI IN PIEMONTE Il seguente scritto ha come obbiettivo il ricostruire, per quanto è possibile, le differenti fasi artistiche della Grande Galleria di Torino (1605-1608), utilizzando come chiave di lettura uno dei suoi più illustri artefici: Federico Zuccari. Grazie ai disegni autografi del duca Carlo Emanuele I e ai disegni dello stesso Federico Zuccari si può elaborare una sorta di percorso per ipotesi della Grande Galleria, andata perduta in seguito ad un incendio nel 1659. Data l'importanza di questa impresa decorativa è bene menzionare come diversi personaggi coevi le hanno dedicato spazio all'interno delle loro relazioni, Pompeo Brambilla e Aquilino Coppino sono tra questi, e nelle relazioni di personaggi posteri troviamo citata l'opera nella relazione di Valeriano Castiglione, redatta in occasione della visita della regina Cristina di Svezia a Torino nel 1656. Nella prima parte della ricerca ho analizzato il bagaglio culturale dei due padri spirituali dell'impresa: Carlo Emanuele e Federico Zuccari. L' analisi delle loro personalità e il contesto culturale in cui si formano, forniscono una traccia importante per l'avvio della seconda parte della ricerca, dedicata al progetto e alla realizzazione della Grande Galleria di Torino. La figura di Zuccari è stata fondamentale perché attraverso le informazioni che il pittore fornisce nella sua cronaca Passaggio per l'Italia si può scorgere in filigrana una fase importante dell'impresa nonché rilevanti, nella corrispondenza con i vari duchi e ambasciatori, sono le notizie per la comprensione della corte di Torino dell'epoca . E' doveroso inoltre ricordare come l'apporto artistico e culturale che un artista della fama di Zuccari ha trasferito nella realizzazione della Grande Galleria, e all'interno della corte stessa, sia notevole e apprezzabile per la storia dell'arte in Piemonte . Altrettanto influente è la figura del duca Carlo Emanuele I, caposaldo dell'impresa, accentratore del potere decisionale e detentore di un ruolo primario all'interno della Grande Galleria. La ricerca nell'ultima parte si è poi incentrata sull'analisi comparata tra gli scritti e i disegni della Grande Galleria pervenuti fino ai giorni nostri, per analizzare cronologicamente le varie fasi progettuali e le influenze esercitate da imprese coeve come: la Galleria della Mostra di Mantova, la Biblioteca dell'Ambrosiana a Milano e la Biblioteca dell'Escorial a Madrid. I manoscritti di Carlo Emanuele I della Storia della Real Casa conservati all'Archivio di Stato di Torino, hanno dato modo di vedere direttamente gli schizzi e i documenti originali del duca. Questi insieme alle relazioni, hanno reso meno arduo il lavoro di ricognizione progettuale delle varie fasi di allestimento della Grande Galleria.

Federico Zuccari in Piemonte (1605-1607)

VIRONE, PAOLA
2010/2011

Abstract

INTRODUZIONE A FEDERICO ZUCCARI IN PIEMONTE Il seguente scritto ha come obbiettivo il ricostruire, per quanto è possibile, le differenti fasi artistiche della Grande Galleria di Torino (1605-1608), utilizzando come chiave di lettura uno dei suoi più illustri artefici: Federico Zuccari. Grazie ai disegni autografi del duca Carlo Emanuele I e ai disegni dello stesso Federico Zuccari si può elaborare una sorta di percorso per ipotesi della Grande Galleria, andata perduta in seguito ad un incendio nel 1659. Data l'importanza di questa impresa decorativa è bene menzionare come diversi personaggi coevi le hanno dedicato spazio all'interno delle loro relazioni, Pompeo Brambilla e Aquilino Coppino sono tra questi, e nelle relazioni di personaggi posteri troviamo citata l'opera nella relazione di Valeriano Castiglione, redatta in occasione della visita della regina Cristina di Svezia a Torino nel 1656. Nella prima parte della ricerca ho analizzato il bagaglio culturale dei due padri spirituali dell'impresa: Carlo Emanuele e Federico Zuccari. L' analisi delle loro personalità e il contesto culturale in cui si formano, forniscono una traccia importante per l'avvio della seconda parte della ricerca, dedicata al progetto e alla realizzazione della Grande Galleria di Torino. La figura di Zuccari è stata fondamentale perché attraverso le informazioni che il pittore fornisce nella sua cronaca Passaggio per l'Italia si può scorgere in filigrana una fase importante dell'impresa nonché rilevanti, nella corrispondenza con i vari duchi e ambasciatori, sono le notizie per la comprensione della corte di Torino dell'epoca . E' doveroso inoltre ricordare come l'apporto artistico e culturale che un artista della fama di Zuccari ha trasferito nella realizzazione della Grande Galleria, e all'interno della corte stessa, sia notevole e apprezzabile per la storia dell'arte in Piemonte . Altrettanto influente è la figura del duca Carlo Emanuele I, caposaldo dell'impresa, accentratore del potere decisionale e detentore di un ruolo primario all'interno della Grande Galleria. La ricerca nell'ultima parte si è poi incentrata sull'analisi comparata tra gli scritti e i disegni della Grande Galleria pervenuti fino ai giorni nostri, per analizzare cronologicamente le varie fasi progettuali e le influenze esercitate da imprese coeve come: la Galleria della Mostra di Mantova, la Biblioteca dell'Ambrosiana a Milano e la Biblioteca dell'Escorial a Madrid. I manoscritti di Carlo Emanuele I della Storia della Real Casa conservati all'Archivio di Stato di Torino, hanno dato modo di vedere direttamente gli schizzi e i documenti originali del duca. Questi insieme alle relazioni, hanno reso meno arduo il lavoro di ricognizione progettuale delle varie fasi di allestimento della Grande Galleria.
ITA
INTRODUCTION TO FEDERICO ZUCCARI IN PIEDMONT The following essay aims at reconstructing, as far as possible, the different artistic phases of the Grande Galleria of Turin (1605-1608), using as key to the reading one of its most illustrious authors: Federico Zuccari. Thanks to the original drawings of Duke Carlo Emanuele I and the drawings by Federico Zuccari himself, you can develop a kind of path hypotheses of the Grande Galleria that was destroyed by fire in 1659. The importance of this decorative undertaking has raised the interest of various contemporary characters, who have devoted space in their reports, Pompeo Brambilla and Aquilino Coppino among others. The Great Gallery is mentioned later in the reports of posterity, as in the case of Valeriano Castiglione report prepared for the visit of Queen Christina of Sweden in Turin in 1656. In the first part of the study I analyzed the cultural baggage of the two spiritual fathers of the company: Carlo Emanuele and Federico Zuccari. The analysis of their personality and the cultural context in which they grew up, provide a track for the start of the second major piece of research, dedicated to the design and construction of the Grande Galleria of Turin. The figure of Zuccari was critical because through the information the painter provides in the chronicle Passaggio per l'Italia you can catch an important phase of the business as well through correspondence with the various dukes and ambassadors, Zuccari provides many and considerable information. The painter provides relevant information to the understanding of the court of Turin at the time too. The artistic and cultural contribution a well-known artist as Zuccari has given to the creation of the Grande Galleria, and to the court itself, is remarkable for history of art in Piedmont . Equally influential is the figure of Duke Carlo Emanuele I, the cornerstone of the company, the decision-making centralizer who plays a major role in the Grande Galleria. In the last part, the research is focused on the compared analysis of the writings and drawings of the Great Gallery that have reached this days, to analyze in chronological order the various project phases and the influence exercised by contemporary companies like: the Galleria della Mostra of Mantova, the Biblioteca of Ambrosiana in Milan and the Escorial Library in Madrid. The manuscripts of Carlo Emanuele I's Storia della Real Casa, preserved in the Turin State Archives, have given the opportunity to see the sketches and the original documents of the Duke. These things together with the reports made less arduous the work of planning reconnaissance the various stages of preparation of the Grande Galleria.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/19962